giosamma01
4 min
Ominide
Vota
Appunto verificato
Contenuto originale e autentico, validato dal Team di Esperti di Skuola.net Informazioni appunto verificato Informazioni appunto verificato hover

Concetti Chiave

  • Jung distingue tra inconscio personale e collettivo, quest'ultimo comune a tutti e ricco di immagini primordiali e archetipi.
  • Gli archetipi sono predisposizioni a riprodurre rappresentazioni mitiche, influenzando sogni, fantasie e azioni con una forza speciale.
  • Gli archetipi esercitano una potente influenza sulla psiche, spingendo l'essere umano oltre i limiti, causando emotività e necessità di dèi.
  • L'idea di Dio è vista come un archetipo universale, presente almeno a livello inconscio, e riconoscerla consapevolmente è considerato saggio.
  • La ragione è solo una funzione mentale tra molte; l'irrazionale e l'inconscio collettivo ne rappresentano la parte complementare e inevitabile.

Indice

  1. Inconsci
  2. Archetipi
  3. Effetti degli archetipi
  4. Concetto di Dio
  5. Ragione e irrazionale

Inconsci

Per Jung, oltre all’inconscio personale vi è un inconscio collettivo. Ciò è dimostrato dal fatto che dall’inconscio affiorano immagini e rappresentazioni non riconducibili alla dimensione personale cioè a esperienze passate del soggetto, e che hanno la caratteristica di assomigliare a idee, miti e riti primitivi: per comprenderle, l’analista deve rifarsi sia alle mitologie sia alle religioni. Dobbiamo distinguere un Inconscio Personale e un Inconscio Impersonale o super personale. Noi designiamo quest’ultimo anche come Inconscio Collettivo, appunto perché esso è distaccato da ciò che è personale ed è comune a tutti quanti perché i suoi contenuti si possono trovare ovunque, ciò che, naturalmente, non è il caso dei contenuti personali. Vi si trovano le immagini primigenie, gli archetipi, che sono le forme di rappresentazione più antiche e più generali dell’umanità. Esse sono tanto sentimento come pensiero; esse posseggono addirittura qualcosa come una vita propria indipendente. Costituiscono il tesoro nascosto al quale l’umanità ha perennemente attinto, da quale ha tratto alla luce i suoi dèi e i suoi demoni e tutte quelle immagini e grandiose idee senza le quali l’uomo cessa di essere uomo.

Archetipi

L’archetipo è una specie di disposizione pronta a riprodurre sempre le stesse rappresentazioni mitiche o simili. Gli archetipi sono, come sembra, non soltanto impressioni di esperienze tipiche costantemente ripetute, ma, nel contempo, essi si comportano empiricamente come forze o tendenze verso la ripetizione delle medesime esperienze. Ogni volta che un archetipo appare nel sogno, nella fantasia o nella vita esso reca con sé una speciale influenza o una forza per mezzo della quale agisce luminosamente, vale a dire che affascina o spinge ad agire.

Effetti degli archetipi

Qui si dimostra l’effetto caratteristico dell’archetipo: esso afferra la psiche con una specie di potenza primordiale e la costringe ad oltrepassare i limiti dell’animo umano. Esso provoca e causa esagerazione, prosopopea, schiavitù della volontà, delusione ed emotività sia nel bene che nel male. Ecco la ragione per la quale gli uomini hanno sempre avuto bisogno di demoni e non hanno mai potuto vivere senza dèi, eccezion fatta per alcuni esemplari particolarmente intelligenti dell’«homo occidentalis» di ieri e dell’altro ieri, superuomini il cui «Dio è morto», ragione per la quale divennero dèi loro stessi.

Concetto di Dio

Inoltre, una dimostrazione sarebbe anche superflua perché l’idea di un essere strapotente e divino è presente dovunque, se non consciamente, almeno inconsciamente, perché essa è un archetipo. Per questo è più saggio riconoscere consciamente l’idea di Dio, poiché, altrimenti, è semplicemente qualcosa d’altro che diventerebbe dio e, di regola, qualcosa di molto insufficiente e sciocco come lo potrebbe inventare una coscienza «illuminata».

Ragione e irrazionale

Per quanto bella e perfetta l’uomo possa trovare la sua ragione, altrettanto certo egli può essere che essa non è altro che una sola delle possibili funzioni mentali e che essa coincide solo con il lato a lei corrispondente dei fenomeni cosmici. Intorno ad essa, da tutte le parti, sta l’irrazionale, ciò che non si accorda con la ragione. E questo irrazionale è anch’esso una funzione psicologica, appunto l’Inconscio Collettivo, mentre la ragione è essenzialmente legata al Conscio. Non ci si deve, cioè, identificare con la ragione stessa perché l’uomo non è soltanto ragionevole e non può esserlo e non lo sarà mai. L’irrazionale non deve e non può essere sterminato. Gli dèi non possono e non devono morire. Bisogna dissociarsi dall’Inconscio, non però rimovendolo, bensì ponendolo visibile davanti a sé come qualcosa di distinto da lui.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community