Concetti Chiave
- Hegel critica gli illuministi per la loro visione del reale come non razionale, sottolineando che la ragione si manifesta nella storia.
- Contesta a Kant la separazione tra essere e dover essere, sostenendo che tale adeguazione è necessaria e presente nella realtà.
- Hegel accusa i romantici di limitare l'Assoluto all'arte e alla fede, insistendo che deve essere oggetto di un sapere filosofico razionale.
- Fichte viene criticato per la "cattiva infinità", dove l'infinito è solo una meta ideale e non supera veramente il finito.
- Schelling è contestato per il suo Assoluto, che dissolve le determinazioni concrete in un'unione indistinta e vuota.
Indice
Critica agli illuministi
Agli illuministi Hegel critica il modo di rapportarsi col mondo, in quanto essi presupponevano che il reale non fosse razionale, dimenticando che la ragione è quella che prende corpo nella storia e in tutti i suoi momenti. La ragione illuminista è invece finita e parziale, che esprime solo le esigenze e aspirazioni degli individui che pretendono di stabilire come la storia e la realtà dovrebbero essere, senza considerare che esse sono necessariamente ciò che devono essere.
Critica a Kant
A Kant invece, Hegel critica l’opposizione tra essere e dover essere, ragione e realtà, in quanto Kant sosteneva che l’essere non si adegua mai al dover essere (per lui inconoscibile), mentre per Hegel questa adeguazione è necessaria.
Critica ai romantici
Hegel contesta ai romantici essenzialmente tre cose: l’Assoluto colto nell’arte o nella fede, mentre esso non può che essere oggetto della filosofia, un sapere mediato e razionale; l’atteggiamento individualistico che non deve fa ripiegare l’intellettuale su se stesso ma metterlo a contatto con il “corso del mondo”(istituzioni socio-politiche); l’infinito non colto intuitivamente, come nell’arte o nella fede, ma colto speculativamente, attraverso un percorso.
Critica a Fitche
A Fitche Hegel critica quella che chiama “cattiva infinità”: oltre a considerare l’oggetto come un semplice ostacolo esterno all’Io, violando il dogma del panteismo, Fichte ricade in una cattiva infinità, in quanto l’infinito non supera veramente il finito, ma esprime solo l’esigenza del suo superamento, e l’infinito è una semplice meta ideale dell’io finito (no coincidenza finito e infinito).
Critica a Schelling
Infine, Hegel critica Schelling in quanto il suo Assoluto è un’unione inscindibile in cui le determinazioni spariscono , un abisso vuoto nel quale tutte le determinazioni concrete della realtà si perdono (notte in cui tutte le vacche sono nere).
Con-Filosofare
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Hegel agli illuministi?
- Come Hegel critica la filosofia di Kant?
- Quali sono le critiche di Hegel ai romantici?
Hegel critica gli illuministi per il loro approccio al mondo, sostenendo che considerano il reale non razionale e trascurano il fatto che la ragione si manifesta nella storia e nei suoi momenti.
Hegel critica Kant per l'opposizione tra essere e dover essere, sostenendo che per Kant l'essere non si adegua mai al dover essere, mentre per Hegel questa adeguazione è necessaria.
Hegel critica i romantici per tre aspetti: l'Assoluto colto nell'arte o nella fede invece che nella filosofia, l'atteggiamento individualistico che isola l'intellettuale, e l'infinito colto intuitivamente anziché speculativamente.