Concetti Chiave
- Freud considera la mente umana come un insieme di istanze (io, es, super-io) che interagiscono in modo conflittuale, con l'inconscio che gioca un ruolo centrale.
- L'inconscio si manifesta attraverso sogni, lapsus verbali, e sbadataggini, che rivelano desideri nascosti se interpretati tramite la psicoanalisi.
- La sessualità infantile è vista come la base della condotta umana, e la sua repressione è ritenuta causa di nevrosi.
- Freud introduce la teoria delle pulsioni, basata sul conflitto tra pulsioni di vita (Eros) e pulsioni di morte (Thanatos).
- I fenomeni sociali e culturali sono interpretati come espressioni di conflitti tra processi inconsci e consapevoli, con la religione vista come una nevrosi collettiva.
Indice
Fondamenti della psicoanalisi
La psicoanalisi come tecnica terapeutica si fonda su una teoria scientifica molto precisa secondo la quale nulla capita a caso nella nostra mente, ma tutto è rigorosamente determinato dal gioco conflittuale dei nostri impulsi. Freud ritiene di aver scoperto il "continente sommerso" l'inconscio. Freud sostiene che i processi mentali sono per lo più inconsci. La psiche, per Freud, è costituita da diverse parti o "istanze" che interagiscono tra loro, solitamente in modo conflittuale, la mente conscia è soltanto ciò che emerge, il risultato di questo conflitto.
Le istanze della psiche
Queste tre istanze che costituiscono la psiche sono io, es e super-io. All'io o coscienza sono riconducibili le informazioni di cui siamo consapevoli, quindi l'io è solo la punta di una massa molto più grande l'inconscio. La secondo istanza è l'Es, è autonomo e irriducibile alla coscienza, l'Es è la sede della pulsione sessuale che Freud chiama libido. L'energia psichica dell'es viene frenata dalla terza istanza il super-io che è l'istanza del controllo. Il super-io è costituito dai divieti e dalle regole. Il super-io è inconscio e quindi non può essere confuso con una generica "coscienza morale". È un divieto che il bambino interiorizza e fa si che nella psiche adulta ci sia un inevitabile conflitto tra desideri e divieti.
Sessualità e condotta umana
La maggior parte dei filosofi escludeva la sfera della sessualità come movente base della nostra condotta. Freud afferma che la sessualità sta alla base della nostra condotta, ma non la sessualità dell'età adulta ma soprattutto quella dell'età infantile. Freud chiama libido l'energia psichica della pulsione sessuale, la repressione delle spinte sessuali sta alla base del manifestarsi della nevrosi.
Secondo Freud si perviene alla scoperta del continente sommerso attraverso all'analisi di fatti considerati finora marginali. Un sogno, un nome detto al posto di un altro, una sbadataggine manifestano l'inconscio. L'interpretazione consentita dalla tecnica psicoanalitica porta alla luce quel "sommerso" di cui ignoravamo l'esistenza. Un lapsus verbale è segno di un desiderio inconscio, come anche i sogni.
Interpretazione dei sogni
Freud si sofferma a lungo sull'interpretazione del sogno, il sogno ha un contenuto onirico manifesto che nasconde pensieri onirici latenti. Durante il sonno il super-io allenta la sua censura, tuttavia questi desideri non vengono manifestati nel sogno in modo diretto ma in modo simbolico. L'interpretazione psicoanalitica parte dal sogno manifesto e "scende" nel territorio inconscio degli impulsi proibiti. Nel sogno emerge soprattutto la sessualità infantile. Per Freud il bambino è mosso da un impulso di tipo sessuale, che nello sviluppo attraverserà diverse tappe fino a raggiungere la sessualità adulta. Il mancato superamento di una tappa dello sviluppo o la regressione causano nell'adulto disagi psichici. L'ostinazione con la quale la sessualità infantile libera l'inconscio durante la nostra vita viene fatta risalire da Freud all'esperienza nota come complesso di Edipo per i maschi e complesso di Elettra per le femmine. Le istanze di Io, es e super-io costituiscono il soggetto nella sua essenza conflittuale. Infatti il conscio e l'inconscio presenti tanto nell'io quanto nel super-io risultano avere dei limiti sfumati. La psicoanalisi non si configura come un processo definito ma si presenta come un compito infinito sempre soggetto a revisione. Questo compito infinito non riguarda solo il singolo soggetto ma anche il futuro del genere umano. In al di là del principio del piacere Freud osserva come non sia solo il principio del piacere a dominare la vita psichica dell'individuo. A partire da questa constatazione, Freud propone una teoria delle pulsioni basato sul conflitto originario tra pulsioni di vita (Eros) e pulsioni di morte (thanatos).
Conflitto e pulsioni
Nei fenomeni sociali e culturali del suo tempo Freud scorge il risultato del conflitto tra processi inconsci e manifestazioni coscienti. In particolare la società civile appare come risultato della repressione delle tendenza aggressive, di rimozioni, di sensi di colpa. La religione viene interpretata come la proiezione in Dio del bisogno infantile di un padre protettivo e rassicurante. Dio appare così come il risultato di una nevrosi collettiva.
Domande da interrogazione
- Qual è il fondamento della psicoanalisi secondo Freud?
- Quali sono le tre istanze che costituiscono la psiche secondo Freud?
- Come Freud considera la sessualità nella condotta umana?
- Quali sono le vie d'accesso all'inconscio secondo Freud?
- Come Freud interpreta i fenomeni sociali e culturali?
La psicoanalisi si basa sulla teoria che nulla avviene a caso nella nostra mente, ma è determinato dal conflitto degli impulsi, con l'inconscio che gioca un ruolo centrale.
Secondo Freud, la psiche è costituita da tre parti: l'io (o coscienza), l'es (sede della libido o pulsione sessuale), e il super-io (istanza del controllo, costituita da divieti e regole).
Freud afferma che la sessualità, soprattutto quella infantile, è alla base della nostra condotta e che la repressione delle spinte sessuali è alla base della nevrosi.
Freud sostiene che l'inconscio si manifesta attraverso sogni, lapsus verbali, e sbadataggini, e che l'interpretazione psicoanalitica di questi fenomeni può rivelare desideri inconsci.
Freud vede i fenomeni sociali e culturali come il risultato del conflitto tra processi inconsci e manifestazioni coscienti, interpretando la società civile come frutto della repressione delle tendenze aggressive e la religione come una proiezione del bisogno infantile di un padre protettivo.