Mongo95
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Concetti Chiave

  • La Legge dell'Esonero di Gehlen suggerisce che l'uomo deve essere disciplinato attraverso abitudini stabili per vivere in una società organizzata.
  • Le istituzioni e la cultura esonerano l'uomo dal peso della sua estrema apertura al mondo, stabilizzando azione e percezione.
  • La legge antropologica dell'esonero consente all'uomo di svincolarsi dal presente per immaginare e proiettarsi nel futuro.
  • L'identità umana deve essere mediata dalle istituzioni, evitando il caos pulsionale intrinseco all'individuo.
  • Gehlen avverte del pericolo di percepire l'uomo come un'entità plastica e individuale, preferendo una visione collettiva.

Gehlen - Legge dell'esonero

L’uomo va disciplinato, stabilizzato, deve acquisire abitudini e non rinunciarvi più dopo il momento estremamente importante della socializzazione iniziale. Altrimenti, senza una codificazione stabilizzante in istituzioni collettive, non sarebbe in grado di vivere una vita. È il processo della Entlastung, “esonero”: la plasticità estrema nell’apertura al mondo è un onere, la cultura e le istituzioni quindi esonerano l’uomo da questo peso.

Una legge universale dell’antropologia, che risponde alla natura dell’umano. Abitudini preziose in quanto esonerano dalla necessità di decisione nelle innumerevoli possibilità. Se ciò però funziona a livello antropologico, non altrettanto a livello etico/politico. L’azione stabilizzata dall’opera delle istituzioni esonera dal dover attivamente e consciamente operare una selezione degli stimoli esterni, l’esonero dal pensiero che stabilizza azione e percezione, un modo di indicare all’uomo come possa comprendere se stesso, nella sua indefinita plasticità.
La legge dell’esonero annuncia che strutture elaborate ad un dato livello raggiungono poi propria autonomia strutturale: ad un primo stadio si esonera dall’eccesso pulsionale e dal sovraccarico di stimoli cui struttura “aperta al mondo” espone l’uomo. In seguito, l’azione ed il pensiero si svincolano dalla dipendenza dalla situazione percettiva e pulsionale immediata, dall’obbligo di reagire agli stimoli del presente e possono proiettarsi in situazioni future, immaginare, tenere conto di dati di fatto non percepibili. È la base della costruzione di modalità complessive dell’essere al mondo, di condotte di vita.
La concezione dell’assenza di entità fissa è meglio riservarla agli intellettuali, nella sua pericolosità. È meglio interiorizzare le istituzioni, pensarsi non come individuo ma come membro di un clan (nel mondo premoderno), pensarsi in termini mediati da un’entità collettiva. È la “natura indiretta dell’uomo”, Indirektheit des Menschen. È pericoloso e destabilizzante guardare direttamente nel caos pulsionale, l’identità dell’uomo deve piuttosto essere mediata dalle istituzioni. L’uomo non può percepire se stesso come individuo plastico slegato dal tutto, in balìa dei suoi impulsi confusi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo delle istituzioni nella vita umana secondo la legge dell'esonero?
  2. Le istituzioni esonerano l'uomo dal peso della sua estrema apertura al mondo, stabilizzando le sue azioni e percezioni e permettendogli di vivere una vita ordinata e prevedibile.

  3. Come la legge dell'esonero influisce sulla capacità dell'uomo di proiettarsi nel futuro?
  4. La legge dell'esonero permette all'uomo di svincolarsi dalla dipendenza immediata dagli stimoli, consentendogli di immaginare e pianificare situazioni future, costruendo così modalità di vita più complesse.

  5. Perché è considerato pericoloso per l'uomo percepirsi come un individuo plastico e slegato dalle istituzioni?
  6. È pericoloso perché l'uomo, senza la mediazione delle istituzioni, sarebbe in balìa dei suoi impulsi confusi, destabilizzando la sua identità e la sua capacità di vivere in modo ordinato.

Domande e risposte

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