Concetti Chiave
- L'inconscio collettivo, secondo Jung, è uno strato innato composto da immagini primordiali comuni a tutti gli esseri umani.
- Queste immagini, chiamate archetipi, sono dotate di contenuto affettivo e sono presenti fin dai tempi remoti.
- Jung identifica le radici del concetto di archetipo in filosofie antiche, come quelle di Filone e Agostino, e nelle rappresentazioni collettive di Lévy-Bruhl.
- Gli archetipi si manifestano nelle favole e nei miti, rivelando l'essenza dell'anima umana attraverso simboli e narrazioni.
- Nella psicologia analitica, i sogni sono il mezzo attraverso cui riemerge l'inconscio collettivo, portando alla luce queste antiche immagini.
L'inconscio collettivo secondo Jung
Jung afferma che nell’inconscio, oltre a uno strato (che chiama inconscio personale), i cui contenuti constano di materiali riconducibili al passato personale di ciascuno, vi sono anche immagini in cui non vi è nulla di personale e che appartengono a uno strato più profondo, che è innato.
Jung lo chiama inconscio collettivo, perché i suoi contenuti sono gli stessi ovunque. È composto e strutturato da immagini primordiali collettive, dette archetipi, o anche categorie ereditarie, cioè immagini comuni presenti fin dai tempi remoti e che sono dotate di contenuto affettivo.
Il concetto di archetipo
Jung trova il termine “archetipo” già in Filone (con riferimento all’immagine di Dio nell’uomo) e ne riconosce in Agostino il concetto (“le idee principali […]contenute nell’intelligenza divina”), come parafrasi dell’idea platonica, e vede nelle “rappresentazioni collettive” di Lévy-Bruhl, figure simboliche delle primitive visioni del mondo, qualcosa di molto vicino a ciò che intende per archetipo, anche se Jung lo considera un contenuto inconscio.
Manifestazioni degli archetipi
Archetipi si manifestano e sono rappresentati nelle favole e nei miti, il cui senso è quello di essere manifestazioni psichiche che rivelano l’essenza dell’anima.
Per la psicologia analitica è nel sogno che riemergono queste antiche immagini e si fa presente l’inconscio collettivo.