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Concetti Chiave

  • Marx critica il misticismo logico di Hegel, che trasforma il contingente in necessario, vedendo realtà empiriche come allegorie di una realtà spirituale.
  • Nonostante le critiche, Marx adotta la concezione dialettica di Hegel, vedendo la realtà come una totalità storico-processuale mossa da opposizioni.
  • Con Feuerbach, Marx condivide il materialismo e critica l'alienazione religiosa, vedendola come un prodotto socio-economico piuttosto che un fatto di coscienza.
  • Marx apprezza in Feuerbach il riconoscimento dell'uomo come individuo naturale, ma critica la mancanza di attenzione alla storicità umana.
  • Marx corregge sia Hegel sia Feuerbach, difendendo la naturalità vivente dell'uomo e la sua costitutiva socialità e storicità.

Indice

  1. Critica al misticismo logico
  2. Idealismo e dialettica hegeliana
  3. Condivisioni e differenze con Feuerbach
  4. Critica alla visione di Feuerbach

Critica al misticismo logico

Nonostante Marx sia stato molto influenzato da Hegel, egli ne critica il misticismo logico, che Marx identifica con la pratica di Hegel di trasformare il contingente in necessario e di dedurne la piena logicità in quanto necessario. Per esempio, invece di scrivere che in certi ordinamenti storici esiste la monarchia, Hegel scrive che lo Stato presuppone una sovranità che si incarna nel monarca, che assume la figura della sovranità statale personificata; e in quanto ciò che è necessario è anche razionale, Hegel identifica la monarchia con la razionalità politica in atto.

Questo procedimento, il misticismo logico, è criticato da Marx in quanto le istituzioni, in virtù di esso, finiscono per diventare allegorie di una realtà occultata dietro queste.

Quindi il misticismo logico ha come definizione: il metodo di Hegel, il quale trasforma le realtà empiriche in allegorie di una realtà spirituale, ed è causato dal capovolgimento del rapporto tra soggetto e predicato, che induce Hegel a concepire la realtà come manifestazione necessaria dello Spirito.

Idealismo e dialettica hegeliana

Marx critica quindi anche l'idealismo hegeliano, che fa del concreto la manifestazione dell'astratto, da cui deriva che Hegel fa della realtà la manifestazione dello Spirito. In contrapposizione a ciò, Marx pone un riordinamento, affermato anche da Feuerbach, che pone in primo piano il soggetto concreto.

Nonostante Marx critichi questo aspetto della filosofia hegeliana, egli rimane fedele alla considerazione dialettica della realtà, vista come totalità storico-processuale costituita di elementi concatenati tra loro e mossa dalle opposizioni.

Marx condivide con Hegel lo sviluppo dialettico della realtà storica, la concezione di realtà come totalità, l'individuazione di una scissione della modernità tra Stato e società civile, e infine la concezione dello spirito oggettivo inteso come soggetto sovra-individuale e sociale con le sue concrete manifestazioni.

Condivisioni e differenze con Feuerbach

Con Feuerbach, Marx condivide il materialismo inteso come rovesciamento dei rapporti di predicazione, il concetto di alienazione, e la religione intesa come prodotto dell'alienazione.

Anche Feuerbach aveva teorizzato il concetto di alienazione, ma egli lo considerava un fatto di coscienza, derivato dall'errata interpretazione di sé, mentre Marx lo indica come un fatto reale, di natura socio-economica che deriva dalla società capitalistica, in quanto è la condizione storica del salariato.

Feuerbach ha, agli occhi di Marx, diversi meriti tra cui l'elaborazione del concetto di uomo come individuo naturale vivente e il rifiuto dell'idealismo teologizzante di Hegel, che aveva ridotto l'uomo ad autocoscienza e a manifestazione di un soggetto spirituale infinito. In particolare Feuerbach ha effettuato il rovesciamento soggetto-predicato che ha permesso la demistificazione della dialettica hegeliana.

Critica alla visione di Feuerbach

Nonostante ciò Marx critica a Feuerbach che, nonostante abbia riconosciuto la naturalità dell'uomo (passo in avanti rispetto ad Hegel), ne ha perso di vista la storicità (passo indietro rispetto ad Hegel): l'uomo più che natura, è società e quindi storia. Marx infatti sostiene che l'individuo è reso tale dalla società storica in cui vive.

Ed è così che Marx corregge Hegel con Feuerbach, e Feuerbach con Hegel: contro l'uno difende la naturalità vivente dell'uomo, e contro l'altro la sua costitutiva socialità e storicità.

Inoltre, a Feuerbach rimprovera l'analisi della religione e dell'alienazione: secondo Marx, l'alienazione non è il prodotto di un'astrazione ma di una determinata tipologia di società, e Feuerbach non è stato in grado di cogliere le cause reali del fenomeno dell'alienazione religiosa. L'alienazione religiosa è un'espressione che fa riferimento alla concezione di Marx della religione: pur accogliendo da Feuerbach l'idea secondo la quale il fenomeno religioso abbia una matrice umana, egli ritiene che le sue cause non vadano cercate nell'uomo in quanto tale, ma in un tipo storico di società che la produce come “oppio dei popoli”, ovvero come consolazione illusoria offerta alle masse sofferenti a causa delle ingiustizie sociali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Marx al misticismo logico di Hegel?
  2. Marx critica il misticismo logico di Hegel per trasformare le realtà empiriche in allegorie di una realtà spirituale, capovolgendo il rapporto tra soggetto e predicato e concependo la realtà come manifestazione necessaria dello Spirito.

  3. In che modo Marx si differenzia da Hegel riguardo all'idealismo?
  4. Marx si oppone all'idealismo hegeliano che vede il concreto come manifestazione dell'astratto, proponendo invece un riordinamento che pone in primo piano il soggetto concreto.

  5. Quali aspetti della filosofia di Feuerbach condivide Marx?
  6. Marx condivide con Feuerbach il materialismo come rovesciamento dei rapporti di predicazione, il concetto di alienazione, e la visione della religione come prodotto dell'alienazione.

  7. Come Marx critica Feuerbach riguardo alla storicità dell'uomo?
  8. Marx critica Feuerbach per aver riconosciuto la naturalità dell'uomo ma aver perso di vista la sua storicità, sostenendo che l'individuo è reso tale dalla società storica in cui vive.

  9. Qual è la visione di Marx sull'alienazione religiosa rispetto a Feuerbach?
  10. Marx ritiene che l'alienazione religiosa non sia un'astrazione ma un prodotto di una società storica specifica, criticando Feuerbach per non aver colto le cause reali del fenomeno, che Marx vede come un'illusoria consolazione per le ingiustizie sociali.

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