Concetti Chiave
- Gehlen evidenzia la variabilità e plasticità dell'uomo, opponendosi all'idea di una mancanza istintuale e specializzazione.
- La teoria delle istituzioni di Gehlen si concentra sull'utilizzo dell'energia emotiva in comportamenti stabili ed efficienti.
- L'indifferenziazione umana deriva dall'assenza di elementi che guidano automaticamente le azioni istintive.
- Eventi con "qualità di richiamo" stimolano un forte bisogno di azione, ma non definiscono chiaramente cosa fare.
- I primi culti collettivi rappresentano e stabilizzano l'azione istintuale, aumentando l'autocoscienza umana.
Indice
Gehlen e la crisi della modernità
Gehlen è un teorico della crisi della modernità. L’opera attenua gli aspetti della mancanza di istinti e della difettività morfologico-istintuale, del primitivismo e della non-specializzazione dell’uomo e sottolinea invece la sua grande variabilità e plasticità, il suo sfuggire per natura e schemi prefissati, la sua capacità di convogliare e stabilizzare nell’azione l’energia proveniente da diversi residui istintuali.
L’indifferenziazione è la mancanza di elementi scatenanti prefissati e in grado di suscitare un’azione istintiva e “guidarla” fino al suo compimento.Teoria delle istituzioni di Gehlen
La teoria delle istituzioni di Gehlen si basa proprio sulla necessità di utilizzare l’energia di queste “scosse emotive” convogliandola in modalità comportamentali stabili ed efficienti sul piano pratico. Ciò però non include una loro strumentalizzazione intenzionale, ma piuttosto un comportamento rituale spontaneo. Eventi di questo tipo possiedono una “qualità di richiamo”, un “carattere obbligante”: l’individuo ad essi esposto sperimenta un forte “bisogno di fare qualcosa”, senza tuttavia sapere in modo determinato che cosa.
Esperienza del significato virtuale
Sul piano dell’interiorità del soggetto, tale stato (esperienza del significato virtuale) consiste in una sorta di precognizione della possibilità che all’oggetto o evento pregnante venga assegnato un senso stabile e condivisibile. Nei primi culti si ha raffigurazione rituale e collettiva dell’oggetto o evento scatenante, stabilizzazione dell’istintualità e dell’azione umana che porta a un accrescimento dell’autocoscienza dell’uomo.