Concetti Chiave
- Il Socialismo, secondo Marx ed Engels, promuoveva una società senza classi basata su solidarietà, uguaglianza e partecipazione politica.
- Il Materialismo Storico-dialettico di Marx ed Engels evidenziava il ruolo centrale del lavoro nella trasformazione delle condizioni di alienazione umana.
- Marx proponeva un sistema educativo integrato con il lavoro, dividendo l'istruzione in formazione spirituale, educazione fisica e istruzione politecnica.
- L'educazione, secondo Marx ed Engels, doveva riflettere le condizioni economico-sociali e la lotta di classe, opponendosi all'istruzione unilaterale e specializzata.
- La pedagogia marxista sottolineava il legame tra educazione e politica, promuovendo la formazione di un "uomo nuovo" che riunisse attività manuali e intellettuali.
Indice
Origini e ideali del socialismo
Il Socialismo espresse la posizione, l'ideologia e i valori della classe antagonista, il proletario. Il movimento socialista esaltò i valori di solidarietà, uguaglianza, partecipazione al governo, delineando una società “senza classi”. Il socialismo si avviò prima con le posizioni del socialismo utopico, per poi definirsi in modo scientifico attraverso l'opera di Karl Marx e Fridriech Engels, autori tra l'altro del Manifesto del partito comunista e fondatori del materialismo storico ( Marx autore del Il capitale)
Il legame tra educazione e società
Il socialismo evidenziò, fin dall'inizio un nucleo centrale di problematiche politiche, attorno al quale trovano risposta anche tutte le questioni di carattere sociale, pedagogico, artistico e culturale, esaltando gli ideali di giustizia sociale e di uguaglianza tra uomini. Colse in maniera consapevole il legame stretto tra educazione e società, tra cultura e politica. La cultura socialista non fece nessun richiamo al trascendente e cercò l'affermazione di ideali umani in cui le condizioni di vita delle masse popolari non fossero caratterizzate dallo sfruttamento e dall'ignoranza.
Il materialismo storico-dialettico
Il Materialismo Storico- dialettico di Marx ed Engels espresse i valori del proletario e una teoria critica e conflittuale.
L'educazione secondo Marx ed Engels
Per Marx l'uomo è attivo e prepara il proprio riscatto. Il lavoro è l'attività propria dell'uomo e dunque va messo al centro anche della formazione individuale. Il lavoro è attività dialettica in quanto capace di mutare, attraverso la lotta di classe da parte degli operai in senso rivoluzionario, le condizioni di alienazione che storicamente contradisttinguono l'uomo. Per Marx ed Engels anche l'educazione doveva essere impostata su una rigorosa base storico materialista, ed evidenziare l'importanza delle condizioni economico-sociali in cui l'individuo viveva e maturava per la formazione
Critica all'istruzione popolare
Contro l'individuo unilateriale e specializzato, Marx ritenne che l'evoluzione economico-politica della società moderna portasse alla formazione di un “uomo nuovo” che avrebbe riunito in sé le attività manuali e intellettuali, in maniera completa e armonica. Marx ed Engels criticarono l'istruzione popolare. Sottolinearono la dipendenza dall'educazione dalla società, dalla classe dominante che decide chi e come educare. In questo modo l'educazione era viusta come uno strumento ideologico tra la classi sociali, con indirizzi scolastici diversificati.
Proposte educative di Marx
Evidenziando le oggettive condizioni di miseria e sfruttamento in cui i fanciulli, delle classi povere vivevano ritennero che l'educazione si dovesse riferire alla realà socio-economica e alla lotta di classe che la caratterizzavano e che il lavoro, legato alla fabbrica e alla società, dovesse entrare nell'ambito scolastico. Marx propose che ogni fanciullo, diventasse un operaio produttivo; divise i fanciulli in tre gruppi: dai 9 ai 13 anni, dai 13 ai 15, dai 16 ai 17, in cui l'attività lavorativa dovesse essere rispettivamente di due, quattro e sei ore. L'istruzione doveva essere innanzitutto formazione spirituale, poi educazione fisica e infine, istruzione politecnica che trasmettesse i fondamenti scientifici generali di tutti i processi di produzione e iniziasse il fanciullo al'uso degli strumenti di tutti i mestieri.
Contributi rivoluzionari alla pedagogia
In sostanza il contribuito più rivoluzionario che Marx ed Engels hanno dato alla pedagogia consiste: 1) nel richiamo al lavoro produttivo. 2) nell'affermazione del rapporto dialettico tra educazione e società, per cui ogni tipo di ideale formativo e di pratica educativa risente di valori e interessi iedologici, connessi alla struttura economico-politica della società ceh li esprime e agli obiettivi pratici che la governano. 3) nel legame tra educazione e politica, secondo cui le strategie educative devono richiamarsi alla praxis, al'azione politica e rivoluzionaria. 4) nella formazione integralmente umana dell'uomo, cioè completa e armonica, non assogettata, subalternea e alienata
Domande da interrogazione
- Qual è il nucleo centrale delle problematiche politiche evidenziate dal socialismo?
- Come Marx ed Engels hanno definito il ruolo del lavoro nell'educazione?
- Qual è la critica di Marx ed Engels all'istruzione popolare?
- Come Marx proponeva di integrare il lavoro nell'educazione dei fanciulli?
- Quali sono i contributi rivoluzionari di Marx ed Engels alla pedagogia?
Il socialismo ha evidenziato un nucleo centrale di problematiche politiche che rispondono anche a questioni sociali, pedagogiche, artistiche e culturali, esaltando ideali di giustizia sociale e uguaglianza.
Marx ed Engels hanno posto il lavoro al centro della formazione individuale, considerandolo un'attività dialettica capace di trasformare le condizioni di alienazione attraverso la lotta di classe.
Marx ed Engels hanno criticato l'istruzione popolare per la sua dipendenza dalla società e dalla classe dominante, vedendola come uno strumento ideologico con indirizzi scolastici diversificati.
Marx proponeva che i fanciulli diventassero operai produttivi, suddividendo le ore di lavoro in base all'età, e integrando il lavoro nell'ambito scolastico come parte della formazione.
I contributi rivoluzionari includono il richiamo al lavoro produttivo, il rapporto dialettico tra educazione e società, il legame tra educazione e politica, e la formazione integrale e armonica dell'uomo.