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Concetti Chiave

  • Il brano "L'annuncio della morte di Dio" di Nietzsche esplora l'ateismo esistenziale e il grande pathos che lo accompagna, rappresentato dall'immagine di un uomo folle che proclama la morte di Dio.
  • La figura del folle rappresenta il filosofo che denuncia l'incapacità degli intellettuali ottocenteschi di comprendere le implicazioni della morte di Dio, che provoca un profondo disorientamento.
  • Nietzsche suggerisce che, con la morte di Dio, è necessaria l'emergere dell'oltreuomo, un individuo che crea autonomamente il senso del mondo e trasforma i valori tradizionali.
  • L'uomo folle si rende conto che il suo messaggio è prematuro; gli atei non percepiscono ancora le conseguenze della morte di Dio e rimangono legati a credenze alternative come la scienza.
  • Nietzsche distingue tra nichilismo passivo, che cerca nuovi punti di riferimento, e nichilismo attivo, che abbandona ogni certezza per permettere all'uomo di diventare creatore del proprio destino.

Indice

  1. L'annuncio della morte
  2. Il filosofo e l'uomo folle
  3. Le implicazioni della morte
  4. L'oltreuomo e la trasmutazione
  5. Nichilismo attivo e passivo

L'annuncio della morte

Il brano L’annuncio della morte di Dio, tratto da Gaia scienza presenta un grande pathos, difatti Nietzsche vive il proprio ateismo in maniera esistenziale. Lo stesso brano si apre con un uomo folle che al mercato annuncia la morte di Dio.

Il filosofo e l'uomo folle

L’uomo folle è il filosofo che annuncia la morte di Dio a uomini superficiali, che rappresentano gli intellettuali dell’Ottocento, i quali lo scherniscono.

Secondo Nietzsche costoro non si rendono conto delle gravi implicazioni contenute nell’evento annunciato. [Essi praticano una forma di ateismo, che, mentre negano Dio, ne affermano altri.]

Le implicazioni della morte

L’uomo folle comprende però le implicazioni della morte Dio e ce le mostra attraverso delle immagini, ad esempio se la Terra non fosse più legata al sole, dove si muoverebbe? Dove si muoverebbe l’uomo? Non ci sarebbe più alcun punto di riferimento. La morte di Dio provoca quindi un senso di disorientamento; è però stato l’uomo ad ucciderlo e come potrà mai consolarsi di ciò? Da un lato avere ucciso Dio è liberatorio, dà ebrezza, apre la strada all’oltreuomo, ma dall’altro, come sottolinea Nietzsche, è drammatico; il filosofo parla infatti di consolazione.

L'oltreuomo e la trasmutazione

Scomparso Dio, è necessario subentri un qualcosa che trascenda il vecchio uomo, l’oltreuomo o ubermensch, che è in grado di porsi come libero creatore del senso del mondo. L’uomo deve quindi elevarsi a uno stato maggiore, in cui è conscio e fautore dei propri valori e dei propri punti di riferimento. Si parla infatti di trasmutazione dei valori, significativa è infatti l’opera Al di là del bene e del male, perché sottolinea che non vi sia né il bene, né il male, non c’è un punto di vista prescelto, deve crearlo l’oltreuomo.

Nichilismo attivo e passivo

Nella parte finale del brano l’uomo folle prende però consapevolezza di non essere capito. Il suo annuncio arriva troppo presto, perché coloro che hanno ucciso Dio, gli atei, non si rendono ancora conto delle implicazioni di ciò. Questi uomini deboli, nonostante venga meno la possibiltà di fondare una conoscenza assoluta di cui Dio era garante, sentono il bisogno di credere in qualche verita, come la scienza. Non hanno quindi la forza di riconoscere il vuoto del nichilismo. Costoro sono infatti definiti da Nietzsche nichilisti passivi perché si autoingannano: nonostante neghino Dio, tentano di razionalizzare la realtà, cercano un qualcosa che possa sostiruire Dio. Di fatti quindi negano i principi tradizionali, ma ne propongono altri analoghi, come Compte fa con la scienza tanto che crea una sorta di chiesa scientifica. Quello di Nietzsche è invece un nichilismo attivo perché elimina ogni punto di riferimento ed è quindi l’uomo a dover farsi Dio, diventando oltreuomo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dell'annuncio della morte di Dio secondo Nietzsche?
  2. L'annuncio della morte di Dio rappresenta un evento di grande portata che provoca disorientamento, poiché elimina i punti di riferimento tradizionali. Nietzsche vede questo come un'opportunità per l'uomo di diventare un creatore libero del senso del mondo, attraverso l'oltreuomo.

  3. Chi è l'uomo folle nel brano di Nietzsche e quale ruolo svolge?
  4. L'uomo folle è il filosofo che annuncia la morte di Dio agli intellettuali superficiali dell'Ottocento, che non comprendono le implicazioni profonde di tale evento. Egli rappresenta la consapevolezza delle conseguenze esistenziali dell'ateismo.

  5. Cosa intende Nietzsche con il concetto di oltreuomo?
  6. L'oltreuomo è l'individuo che trascende l'uomo tradizionale, diventando creatore dei propri valori e punti di riferimento. È colui che, in assenza di Dio, si eleva a uno stato superiore di consapevolezza e autonomia.

  7. Come distingue Nietzsche tra nichilismo passivo e attivo?
  8. Il nichilismo passivo è caratterizzato dall'autoinganno e dalla ricerca di nuovi punti di riferimento simili a quelli tradizionali, come la scienza. Il nichilismo attivo, invece, elimina ogni punto di riferimento, spingendo l'uomo a diventare creatore del proprio senso, incarnando l'oltreuomo.

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