Concetti Chiave
- La filosofia, per Hegel, rappresenta il terzo momento dello spirito assoluto, esprimendo lo spirito in maniera concettuale e scientifica.
- Hegel paragona la filosofia alla Nottola di Minerva, sottolineando che essa riflette sul presente storico e cambia con la storia.
- La filosofia è vista come superiore alla sua epoca, poiché ne possiede una piena coscienza, sebbene non possa andare oltre il suo tempo.
- Hegel credeva che la sua filosofia fosse il culmine del progresso dialettico, affermando che fosse la migliore rispetto alle precedenti.
- La dichiarazione di Hegel sulla superiorità della sua filosofia è contraddittoria, poiché nega il continuo divenire dialettico della storia.
Il ruolo della filosofia
La filosofia è il terzo momento dello spirito assoluto, in cui lo spirito si comprende tramite il concetto. La filosofia è infatti in grado di esprimere lo spirito in maniera concettuale, ossia totalmente spirituale, scientifica. La filosofia permette quindi di raggiungere la conoscenza totale e trasparente dello spirito. Si può parlare si panlogismo (tutto è ragione).
La filosofia secondo Hegel
Hegel paragona la filosofia alla Nottola di Minerva, perché coincide con una riflessione che avviene a seguito del dispiegamento della realtà. Ciò implica che la filosofia sia relativa all’epoca in cui vive il filosofo, in quanto coincide con la compresione del presente storico; essendo però la storia in divenire, lo è anche la filosofia. Si può quindi parlare di storia della filosofia e di filosofia della storia. Per lo più nella concenzione di Hegel da un lato la filosofia non può andare oltre la sua epoca, ma di fatto è superiore rispetto alla sua epoca perché ne ha la piena coscienza.
Contraddizioni nella filosofia di Hegel
Hegel affermò anche che la sua filosofia era la migliore, ciò da un lato induce a pensare che la filosofia attuale è migliore delle precedenti perché come la storia progredisce dialetticamente, lo fa anche la filosofia; Hegel ritiene però che la sua filosofia coincida con il termine del processo. Ovviamente questa affermazione è contraddittoria perché nega il divenire dialettico.