Concetti Chiave
- Hegel's philosophy asserts that reality and rationality are intertwined, with reality unfolding through a rational principle termed spirit or idea.
- This principle is not static but a process, achieving its full truth only at the end of its progression.
- Reality is governed by an internal rational law, which can be comprehended only upon its completion, differing from Kant's notion of reason.
- Hegel emphasizes the overlap between thought and reality, suggesting that reality is essentially a manifestation of thought.
- Philosophy, according to Hegel, plays a descriptive role, aimed at understanding and articulating the rational laws inherent in historical events and structures.
Indice
La razionalità della realtà
Una famosissima frase di Hegel, tratta da Lineamenti della filosofia del diritto è la seguente: Ciò che è razionale è reale e ciò che è reale è razionale. Sta a significare che la realtà, per il filosofo coincide con la realizzazione e il dispiegarsi progressivo di un principio razionale, definito spirito oppure idea o assoluto. Tale principio è onnicomprensivo, nel senso che costituisce un organismo unitario. Non è sostanza, ma è processo e la sua verità è risultato, ossia si realizza in tutta la sua pienezza soltanto alla fine del processo stesso.
Il principio razionale di Hegel
La realtà coincide con la ragione, che ne costituisce la legge di sviluppo. In altri termini la realtà è razionale, possiede una legge interna che si esplicita e che è possibile conoscere solamente al termine del processo e coincide con la ragione stessa. Con il termine ragione Hegel non intende la ragione del singolo, ma il principio: è quindi una concezione diversa della ragione rispetto a quella di Kant perché, in questo caso, è una ragione metafisica che può conoscere ogni cosa. Il principio, l’idea è solo pensiero, quindi, la realtà creata dal pensiero è a sua volta pensiero. Vi è perciò una coincidenza fra pensiero e realtà, fra ontologia e logica.
Il compito descrittivo della filosofia
Hegel ritiene che la filosofia abbia un compito descrittivo, ossia deve constatare ciò che è già avvenuto e comprenderne l’intrinseca struttura; quindi, deve esplicitare la legge razionale immanente nelle cose e negli eventi della storia. Il filosofo afferma che la filosofia, da lui concepita come lo strumento per arrivare all’Assoluto (in Schelling era l’arte), sia come una civetta: l’uccello notturno che inizia la sua attività quando ormai la giornata volge al termine, così come il lavoro del filosofo comincia quando il processo è terminato e la realtà è dispiegata. La filosofia può quindi essere descritta come la coscienza di ciò che è stato ed è. Questo implica però che la filosofia sia sempre relativa all’epoca in cui si vive ed è quindi solo la comprensione del presente storico.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della famosa frase di Hegel "Ciò che è razionale è reale e ciò che è reale è razionale"?
- Come Hegel concepisce il ruolo della filosofia?
- In che modo la concezione della ragione di Hegel differisce da quella di Kant?
La frase significa che la realtà coincide con un principio razionale che si realizza progressivamente, definito spirito o assoluto, e che la realtà è governata da una legge interna razionale.
Hegel vede la filosofia come un compito descrittivo che deve constatare e comprendere la struttura intrinseca della realtà e degli eventi storici, esplicitando la legge razionale immanente.
Hegel concepisce la ragione come un principio metafisico onnicomprensivo, diverso dalla ragione del singolo di Kant, capace di conoscere ogni cosa e coincidente con la realtà stessa.