Concetti Chiave
- Wittgenstein's upbringing in a culturally vibrant and intellectually stimulating environment influenced his early interests, despite his family's artistic leanings.
- His formative encounters with prominent intellectual figures like Gottlob Frege and Bertrand Russell steered him towards a deep engagement with logic and mathematics.
- The "Tractatus Logico-Philosophicus," completed during his time as a prisoner of war, became a seminal work, sparking diverse interpretations and philosophical debates.
- Wittgenstein's career path and personal life were marked by a series of unconventional choices, including a brief stint as a schoolteacher and a withdrawal from public philosophical discourse.
- The evolution of Wittgenstein's thought is characterized by a shift from a logical-deductive approach to a more descriptive and aesthetic exploration of language and meaning.
Indice
Infanzia e formazione di Wittgenstein
Ludwig Wittgenstein nacque a Vienna nel 1889, in una famiglia appartenente al ceto medio di religione ebraica. Egli era ultimo di otto figli, il padre è uno fra i più conosciuti protettori del periodo, tanto che partecipa tra le altre cose alla realizzazione del palazzo viennese della Secessione, ma è anche un colosso della finanza e dell'industria siderurgica, e un esempio perfetto dell'etica luterana.
Wittgenstein entra a far parte sin dall'infanzia in un ambiente intellettuale molto vivace ed smanioso, infatti la sua casa era frequentata da molti artisti come Brahms e Mahler, ed inoltre anche tutta la famiglia mostra una spiccata propensione per l'arte, tanto che due tra i fratelli del filosofo austriaco svelano un considerevole talento musicale. Ma il giovane Ludwig ciò nonostante si interessa di scienza, in un primo tempo unicamente applicata, infatti, nel 1906, a soli quattordici anni, intraprende gli studi di ingegneria meccanica, prima al Politecnico di Berlino, dove pensava di poter studiare con il grande fisico Boltzmann, che però in quello stesso anno si tolse la vita, e poi in Inghilterra, dove fa esperienze con gli aquiloni e idea un motore a reazione per aerei, una ultima passione che lo accosta molto alla matematica e allo studio dei suoi principi.Incontri e studi a Cambridge
Nel 1911 incrocia Gottlob Frege, oggi noto come uno dei capiscuola della logica matematica e della filosofia analitica, per conseguire un consiglio su i suoi piani di studio. Questo inizia Wittgenstein allo studio della logica e dei principi della matematica e, riconosciute le qualità del giovane austriaco, gli propone di incontrare Russell a Cambridge. L'anno seguente Wittgenstein s'inscrive all'Università di Cambridge, dove, fra le altre cose, compie il perfezionamento in filosofia. In una delle sue opere lo stesso Russell scrive in maniera minuziosa il loro incontro: ?Venne da me e mi chiese:?Può dirmi, per favore, se sono un idiota completo oppure no?? Gli risposi:?Caro amico, non lo so proprio. Ma perché me lo chiede?? e lui:?Perché se sono un idiota completo farò il pilota d'aereo, se no, farò il filosofo? Gli dissi di scrivermi qualcosa, durante le vacanze, su un qualche argomento filosofico. All'inizio del trimestre successivo mi portò il suo elaborato. Dopo aver letto una sola frase gli dissi:?No, lei non farà il pilota d'aereo?.
Esperienze di guerra e crisi interiore
Dopo circa un anno e mezzo, in realtà , partì per la Norvegia dove si stabilisce sino all' esplosione della primo conflitto mondiale. Nel 1913, quando fece ritorno dal suo viaggio, il matematico austriaco espone al suo maestro le conclusioni delle sue riflessioni, e scrive le Note sulla logica? . Fece ritorno in Scandinavia, dove si costruisce una capanna in una cittadina isolata, detta a Moore, che lo aveva nel frattempo raggiunto, una seconda stesura delle sue dottrine logiche. Nello stesso intervallo di tempo si spegne il padre, un evento che causa molto dolore al nostro autore specialmente per la sua origine sociale, tanto che conferisce all'editore von Ficker il compito di donare parte dell'ereditarietà ricevuta dal padre agli artisti indigenti, per arrivare al 1919 quando Wittgenstein rinuncia del tutto ai suoi averi. Infatti, l'esperienza del conflitto segna in modo profondo l'animo dell'Autore, tanto che decide di entrare nell'esercito austro-ungarico, persuaso di dover fare un'esperienza radicale come quella del conflitto, che però lo fa affliggere profondamente dei ribrezzi tanto da cadere in un'acuta crisi interiore, aggravata dalle letture di Tolstoj e Nietzsche, che fa in quel periodo. Nel 1918 fu fatto prigioniero dagli italiani e confinato nel campo di Cassino, Wittgenstein completa il Tractatus logico-philosophicus, titolo consigliato da G.E. Moore, un altro celebre pensatore di Cambridge, amico di Wittgenstein.
Carriera e metodi educativi
Verso la conclusione della guerra Wittgenstein entra a far parte a Vienna di un istituto magistrale, che gli consente di conseguire nel 1920, il diploma di maestro elementare, grazie al quale comincia la sua carriera a Stiria, un lavoro, che rende felice lo stesso autore perché gli consente di non pensare all'inferno che ha dentro.
Pubblicazione e interpretazioni del Tractatus
Ma i suoi metodi educativi anticonformisti gli causano l'ostilità delle famiglie degli allievi; il rigore disciplinare che impone gli provoca perfino un processo, da cui esce però assolto, ma che lo induce a rassegnare le dimissioni e a chiudersi per qualche tempo in un monastero. Un anno prima discute in modo molto dettagliato il suo lavoro, il "Tractatus", con Russell, a cui aveva inviato in modo segreto la prima composizione nel corso della sua detenzione. Quest'ultimo risponderà al filosofo con una premessa molto critica, che congiunta alla delusione per il rifiuto di molti editori di divulgare il suo scritto, arrecherà a Wittgenstein sofferenze e timori esistenziali, tanto profonde che spesso lo fanno pensare all'ipotesi del suicidio. Ma in conclusione nel 1921, grazie all'interessamento di Russell lo scritto viene divulgato in lingua tedesca, anche se dal nostro Autore viene considerata come una opera illegale e piena di inesattezze. L'anno successivo compare a Londra, l'opera finalmente in lingua inglese, con contenuto tedesco a fronte. In tale periodo Wittgenstein abbandona la filosofia, almeno nei suoi sviluppi pubblici e universitari, inoltre vive in disparte e in maniera povera. Nella primavera del 1926 lavora come giardiniere presso un monastero di monaci ospitali. Nell'estate dello stesso anno porta a compimento, insieme a Paul Engelmann, la realizzazione di una abitazione per sua sorella Gretl. Wittgenstein seguirà l'esecuzione dell'edificio sino al 1928 e la purezza del suo stile, lineare e geometrico, si può ancora ammirare. In tale fase della vita conosce Moritz Schlick e altri rappresentanti del futuro Circolo di Vienna e riprende a destare interesse verso lo studio della filosofia. Nel 1926 la sorella gli affida la realizzazione della sua casa, a Vienna. Lui accetta, e dà vita ad un progetto, come in seguito dichiarato da von Wright: "Con la stessa bellezza semplice del Tractatus". Il Tractatus logico-philosophicus è uno degli scritti più vaste e considerevoli del pensiero del novecento, e anche una delle più incomprensibili e controverse, tanto che fu preso dal movimento neopositivistico, e di altri movimenti che si fondavano sull'ideale di filosofia scientifica, come scritto ispiratore. Il testo in ogni modo ha avuto molte altre interpretazioni, infatti, in anni seguenti tale scritto è stato interpretato come un testo essenzialmente kantiano, perché fondato sull'indagine delle condizioni di possibilità , ma anche come manifestazione di una meditazione anti-razionalistica e a suo modo persino mistica dal momento che si mettono in risalto soprattutto i confini del dicibile e il rilievo di quello che sta oltre tali confini, rilievo che non è razional-scientifico, ma etico.
Riflessioni filosofiche e cambiamenti
Anche perché pare che Wittgenstein stesso non ha mai semplificato l'interpretazione, anche se sembra che da un lato egli sembra promuoverne una lettura in chiave fortemente logico-epistemologico-scientifica; anzi, il modello di sapere perfezionato da certe sue affermazioni appare di tipo molto forte, oggettivo, assolutizzante. Da un altro lato stanno invece analisi di natura molto differente, che accentuano la ristrettezza dell'ambito di praticabilità del riflettere o del parlare inflessibile e il peso di quanto si dà fuori di questo ambiente. Per di più Wittgenstein voleva anche enfatizzare la proprietà morale dello scritto tanto che in una lettera a Ludwig von Ficker, Wittgenstein scrive che " il senso del libro è un senso etico¦il mio lavoro consiste di due parti: di quello che ho scritto ed inoltre di tutto quello che non ho scritto. E proprio questa seconda parte è quella importante ".
Evoluzione del pensiero filosofico
Oltre alle auto-interpretazioni di Wittgenstein, riconosciuta l'esistenza di vari significati, pure non univoci del suo lavoro, resta certo il fatto che il "Tractatus" si introduce a pieno titolo in quella forte stagione di riflessioni e indagini primo-novecentesche nella quale pensatori di differente origine teorica si posero il quesito di una rifondazione della conoscenza e del sapere. In tale ottica, il lavoro wittgensteiniano, se certo anticipa e organizza le grandi indagini neopositivistiche, è anche meno distante di quanto si possa generalmente immaginare dagli scritti del primo Husserl. Il Tractatus fu diffuso una prima volta a Vienna nel 1921 e una seconda volta a Londra l'anno seguente, in traduzione inglese e con una introduzione di Bertrand Russell, essa è il frutto di un lungo lavoro preliminare iniziato nel 1913 e terminato nel 1918, di cui sono testimonianza le carte manoscritte conosciute come "Quaderni 1914-1916", "Note sulla logica" del 1913, "Note dettate a G. E. Moore in Norgvegia" nel 1914. In queste si può individuare il tipico metodo di lavoro di Witttgenstein, che iniziava a scrivere i suoi pensieri in maniera del tutto libera, per arrivare in secondo tempo a perfezionarli e selezionarli, e infine a riunirli, dopo aver ritagliato le singole analisi dalla copia scritto a macchina, per affinità di contenuto e disporli secondo una sequenza significativa. La filosofia di Wittgenstein è stata contraddistinta dalla presenza di due forme di pensiero discordanti, tanto da poter individuare il "primo Wittgenstein" e il "secondo Wittgenstein", una differenza che può essere indicata mediante l'esame dei lavori di Wittgenstein e di alcuni argomenti fondamentali di esse, in tal modo, infatti, si può rendere conto del cambiamento di direzione della sua filosofia, da eminentemente logico-deduttiva ad ?estetica-descrittiva. La svolta, vale a dire l'abbandono del bisogno della logica, sembra essere stata l'esito dellavvertimento della necessità del contingente. Infatti, Wittgenstein dopo aver reso conto di quelle aporie del "Tractatus logico-philosophicus" che sono il frutto della teoria raffigurativa dellimmagine logica, mediante gli scritti intermedi che si rapportano al ripensamento del concetto di immagine, non più logico, ma sempre più considerato immagine-icona, giunge alla definizione di un nuovo ruolo della filosofia, vale a dire osservare mediante la possibilità dei fenomeni, in questo modo il nuovo oggetto della filosofia non può più fare a meno dellimmagine che "si presenta". L'immagine poi è concepita come una forma di icona. Licona, come "luogo" dellimmagine, come avvenimento dellimmagine, se ritraeva ?lorlo" del Tractatus diventa negli scritti successivi fondante per lintera filosofia. Limmagine viene a essere immagine e non immagine insieme perché in essa dimora liconicità , vale a dire la proprietà che possiedono le diverse parti del linguaggio.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine familiare di Ludwig Wittgenstein e come ha influenzato la sua formazione?
- Quali furono i primi studi e interessi di Wittgenstein?
- Come influenzò Gottlob Frege la carriera filosofica di Wittgenstein?
- Qual è il significato del "Tractatus logico-philosophicus" e come fu accolto?
- Quali furono le conseguenze personali e professionali per Wittgenstein dopo la pubblicazione del "Tractatus"?
Ludwig Wittgenstein nacque in una famiglia del ceto medio di religione ebraica a Vienna, con un padre influente nel settore finanziario e industriale. Questo ambiente intellettuale e artistico, frequentato da personalità come Brahms e Mahler, ha stimolato il suo interesse per la scienza e la filosofia.
Wittgenstein inizialmente si dedicò agli studi di ingegneria meccanica, con un interesse per la scienza applicata. Studiò al Politecnico di Berlino e in Inghilterra, dove sviluppò un motore a reazione per aerei, avvicinandosi così alla matematica.
Gottlob Frege introdusse Wittgenstein allo studio della logica e dei principi della matematica, riconoscendo le sue qualità e suggerendogli di incontrare Bertrand Russell a Cambridge, dove Wittgenstein si iscrisse per perfezionare i suoi studi in filosofia.
Il "Tractatus logico-philosophicus" è considerato un'opera fondamentale del pensiero del novecento, ispirando movimenti come il neopositivismo. Tuttavia, è stato interpretato in vari modi, anche come testo kantiano o mistico, e Wittgenstein stesso ne sottolineò il significato etico.
Dopo la pubblicazione del "Tractatus", Wittgenstein abbandonò la filosofia pubblica, vivendo in modo ritirato e povero. Affrontò ostilità per i suoi metodi educativi anticonformisti e si ritirò temporaneamente in un monastero, mentre il suo lavoro continuava a suscitare interesse e dibattito.