Concetti Chiave
- Gehlen descrive l'uomo come un "biologisches Sonderproblem", sottolineando una differenza qualitativa rispetto agli animali, non solo una differenza di grado.
- La teoria del Mängelwesen presenta l'uomo come un "essere mancante", carente di dotazioni anatomiche e morfologiche innate che vengono compensate dalla tecnica e dalla cultura.
- L'uomo è visto come culturalmente naturale, dove natura e cultura sono due facce della stessa medaglia, non fasi successive della storia umana.
- Gehlen, ispirandosi all'etologia di Lorenz, sostiene che l'uomo manca di istinti autentici, con un comportamento principalmente acquisito piuttosto che innato.
- L'assenza di istinti autentici è bilanciata da pulsioni intense che non si traducono direttamente in comportamenti definiti, creando un repertorio misto di azioni.
La svolta antropologica di Gehlen
La svolta antropologica di Gehlen si afferma in questo testo del 1940, con l’intenzione di fondo di descrivere l’uomo come un “biologisches Sonderproblem”. Gehlen non intende essere preso per un riduzionista, affermando che l’uomo non è altro che un animale, ma piuttosto mostrare come per rispondere alle sfide naturali di sopravvivenza, l’essere umano ricorra a metodi completamente diversi. Quindi sì un forte radicamento nel mondo naturale, ma al tempo stesso l’affermazione di una differenza qualitativa. Non basta infatti affermare con l’animale un mera “differenza di grado”: non si possiede la stessa intelligenza però potenziata, piuttosto un altro tipo, che lavora diversamente.
Teoria del Mängelwesen
La teoria principale è del Mängelwesen, l’uomo come “essere mancante”, in quale modo carente. Ciò viene sviluppato in due sensi:
Povertà di dotazione anatomica/morfologica: l’uomo viene al mondo nudo, disarmato, indifeso, affidato per un lungo periodo alle cure parentali. Senza tecnica, non esistono nell’uomo particolari abilità. Gehlen sottolinea che non si tratta di due fasi “storiche”, ma solamente due facce della stessa medaglia. Natura e civiltà vanno di pari passo, l’essere indifeso è sempre compensato nella sua carenza dalla tecnica/cultura. Non esiste successione temporale tra stato di natura e storia, si può piuttosto affermare che “l’uomo è un essere culturale per natura”, la sua stessa natura richiede il completamento culturale. Intendendo con cultura una qualunque processualità spontanea di educazione alle facoltà di base, istituzionalizzate.
Carenza di istinti autentici
Carenza e mancanza di istinti autentici: rifacendosi all’etologia di Lorenz, si va qui a intendere come “istinto autentico” un comportamento complesso che si snoda dal recepimento di uno stimolo fino al completamento di una determinata azione, codificato nella specie come effettivamente innato. Quindi ci si sposta dal piano delle pulsioni interiori a quello delle azioni osservabili, con uno sfondo che fa riferimento al corredo genetico. A sfatare il mito filosofico che tutto il comportamento animale sia istintivo, a favore di una concezione di “repertorio misto” di comportamenti innati e acquisiti. Per Gehlen, nell’uomo sarebbe assente tale componente, la proporzione variabile è quasi del tutto a favore del comportamento acquisito per esperienza, mentre gli istinti innati sono del tutto residuali, anche nel loro svolgimento effettivo. La mancanza di istinti autentici in senso stretto si accompagna però ad un’elevatissima intensità delle pulsioni: l’uomo è carico di “residui pulsionali”, però del tutto manchevoli di una corrispettiva componente comportamentale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'intenzione principale di Gehlen nel descrivere l'uomo come un "biologisches Sonderproblem"?
- Come viene sviluppata la teoria del Mängelwesen riguardo all'uomo?
- In che modo Gehlen sfata il mito filosofico del comportamento animale istintivo?
Gehlen intende mostrare come l'uomo, pur essendo radicato nel mondo naturale, risponda alle sfide di sopravvivenza con metodi qualitativamente diversi dagli animali, non riducendolo a un semplice animale.
La teoria del Mängelwesen si sviluppa attraverso la povertà di dotazione anatomica e la mancanza di istinti autentici, evidenziando come l'uomo sia indifeso e carente, ma compensi queste mancanze con la tecnica e la cultura.
Gehlen sfata il mito sostenendo che il comportamento animale non è esclusivamente istintivo, ma un "repertorio misto" di comportamenti innati e acquisiti, mentre nell'uomo prevale il comportamento acquisito per esperienza.