Concetti Chiave
- Miller è un empirista che crede che la conoscenza derivi dall'esperienza e dall'osservazione diretta.
- Critica la teoria del sillogismo, sostenendo che le premesse potrebbero non essere sempre valide, portando a errori nelle conclusioni.
- Sostiene che le scienze valide sono quelle basate su esperienze osservabili e verificabili.
- Attribuisce grande importanza alla libertà umana, distinguendola dalla necessità predominante in natura.
- Promuove una democrazia rappresentativa e una cooperazione pacifica, rispettosa della libertà individuale.
Teoria della conoscenza di Miller
È figlio di James.
Teoria della conoscenza:
• la conoscenza nasce dall'esperienza, da ciò che si è osservato, Miller è un’empirista
• critica alla teoria del sillogismo: nessuno ci dice che le premesse siano sempre valide, dunque ci potrebbero essere errori nelle conclusioni; la sua è una posizione induttivista ( ha una concezione ottimistica della natura, crede nella sua uniformità, dunque secondo lui è semplice trarre da casi particolari una legge generale
• secondo lui le scienze sono sono quelle che hanno come oggetto cose di cui posso fare esperienza
Libertà e natura umana
Questione etica
Miller è interessato al tema della salvaguardia della Libertà:
• mentre nella natura domina necessità, l’uomo si caratterizza per la libertà;
• egli riconosce la psicologia come scienza utile a scoprire la vera natura dell’uomo;
• dal punto di vista politico, l’uomo si può realizzare solo in uno stato capace di garantire la libertà;
• l’uomo si realizza anche nella cooperazione che deve essere svolta in modo pacifico , cioè nel rispetto della libertà e dell’individualità;
• Mill auspica una democrazia rappresentativa di tutte le classi sociali;
• All'uomo devono essere garantite queste tre libertà fondamentali:
-pensiero, azione, espressione
-gusto (cioè la possibilità di pianificare liberamente la propria vita
- libertà di associazione