Concetti Chiave
- L'eudemonismo può diventare un rischio quando diventa il principio guida di un'epoca, minacciando l'etica sociale.
- Gehlen mette in dubbio che l'eudemonismo classico possa offrire un'etica veramente sociale, andando oltre l'individualismo.
- Nel contesto moderno, l'eudemonismo si traduce in un benessere sociale, sistematizzando la felicità individuale attraverso una tecnica consapevole del sé.
- La ricerca della felicità individuale rischia di esasperarsi nello Stato del benessere moderno, che privilegia il piacere privato.
- Oltre all'edonismo, anche l'umanitarismo radicale minaccia la radice istituzionale dell'etica.
Indice
Il rischio dell'eudemonismo
L’eudemonismo è un rischio per la società quando la seconda radice diviene idea direttrice di un’epoca etica, principio egemone di una morale. Un concetto già presente nell’antichità (es. epicureismo), ma Gehlen dubita che l’eudemonismo nell’accezione classica possa fornire un’etica che sia effettivamente sociale e non individuale, privata.
Eudemonismo nella modernità
Nella modernità invece si ha la concezione di eudemonismo come benessere (anche fruizione materiale) per tutta la società, cioè si tiene in considerazione la caratteristica storica di individualità, favorendo e sistematizzando la felicità del singolo, con precisi aspetti tecnici, in una precisa e consapevole tecnica del sé. Ne risulta l’elevazione dell’etica privata a etica sociale. Un “gaudente contemporaneo” che diventa “tecnico del piacere”, favorito dalla dimensione sociale della fonte etica che assume il predominio.
Degenerazione dello Stato
I rischi connessi all’aspirazione alla felicità individuale vengono esasperati nel moderno Stato del benessere, non più istituzione degna di tal nome, ma garante della ricerca del piacere privato. Non esistono più istanze superiori all’individuo, scopi ultimi. La degenerazione dello Stato che da Leviatano si trasforma in “mucca da mungere”.
Minacce all'etica istituzionale
Oltre che l’edonismo, a minacciare maggiormente la radice istituzionale dell’etica, è anche la terza fonte, nella sua versione radicale: l’umanitarismo.