Concetti Chiave
- Freud sviluppò la psicoanalisi partendo dallo studio dell'inconscio e utilizzando metodi come l'ipnosi e le associazioni libere per accedere ai ricordi rimossi.
- Introdusse la scomposizione della psiche in Es, Io e Super Io, spiegando la nevrosi come un conflitto tra queste componenti.
- Freud interpretava i sogni come un mezzo per comprendere l'inconscio, distinguendo tra contenuto manifesto e latente.
- La teoria della sessualità di Freud includeva il concetto di libido e descriveva lo sviluppo attraverso fasi orali, anali e genitali, culminando nel complesso di Edipo.
- Adler e Jung, dissidenti della psicoanalisi, svilupparono teorie alternative, tra cui la volontà di potenza di Adler e l'inconscio collettivo di Jung.
Indice
- La medicina ottocentesca e l'ipnosi
- Il metodo catartico di Breuer e Freud
- La scoperta dell'inconscio e la psicoanalisi
- La struttura della psiche secondo Freud
- Interpretazione dei sogni e atti mancati
- La sessualità e il complesso di Edipo
- L'arte e la sublimazione
- Religione, civiltà e pulsioni
- Adler e la volontà di potenza
- Jung e l'inconscio collettivo
- Tipi psicologici e complessi di Jung
La medicina ottocentesca e l'ipnosi
La medicina "ufficiale" ottocentesca si muoveva in un orizzonte teorico di tipo positivistico-materialistico.
1. Charcot: era giunto a usare l'ipnosi come metodo terapeutico
2. Breuer: aveva utilizzato l'ipnosi come mezzo per richiamare alla memoria avvenimenti penosi dimenticati
Il metodo catartico di Breuer e Freud
Il caso di Anna O., una donna isterica gravemente malata:
La paziente presentava sintomi idrofobici, che scomparvero quando Breuer, mediante l'ipnosi, portò nuovamente alla coscienza della donna l'episodio dell’infanzia.
• Studiando questo caso, Breuer e Freud misero a punto il cosiddetto “metodo catartico", consistente nel provocare una "scarica emotiva" (ab-reazione) capace di liberare il malato dai suoi disturbi.
La scoperta dell'inconscio e la psicoanalisi
• Freud arrivò poi a scoprire che la causa delle psico-nevrosi era da ricercarsi in un conflitto tra forze psichiche inconsce, ossia operanti al di là della sfera di consapevolezza del soggetto.
• I sintomi delle patologie in questione erano "psicogeni", cioè non derivavano da disturbi organici, ma dalle traversie della stessa psiche.
• La scoperta dell'inconscio segna l'atto di nascita della psicoanalisi.
La realtà dell'inconscio e i metodi per accedervi
Per Freud, l'inconscio costituisce la realtà abissale primaria di cui il conscio è solo la manifestazione visibile.
Freud divide l'inconscio in due zone:
1. Preconscio: l'insieme di quei ricordi che, pur essendo momentaneamente inconsci, possono, in virtù di uno sforzo dell'attenzione, divenire consci
2. Rimosso: comprende quegli elementi psichici stabilmente inconsci, che sono mantenuti tali da una forza specifica, la cosiddetta «rimozione»
Il metodo delle associazioni libere:
Anziché “forzare" il malato al ricordo, egli cerca invece di rilassarlo, in modo da porlo in una condizione in cui possa abbandonarsi al corso dei propri pensieri, facendo sì che tra le varie parole da lui pronunciate si instaurino catene associative collegate anche alle esperienze rimosse.
In ogni caso, tutto deve essere messo al servizio della cura, compreso quel fenomeno tipico che è il transfert, o traslazione, ossia il trasferimento sulla persona del medico di una serie di stati d'animo ambivalenti provati dal paziente durante l'infanzia nei confronti delle figure genitoriali.
Freud si propone di decodificarne i messaggi tramite lo studio di quelle sue manifestazioni privilegiate che sono i sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici.
La struttura della psiche secondo Freud
Freud afferma che la psiche è un’unità complessa costituita da un certo numero di sistemi:
1. La prima topica psicologica distingue tre sistemi: conscio, preconscio, inconscio.
2. La seconda topica distingue tre istanze: Es, Io, Super Io.
• L’Es è la forza impersonale e caotica che costituisce la matrice originaria della nostra psiche
• Il Super Io è l’insieme di quelle proibizioni che sono state instillate nell’individuo nei suoi primi anni di vita.
• L’Io è la parte organizzata della personalità, che si trova a dover fare i conti con le esigenze di quei tre padroni che sono l’Es, il Super Io e il mondo esterno.
La nevrosi è per Freud uno squilibrio della personalità che deriva da un conflitto tra l’Io e il sue Es.
• I sintomi nevrotici nascono quando le richieste dell’Es vengono aggirate o rimosse e diventano inconsce.
Interpretazione dei sogni e atti mancati
Nell’interpretazione dei sogni Freud vede nei sogni la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio nella vita psichica.
Egli ritiene che i fenomeni onirici siano l’appagamento camuffato di un desiderio rimosso.
All’interno dei sogni individua:
1. Un contenuto manifesto, cioè la scena onirica
2. Un contenuto latente, cioè l’insieme delle tendenze che danno vita alla scena onirica
• Il contenuto manifesto dei sogni è la forma elaborata e travestita in cui si presentano i desideri latenti
• L’interpretazione psicoanalitica dei sogni deve consistere nel ripercorrere a ritroso il processo di traslazione del contenuto latente in quello manifesto
Nella Psicopatologia della vita quotidiana:
• Freud prende in esame gli atti mancati, ossia quelle azioni, grandi o piccole, che non portano al raggiungimento del risultato esplicitamente perseguito, ma conducono a un altro esito (in essi Freud riconosce una manifestazione camuffata di desideri inconsci)
La sessualità e il complesso di Edipo
• Freud scopre ben presto che gli impulsi rimossi che stanno alla base dei sintomi psico-nevrotici sono sempre di natura sessuale.
• Per riuscire a rendere conto anche alla sessualità infantile, alla sublimazione e alla perversione, egli e amplia il concetto di sessualità fino a vedervi un’energia suscettibile di dirigersi verso la mete più diverse e in grado di investire gli oggetti più disparati.
• Egli denomina tale energia libido, concependola alla stregua di un flusso migratorio localizzato di volta in volta su diverse parti del corpo, dette zone erogene.
Freud sostiene che lo sviluppo psico-sessuale del soggetto avviene attraverso tre fasi:
1. La fase orale: primi mesi di vita, la zona esogena è la bocca che costituisce il poppare
2. La fase anale: da un anno e mezzo a circa tre anni, la zona esogena è l’ano che costituisce le funzioni escrementizie
3. La fase genitale: dalla fine de terzo anno di vita, la zona esogena sono i genitali
• La fase fallica: la scoperta del pene costituisce oggetto di attrazione sia per il bambino che per la bambina e perchè l’organo di eccitamento sessuale è il pene e il clitoride
• La fase genitale in senso stretto: è caratterizzata dall’organizzazione delle pulsioni sessuali sotto il primato delle zone genitali
Connessa alla teoria della sessualità infantile è la dottrina del complesso di Edipo:
• È un fenomeno psicologico infantile consistente nell’attaccamento libidico verso il genitore di sesso opposto, accompagnato da una disposizione ambivalente (di amore e odio) verso il genitore dello stesso sesso.
• Il complesso edipico riveste un ruolo centrale nella costituzione della personalità di un individuo e, di conseguenza, nello sviluppo di eventuali nevrosi.
L'arte e la sublimazione
• Per il padre della psicoanalisi la produzione artistica dev’essere concepita in stretta analogia con la produzione onirica.
• Il soddisfacimento del desiderio proibito si raggiunge mediante la sublimazione, ossia il trasferimento di una carica originariamente sessuale su oggetti non sessuali.
• La forma più evidente e culturalmente più importante di sublimazione è la produzione artistica
• Per Freud l’origine di questo fenomeno consiste in pulsioni insoddisfatte di natura sessuale, le quali risvegliano fantasie da tenere nascoste perché contrarie ai dettami della morale corrente.
• L’arte è una sorta di terapia analitica, utile all’artista quando allo spettatore.
• Freud usa il termine perturbante per descrivere la percezione in un opera d’arte di qualcosa di diverso, ma anche di prossimo, di spaventoso e familiare a un tempo.
Religione, civiltà e pulsioni
• Freud ritiene che le rappresentazioni religiose siano illusioni, appagamenti dei desideri più antichi, più forti, più pressanti dell’umiltà.
• L’amato e temuto Padre celeste (Dio) non sarebbe altro che la proiezione psichica dei rapporti ambivalenti con il padre terreno.
• La civiltà da origine a un Super-io collettivo che si incarna in una serie di norme e divieti
• Freud ribatte che la sofferenza è componente strutturale della vita.
• Egli ritiene che l’uomo è una creatura tra le cui doti istintive è da annoverare un forte quoziente di aggressività
• Dovendo scegliete tra i modelli estremi di una società repressiva e di una società senza regole, egli è a favore di uno Stato che tenti nel limite del possibile di ridurre gli spazi di repressione e di sofferenza
Nei suoi ultimi scritti divide le pulsioni in due specie:
1. Quelle che tendono a conservare e unire
2. Quelle che tendono a distruggere e uccidere
—> nella lotta tra Eros (il dio della mitologia greca che personificava l’amore) e Thanatos (il dio della mitologia greca che personificava la morte) Freud vede condensata l’intera storia del genere umano.
Si formano dei gruppi di dissidenti che danno luogo a scuole psicoanalitiche autonome e alternative rispetto a quella di Freud.
Adler e la volontà di potenza
• Alfred Adler afferma che la libido sessuale è soltanto una parte di un più vasto fenomeno esistenziale che egli definisce «volontà di potenza», ossia di una tendenza all'autoaffermazione che accomuna tutti gli individui e che si concretizza in un determinato «stile di vita».
• Le cause della nevrosi, secondo Adler, si collocano in questo contesto e vanno cercate in un sentimento di insicurezza, o di inferiorità, dovuto spesso a deficienze organiche.
• Adler tende a scorgere nell'educazione, più che nell'ereditarietà, la causa principale dei problemi della personalità.
• Di conseguenza, psicologia e pedagogia devono far fronte comune per impedire che il bimbo mal allevato di oggi si trasformi nel nevrotico di domani.
Jung e l'inconscio collettivo
Carl Gustav Jung utilizza il termine freudiano libido per indicare un'energia psichica che costituisce per l’uomo una vera e propria "spinta vitale", la quale non riguarda il solo ambito sessuale.
• All'interno del ripensamento junghiano della psicoanalisi si evidenzia soprattutto il concetto di inconscio collettivo ossia il patrimonio psichico che è stato acquisito dalla specie umana e che viene ereditato da ogni individuo; esso contiene la sorgente delle forze motrici spirituali e le forme o categorie che le regolano, ossia gli archètipi.
• Gli archètipi sono per Jung le immagini primordiali dell'inconscio collettivo, ovvero quelle sedimentazioni dell'esperienza millenaria dell'umanità che fungono da forme a priori dell'esperienza individuale.
Tipi psicologici e complessi di Jung
Un'altra importante tematica di Jung è la descrizione di alcuni «tipi psicologici»:
1. L’estroverso, a livello conscio, tende a privilegiare il mondo esteriore rispetto a quello interiore
2. L'introverso, a livello conscio, tende invece a ripiegarsi su di sé e a sviluppare un atteggiamento più critico verso l'esistente.
Un altro punto focale della psicologia analitica di Jung è la nozione di «complesso», con la quale egli indica un gruppo di contenuti psichici, perlopiù emozionali, che, pur essendo prevalentemente inconscio, disturba la condotta e la vita cosciente dell'individuo, condizionando negativamente la sua personalità.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo principale di Freud alla psicoanalisi?
- Come Freud descrive la struttura della personalità?
- Qual è il ruolo dei sogni nella teoria di Freud?
- In che modo Freud interpreta la religione?
- Quali sono le differenze tra le teorie di Freud, Adler e Jung?
Freud ha scoperto l'inconscio e ha sviluppato la psicoanalisi, identificando il conflitto tra forze psichiche inconsce come causa delle psico-nevrosi.
Freud descrive la personalità come composta da tre istanze: Es, Io e Super Io, che interagiscono tra loro e con il mondo esterno.
I sogni sono considerati da Freud la via regia per accedere all'inconscio, rappresentando l'appagamento camuffato di desideri rimossi.
Freud vede la religione come un'illusione, una proiezione dei desideri infantili e dei rapporti ambivalenti con la figura paterna.
Adler enfatizza la "volontà di potenza" e l'educazione come cause della nevrosi, mentre Jung introduce il concetto di inconscio collettivo e archetipi, ampliando la nozione di libido oltre l'ambito sessuale.