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Concetti Chiave

  • Il totalitarismo si rivolge a individui che, sentendosi esclusi dalla partecipazione politica, trovano un senso di appartenenza, sebbene a costo dei propri diritti.
  • La "sfera privilegiata dell’agire umano" di Arendt si riferisce alla possibilità di fare politica in stretta relazione con gli altri.
  • "Le origini del totalitarismo" analizza periodi storici chiave e il ruolo di antisemitismo, borghesia, e società senza classi nel favorire l'ascesa dei regimi totalitari.
  • Il totalitarismo si distingue da altri regimi per la creazione di nuove istituzioni, perdita di privacy, movimenti di massa, potere alla polizia, persecuzione di rivali, e politica del terrore.
  • Ideologia e terrore sono elementi essenziali del totalitarismo, coordinati da un unico leader tramite partito unico e polizia segreta.

Indice

  1. Il totalitarismo e l'individuo
  2. La sfera privilegiata dell'agire umano
  3. I mali della democrazia moderna
  4. Le origini del totalitarismo
  5. Elementi distintivi del totalitarismo
  6. Ideologie e regimi totalitari
  7. Elementi fondamentali del totalitarismo
  8. Il fascismo secondo Arendt
  9. Contesti per l'attuazione del totalitarismo
  10. Confronto tra totalitarismo e autoritarismo

Il totalitarismo e l'individuo

1) Il tipico individuo che aderisce al totalitarismo è colui che, incapace di prendere parte attivamente alla vita politica e civile, decide di riporre la sua fiducia in un governo estremista grazie al quale, finalmente, si sente coinvolto in società nonostante la sua scelta lo privi, paradossalmente, di gran parte dei suoi stessi diritti.

La sfera privilegiata dell'agire umano

2) La Arendt definisce il concetto di “sfera privilegiata dell’agire umano” facendo riferimento alle modalità con cui gli uomini hanno la possibilità di fare politica, ovvero in stretta relazione gli uni con gli altri.

I mali della democrazia moderna

3) I mali della democrazia moderna sono racchiusi nella constatazione secondo cui la libertà si trova in pericolo a causa del potere esercitato da poche personalità. Queste si assumono però un ruolo per il quale le decisioni da loro attuate vanno ad influenzare i “molti”, cioè la massa di individui privi di voce in capitolo, in termini di amministrazione sociale.

Le origini del totalitarismo

4) L’opera “Le origini del totalitarismo” si pone come analisi del periodo storico che va dagli anni ‘80 del XIX secolo protraendosi fino alla seconda guerra mondiale e come studio del totalitarismo degno di essere chiamato tale. L’opera si suddivide in tre sezioni:

- prima parte: studio dell’antisetimismo e condizione degli ebrei nel periodo non strettamente vicino alla seconda guerra mondiale poiché viene trattato anche l’affare Dreyfus, risalente alla fine dell’800, quando iniziavano a diffondersi le prime avvisaglie di intolleranza di matrice antisemita.

- seconda parte: centrale è il periodo che va dalla grande depressione (1873) allo scoppio della Grande Guerra il quale si caratterizzò per una calma europea (dovuta al capolavoro diplomatico di Otto von Bismarck) e da uno straordinario sviluppo di paesi asiatici e africani. In questa parte la teorica è attenta anche al ruolo della borghesia che fino all’epoca imperialista non aveva mai preteso il dominio politico. La Arendt riconosce nella caduta degli imperi Austro-Ungarico e Russo alcune delle cause dirette che sfoceranno nei totalitarismi moderni.

- terza parte: in questa sezione si analizza la società senza classi e la si definisce un elemento agevolante l'insediamento dei regimi totalitari.

Elementi distintivi del totalitarismo

5) Hannah Arendt sostiene che il totalitarismo sia una forma innovativa di regime rispetto all’autoritarismo e al dispotismo incontrati in passato. Il totalitarismo differisce da altre tipologie di governo in base ai seguenti elementi:

- la dissoluzione delle tradizionali istituzioni di una comunità e la creazione di nuove;

- la perdita di unicità e di privacy di cui sono vittime gli individui;

- lo smantellamento della varietà di partiti politici a favore di un movimento di massa;

- il trasferimento del potere dall’esercito ad una polizia istituita ad hoc;

- la persecuzione di rivali per il dominio mondiale a cui si rivolgono le aspirazioni di un sistema totalitario;

- la politica di terrore dettata dall’ideologia sostenuta.

Ideologie e regimi totalitari

6) Le ideologie, in particolare quelle che risiedono alla base dei regimi totalitari, sono da considerarsi negative in quanto pretendono di spiegare i processi storici.

Elementi fondamentali del totalitarismo

7) I due elementi fondamentali del totalitarismo sono ideologia e terrore, entrambi coordinati, tramite partito unico e polizia segreta, dall’unico capo di Stato.

Il fascismo secondo Arendt

8) Il fascismo, secondo la Arendt, non rientra nella definizione di totalitarismo perché manca del connubio ideologia-terrore sebbene non manchi la violenza. Inoltre. l’installazione di Mussolini non coincide con la demolizione delle istituzioni classiche, nello specifico viene menzionata la Chiesa.

Contesti per l'attuazione del totalitarismo

9) Il totalitarismo è attuabile solo in contesti caratterizzati dalla massificazione della politica in cui le ideologie più comuni, come la lotta di classe dai tratti violenti, hanno la meglio su dottrine che rispettano i diritti civili.

Confronto tra totalitarismo e autoritarismo

10) Totalitarismo e autoritarismo condividono tratti comuni come la violenza repressiva e la personalizzazione del potere ma si differenziano in relazione alla conservazione o meno delle rispettive conformazioni sociali: il primo è pronto a sacrificare l’assetto sociale in funzione dell’ideologia; al contrario, l’autoritarismo promuove un sostanziale mantenimento della forma tradizionale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il profilo tipico dell'individuo che aderisce al totalitarismo secondo Hannah Arendt?
  2. L'individuo tipico è colui che, incapace di partecipare attivamente alla vita politica e civile, ripone la sua fiducia in un governo estremista per sentirsi coinvolto nella società, nonostante ciò lo privi di molti diritti.

  3. Come Hannah Arendt definisce la "sfera privilegiata dell’agire umano"?
  4. Arendt definisce la "sfera privilegiata dell’agire umano" come la modalità in cui gli uomini possono fare politica, in stretta relazione gli uni con gli altri.

  5. Quali sono i mali della democrazia moderna secondo Arendt?
  6. I mali della democrazia moderna risiedono nel pericolo per la libertà causato dal potere esercitato da poche personalità che influenzano la massa di individui privi di voce in capitolo.

  7. In che modo il totalitarismo differisce da altre forme di governo?
  8. Il totalitarismo differisce per la dissoluzione delle istituzioni tradizionali, la perdita di unicità e privacy degli individui, lo smantellamento dei partiti politici, il trasferimento del potere alla polizia, la persecuzione dei rivali e la politica di terrore.

  9. Perché il fascismo non rientra nella definizione di totalitarismo secondo Arendt?
  10. Il fascismo non rientra nella definizione di totalitarismo perché manca del connubio ideologia-terrore e non coincide con la demolizione delle istituzioni classiche, come la Chiesa.

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