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Concetti Chiave

  • Wittgenstein nacque in una famiglia ricchissima di origine ebraica, ma di religione cattolica, a Vienna nel 1889.
  • Durante la Prima guerra mondiale, mentre era prigioniero sul fronte italiano, completò il "Tractatus Logico-Philosophicus", la sua unica opera pubblicata in vita.
  • Wittgenstein attraversò una profonda crisi morale e religiosa, rinunciando all'eredità paterna e tentando senza successo di insegnare nelle scuole elementari.
  • A Cambridge, sebbene avesse scontri con il suo mentore Russell, ottenne una cattedra e contribuì significativamente agli studi di logica e matematica.
  • Dopo la sua morte, furono pubblicati diversi lavori postumi che mostrano l'evoluzione del suo pensiero, distinguendo tra il "primo" e il "secondo" Wittgenstein.

Indice

  1. Origini e crisi mistiche
  2. Carriera accademica e pubblicazioni
  3. Esperienze di guerra e prigionia
  4. Crisi morale e insegnamento
  5. Contributi filosofici e morte

Origini e crisi mistiche

Nasce in una famiglia ricchissima di origine ebraica, ma di religione cattolica, che tra le proprie file vede diversi artisti.

W. si disfa della ricchezza: ha una serie di crisi mistiche e va ad insegnare nelle elementari con risultati disastrosi, perché pretende che i bambini utilizzino la sua logica.

Carriera accademica e pubblicazioni

Russel, suo mentore, lo aiuta durante la crisi nervosa.

Va quindi a Cambridge, dove ha vari scontri col suo mentore, ottiene una cattedra dove insegna logica e matematica.

Unica opera che pubblica in vita: Tractatus. Ma lascia varie opere che verranno pubblicate dopo la sua morte. Ci sono un sacco di differenze: si parla di un Wittgenstein e di un secondo Wittgenstein, come fossero due persone diverse.

Esperienze di guerra e prigionia

Nasce nell’89 a Vienna in una famiglia di ricchissimi industriali. Ebbe come compagno di studi Hitler. Si scrive poi a ingegneria a Berlino e da qui si trasferisce a Manchester e poi a Cambridge, dove approfondisce studi matematici e logici con Russell, divenendone amico e collaboratore. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, insieme al fratello venne mandato a combattere sul fronte italiano dove venne fatto prigioniero e, vista la sua particolare condizione sociale, venne trattato molto bene, tanto che riesce a mettersi in contatto con Russel e durante il periodo di prigionia e poté portare a compimento il tractatus logicus philosophicus, unica opera pubblicata in vita. Il tractatus viene pubblicato in tedesco e in inglese (con un’importante prefazione di russell).

Crisi morale e insegnamento

Finita la guerra, W. cade in una crisi morale e religiosa e rinuncia all’eredità paterna e si ritira a fare l’insegnante elementare nel Tirolo. L’esperienza scolastica fu un disastro; infatti W. pretende che i bambini riuscissero a comprendere la sua logica estremamente complessa. Il risultato fu un grande esaurimento, che lo costrinse a ritornare a Vienna. A Vienna entra in contatto col circolo neopositivista, cui non aderì non condividendone assolutamente l’indirizzo materialista, ateo e socialista. Nel ‘29 si trasferisce a Cambridge, dove insegna fino al ritiro dall’attività accademica (47) per dedicarsi alla revisione dei suoi scritti (che non pubblica).

Contributi filosofici e morte

Muore nel 51 e poi veri scritti vengono pubblicati: eg. Le ricerche filosofiche, le osservazioni suoi fondamenti della matematica.

Uno dei più importanti logici-matematici del 900. errore: filosofo agnostico→ dichiara di essere profondamente credente.

Ritiene che con la logica, la ragione non si possa arrivare a parlare di determinate cose in maniera precisa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'unica opera pubblicata da Wittgenstein durante la sua vita?
  2. L'unica opera pubblicata da Wittgenstein durante la sua vita è il "Tractatus Logico-Philosophicus", che fu completata durante la sua prigionia nella Prima guerra mondiale e pubblicata in tedesco e inglese con una prefazione di Russell.

  3. Perché l'esperienza di Wittgenstein come insegnante elementare fu considerata un disastro?
  4. L'esperienza di Wittgenstein come insegnante elementare fu considerata un disastro perché pretendeva che i bambini comprendessero la sua logica estremamente complessa, il che portò a un grande esaurimento e al suo ritorno a Vienna.

  5. Qual è la differenza tra il "primo" e il "secondo" Wittgenstein?
  6. Si parla di un "primo" e di un "secondo" Wittgenstein perché ci sono molte differenze tra le sue opere pubblicate in vita e quelle pubblicate postume, suggerendo un'evoluzione nel suo pensiero come se fossero due persone diverse.

Domande e risposte

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