Concetti Chiave
- La fantasia è una facoltà conscia che mantiene l'indipendenza dal principio di realtà, fungendo da mediatore tra l'Es e la coscienza.
- Essa collega elementi dell'inconscio, come l'arte e i sogni, alla realtà, fungendo da deposito per archetipi e idee della specie.
- Nel processo di formazione della psiche, la fantasia non viene integrata nell'Io di realtà, rimanendo libera ma spesso irrealistica.
- Il principio di piacere, cui la fantasia è legata, si oppone al principio di individuazione, caratteristico del principio di realtà.
- La fantasia supporta l'individuo nel suo desiderio di piacere e liberazione, rispondendo a bisogni che trascendono il semplice pragmatismo.
La funzione della fantasia
La fantasia è quella facoltà che conserva la libertà del principio di realtà. Non agisce nell’inconscio, ma è un elemento mediano, una facoltà conscia. Essa, a differenza delle altre facoltà dell’Es, al quale è però legata, conserva indipendenza dal principio di realtà in quanto tale. L’unica facoltà a livello conscio che agisce in maniera autonoma rispetto al principio di realtà. La sua funzione è quindi di mediatrice: collega all’Es prodotti della coscienza, come l’arte, collega il sogno con la realtà. È il deposito degli archetipi, delle idee della specie, tutto quell’insieme di residui che attengono all’inconscio e alla dimensione di libertà del piacere, che la coscienza, in quanto si ispira e si lascia guidare dal principio di realtà (in questo caso di prestazione) ricaccia indietro e ostracizza. La fantasia invece è un canale aperto su tutto questo passato.
Il ruolo del Super-Io
Come nasce la fantasia? Rientra anche essa nel processo di costituzione della psiche, quel processo operato da Super-Io latore del principio di aggressività a garanzia dell’unità dell’Ego e a danno dell’unità della psiche, relegando l’Es lontano dalla dimensione della realtà. La parte della psiche determinata dal principio di realtà diventa quella predominante sull’individuo nel suo approccio alla realtà (conoscitivo e pratico). L’altra parte dell’apparato psichico, di cui fa parte anche la fantasia, rimane libera dal principio di realtà, ma rimane impotente. La fantasia conserva la sua libertà dal principio di realtà, pagandola però in termini di irrealismo e illogicità.
Conflitto tra piacere e realtà
In altri termini: nel momento in cui si struttura l’Io di realtà, cioè l’Ego sotto l’azione del Super-Ego, la fantasia non viene integrata. Conserva il suo legame col principio di piacere rimanendo tuttavia conscia. Questo legame si caratterizza anche nell’insofferenza per il principio di individuazione, elemento che ha caratterizzato il passaggio dal principio di piacere la principio di realtà. Antagonismo tra soggetto e oggetto che caratterizza il principio di realtà. Sia fantasia che Es sono legati ad uno stato, quello del principio di piacere, in cui non esiste conflitto tra singoli individui, le dinamiche del singolo sono dinamiche di specie, il principio di individuazione non è ciò che prevale. Viceversa, il principio di realtà è sostanzialmente identico al principio di individuazione. All’interno di questo mondo l’immaginazione sostiene le esigenze non soltanto di una parte dell’individuo, ma di tutto, in relazione al suo passato di piacere e desiderio di liberazione.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale della fantasia secondo il testo?
- Come si relaziona la fantasia con il principio di realtà e il principio di piacere?
- In che modo la fantasia è influenzata dal Super-Io e dall'Ego?
La fantasia funge da mediatrice, collegando l'Es con prodotti della coscienza come l'arte e il sogno con la realtà, mantenendo la libertà dal principio di realtà.
La fantasia conserva la sua libertà dal principio di realtà, rimanendo legata al principio di piacere, ma paga questa libertà in termini di irrealismo e illogicità.
La fantasia non viene integrata nell'Io di realtà sotto l'azione del Super-Ego, mantenendo il suo legame con il principio di piacere e rimanendo conscia, ma impotente rispetto al principio di realtà.