Concetti Chiave
- Herder critica il dualismo di Kant, enfatizzando il ruolo centrale del sentimento rispetto alla ragione nella vita umana.
- L'estetica di Herder è sensistica, associando le arti ai sensi: pittura con la vista, musica con l'udito e scultura con il tatto.
- Inizialmente Herder non classifica la poesia tra le arti sensoriali, ma in seguito la considera l'arte della fantasia, unica e immediata per l'anima.
- Herder ritiene che la poesia non dipenda dalla mera successione temporale, ma dall'energia spontanea che organizza idee fantastiche.
- La poesia, secondo Herder, ha la capacità di esprimere non solo azioni in sequenza, ma anche immagini e concetti complessi.
Concezione estetica di Herder
Pur essendo stato allievo di Kant, Johann Gottfried Herder attacca il maestro criticandone soprattutto il dualismo: fra natura e libertà, fra materia e forma. Per lui, inoltre, è il sentimento (non la ragione) ad avere una funzione centrale nella vita dell’uomo. La sua estetica è sensistica: egli tentò di dedurre le singole arti dai loro rispettivi sensi, distinguendo nettamente tra pittura (occhio), la musica (orecchio) e la scultura (tatto).
Dapprima Herder non ritenne possibile ridurre la poesia ad uno dei sensi e non la classificò nemmeno tra le arti; in seguito concluse che essa ha una posizione speciale per essere l’arte della fantasia, la «sola arte immediata per l’anima» che «colpisce il senso interno, non l’occhio esterno dell’artista». Questa idea è usata efficacemente nel tentativo fatto da Herder di confutare il Laocoonte: la mera successione nel tempo non è fondamentale per l’effetto della poesia, tutt'al più per la musica, in quanto i suoni, nella poesia e nel linguaggio, hanno un significato, un’anima. La poesia differisce dalle altre arti per essere energia spontanea, un potere di organizzare le idee fantastiche che rende possibile alla poesia esprimere non soltanto azioni in successione ma anche corpi, immagini, pitture.