imunfjxable
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • La filosofia di Hegel si basa sull'unità tra razionalità del reale e realtà del razionale, con la filosofia che riconosce il razionale nella realtà.
  • La discontinuità tra esistente e realtà consente l'analisi filosofica, che cerca il reale nell'esistente attraverso un processo circolare.
  • La dialettica hegeliana si sviluppa in tre momenti: intellettivo-astratto, dialettico e speculativo, per unire il particolare all'universale.
  • L'Assoluto è inteso come la totalità dei momenti e il rapporto parte-tutto è un divenire dialettico che abbraccia il tutto.
  • La dialettica riconcilia l'individuale con l'Assoluto, ridefinendo la sostanza come soggetto nella totalità.

Indice

  1. La filosofia di Hegel
  2. Il processo dialettico
  3. L'Assoluto e la totalità

La filosofia di Hegel

Hegel presenta la propria filosofia come un sistema unitario, ai cui poli ci sono la razionalità del reale e la realtà del razionale. Il pensiero razionale deve realizzarsi nel mondo e compito della filosofia è proprio quello di riconoscere il razionale nella realtà. Esistente e realtà non coincidono ed è proprio questa discontinuità a premettere l’analisi filosofica, il cui compito è riconoscere il reale nell’esistente. .

Il processo dialettico

Il reale ha razionalità, e questa è un processo circolare che permette di comprendere la singola cosa solo come momento di una realtà complessiva. Infatti il particolare non è qualcosa che si esaurisce in sé stesso, ma rimanda all’universale, che è lo sviluppo completo di questi riferimenti. Il passaggio tra questi due momenti è la dialettica hegeliana, la quale si articola in tre momenti fondamentali:

1) momento intellettivo-astratto: durante il quale l’intelletto astrae il singolo momento dal processo e lo considera come una realtà esistente ed indipendente dal resto

2) momento dialettico (o negativo-razionale): è la negazione del momento singolo per affermare la processualità dell’azione

3) momento speculativo (o positivo-razionale): è l’unione dei due momenti precedenti che da la totalità dell’azione.

L'Assoluto e la totalità

Per Hegel infatti, è solo il tutto, l’intero, che può essere vero. Il rapporto parte-tutto è un divenire dialettico, la totalità è l’insieme delle parti nel processo che le comprende. Intendere l’Assoluto come risultato vuole dire intenderlo nella totalità dei suoi momenti. Hegel per spiegare ciò propone l’esempio della zoologia; intuita come scienza dove gli animali vanno studiati uno ad uno. Se si studia un solo animale però, si nega la totalità, dunque è solo quando si abbraccia la totalità che si ha come risultato l’Assoluto, e il metodo per raggiungere questa conoscenza è la dialettica.

La dialettica è la dinamica del ricongiungimento dell’individuale con l’Assoluto, inteso come totalità, e ciò implica una nuova definizione di sostanza, che per Hegel diviene soggetto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il compito principale della filosofia secondo Hegel?
  2. Secondo Hegel, il compito principale della filosofia è riconoscere il razionale nella realtà, analizzando la discontinuità tra esistente e realtà.

  3. Come si articola la dialettica hegeliana?
  4. La dialettica hegeliana si articola in tre momenti fondamentali: il momento intellettivo-astratto, il momento dialettico (o negativo-razionale), e il momento speculativo (o positivo-razionale).

  5. Cosa intende Hegel per "Assoluto"?
  6. Hegel intende l'Assoluto come la totalità dei momenti, un risultato che si ottiene abbracciando la totalità attraverso il metodo della dialettica.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community