Concetti Chiave
- Hegel vede il diritto come la prima espressione dello spirito oggettivo, regolando i rapporti esterni tra le cose, simile al diritto privato.
- Il contratto è considerato la forma fondamentale delle relazioni giuridiche tra individui, garantendo il riconoscimento reciproco come soggetti di diritto.
- Le violazioni contrattuali richiedono una pena che, secondo Hegel, non rieduca ma ristabilisce l'ordine giuridico.
- Le pene sono efficaci solo quando il delinquente riconosce la loro necessità, portando a un livello di moralità e libertà interiore.
- Hegel contrappone la sua visione delle pene a quella degli illuministi, focalizzandosi sul ripristino dell'ordine anziché sulla rieducazione.
Hegel - Diritto
Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831) ha realizzato una interessante riflessione sul diritto: il diritto è la prima determinazione dello spirito oggettivo ed è costituito dalle relazioni esterne che regolano i rapporti tra le cose, è infatti il concetto analogo del diritto privato, che disciplina i rapporti tra soggetti in relazione alla sfera patrimoniale.
Il contratto è la prima e basilare forma di relazione giuridica che si istituisce tra gli uomini, da cui dipende la possibiltà di regolare i rispettivi rapporti di proprietà.
Attraverso il contratto i due soggetti si riconoscono quindi come soggetti di diritto, perché il contratto salvaguarda i loro diritti.Talvolta le norme del contratto vengono però violate, è perciò necessaria una pena, che secondo Hegel, in contrapposizione a quanto pensato dagli illuministi non ha una funzione di rieducazione, ma ha il solo scopo di ripristinare l’ordine giuridico violato. Le pene però sono davvero efficaci nel momento in cui il deliquinte ne coglie la loro necessità. Tale riconoscimento, va oltre il diritto, oltre il rispetto della legalità esteriore e implica perciò il passaggio alla moralità, che investe l’interiorità del soggetto e la sua libertà.