giosamma01
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Concetti Chiave

  • Il metodo scientifico si basa su ipotesi, calcoli delle conseguenze e confronto con l'esperienza per verificare la validità di una legge.
  • Gli errori devono essere attentamente controllati sia a livello teorico che sperimentale, poiché possono influire sulla corretta interpretazione dei risultati.
  • Le teorie scientifiche sono falsificabili: possono essere dimostrate errate, ma mai definitivamente corrette, in quanto nuovi esperimenti potrebbero smentirle.
  • La legge di Newton è un esempio di come le teorie possano perdurare nel tempo fino a quando non emergono nuovi dati che evidenziano le loro limitazioni.
  • Il progresso scientifico avviene testando le teorie nei contesti più critici, cercando di dimostrare gli errori per avanzare nella comprensione della natura.

Indice

  1. Ipotesi, calcolo e confronto con l’esperienza
  2. Controllo degli errori e ruoli teorici e sperimentali
  3. Falsificabilità delle teorie scientifiche
  4. Caso della legge di Newton
  5. Progresso della scienza

Ipotesi, calcolo e confronto con l’esperienza

In genere, per cercare una nuova legge usiamo il seguente procedimento. Anzitutto tiriamo a indovinare la forma della legge e poi calcoliamo le conseguenze della nostra supposizione per vedere quello che ne deriverebbe se la legge che abbiamo cercato di indovinare fosse giusta. Poi confrontiamo il risultato del calcolo con la natura, per mezzo di esperimenti, paragonandolo direttamente con l’osservazione e vediamo se funziona. Se non concorda con l’esperimento, allora la nostra legge è sbagliata, e in questa semplice affermazione sta la chiave della scienza. Non importa che l’ipotesi sia bellissima, né importa quanto geniale sia chi l’ha proposta, e neppure il suo nome ha importanza: se è in disaccordo con l’esperienza, è sbagliata.

Controllo degli errori e ruoli teorici e sperimentali

Naturalmente si deve controllare con cura che sia sbagliata, perché chi ha fatto l’esperimento può avere riferito erroneamente, o ci può essere stata una caratteristica dell’esperimento che è passata inosservata, della polvere o qualche altra cosa; oppure quello che ha calcolato le conseguenze, anche se è quello che ha fatto le ipotesi, potrebbe aver compiuto qualche errore nell’analisi. Questo può darvi forse un’impressione errata della scienza, facendovi pensare che noi continuiamo a indovinare delle possibilità e a confrontarle con l’esperienza, il che sminuisce in un certo senso la posizione di quest’ultima. Gli sperimentatori invece hanno una loro individualità ben spiccata, e amano fare gli esperimenti anche se nessuno ha fatto ipotesi, anzi spesso li fanno in un campo in cui si sa che il teorico non ne ha fatte. In questo modo l’esperimento può produrre dei risultati inaspettati, obbligandoci di nuovo a fare delle ipotesi.

Falsificabilità delle teorie scientifiche

È facile vedere come con questo metodo possiamo cercare di dimostrare errata qualunque teoria definita. In linea di principio si può sempre eliminare una data teoria calcolandone le conseguenze e paragonandole con l’esperienza. C’è dunque sempre la possibilità di dimostrare errata qualsiasi teoria definita, ma è da notare che non si può mai dimostrare che essa è corretta. Immaginiamo di inventare una buona ipotesi, di calcolare le conseguenze e di scoprire che ogni volta queste si accordano con l’esperimento. La teoria è dunque giusta? No, non si è dimostrato che è errata.

Caso della legge di Newton

In futuro si potrebbero calcolare ulteriori conseguenze, si potrebbero fare altri esperimenti e si potrebbe allora scoprire che essa è sbagliata. Questo è il motivo per cui leggi come quella di Newton sul moto dei pianeti durano così a lungo. Egli intuì la legge della gravitazione, calcolò ogni sorta di conseguenze per il sistema e così via, le confrontò con l’esperienza e ci sono volute varie centinaia di anni prima che fosse poi osservato il piccolo errore del moto di Mercurio¹. Durante tutto quel tempo non si era dimostrato che la teoria era errata, per cui poteva essere supposta temporaneamente corretta. Ma non poteva mai essere dimostrata vera, perché l’esperimento di domani poteva provare sbagliato quello che si pensava essere giusto.

Progresso della scienza

Non possiamo mai essere definitivamente sicuri di avere una teoria giusta, mentre possiamo essere sicuri di averne una sbagliata. E tuttavia è piuttosto notevole che si possano avere delle idee che durano così a lungo. Uno dei modi per fermare la scienza sarebbe di fare esperimenti solo nella regione in cui si conoscono le leggi. Gli sperimentatori, invece, cercano molto diligentemente e con i più grandi sforzi proprio in quei punti in cui sembra più probabile dimostrare che le nostre teorie sono errate. In altre parole, noi tentiamo al più presto possibile di dimostrare di avere sbagliato, perché solo in tal modo possiamo compiere dei progressi.

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