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Concetti Chiave

  • Hegel's disciples split into two factions, the Right and Left Hegelians, with the Left focusing on critiquing and transforming societal structures.
  • Feuerbach criticized idealism, arguing that it inverted the relationship between the concrete (human) and the abstract (God), advocating for a philosophy that begins with the finite.
  • Feuerbach viewed religion as a form of alienation, where humans project their qualities onto a divine being, and promoted atheism as a moral duty to reclaim human attributes.
  • Marx's philosophy extends beyond philosophy, sociology, or economics, aiming for a comprehensive analysis and revolutionary transformation of society.
  • Marx critiqued Hegel's idealism, emphasizing material conditions (economic relationships) as the drivers of historical change rather than abstract ideas.

Indice

  1. Divisione hegeliana
  2. Feuerbach e la critica all'idealismo
  3. Dio come proiezione umana
  4. Umanesimo naturalistico di Feuerbach
  5. Vita e opere di Marx
  6. Critica all'idealismo hegeliano
  7. Materialismo dialettico di Marx
  8. Alienazione nel capitalismo

Divisione hegeliana

Destra e sinistra Hegeliana Alla morte di Hegel 1831,i suoi discepoli si divisero in due correnti chiamata da David Strauss con termini desunti dal Parlamento francese,sinistra e destra hegeliana.

La spaccatura della scuola fu resa possibile dallo stesso sistema hegeliano,che poteva essere visto in senso rivoluzionario come conservatore. La Destra cercò di adattare l’idealismo alla tesi fondamentale del cristianesimo (esistenza di Dio,immortalità personale) e a una visione politica conservatrice che giustificava la realtà esistente (identità reale e razionale). La Sinistra,che ebbe incidenza storico culturale,muovendo da una critica serrata dell’hegelismo si impegnò nel progetto di rivalutare i caratteri e i bisogni dell’uomo concreto,che nell’idealismo non avevano trovato un riconoscimento adeguato. Non tutto quello che esiste è razionale,finiva per concepire la filosofia come critica dell’esistente,ovvero come un progetto di trasformazione rivoluzionaria delle istituzioni politiche contemporanee.

Feuerbach e la critica all'idealismo

La maggiore figura della sinistra hegelina è di Feuerbach nato in Baviera nel 1804 e morto nel 1872 a Rechenberg. Scolaro di Hegel a Berlino,docente a Erlangen,si vide troncare la carriera universitaria dall’ostilità incontrata dalle sue idee sulla religione. Dapprima hegeliano fervente,si staccò dall’hegelismo con lo scritto del 39 Critica della filosofia hegeliana a cui seguirono le Tesi provvisorie per la riforma della filosofia e i principi della filosofia dell’avvenire 44. Opere piu importanti: essenza del cristianesimo e della religione.

Critica all’idealismo L?idealismo fornisce una visione rovesciata delle cose: rende il concreto,l’uomo,attributo dell’astratto,Dio. Stravolge i rapporti reali tra soggetto e predicato,concreto e astratto. Mentre nella realtà effettiva delle cose l’essere si configura come soggetto originario,di cui il pensiero è solo predicato (attributo o effetto) nell’idealismo si afferma l’opposto. L’idealismo offre una versione capovolta della realtà,fa figurare quel che viene prima (causa) come quel che viene dopo (astratto) e viceversa. Il motivo dominante del programma feuerbachiano: rimettere le cose al loro posto. “l’inizio della filosofia è il finito”.

Dio come proiezione umana

Dio come proiezione dell’uomo Applicando la sua metodologia materialistica alla religione,afferma che non è Dio l’astratto,ad aver creato l’uomo il concreto,ma l’opposto. Dio è proiezione illusoria di qualità umane,delle perfezioni della nostra specie: ragione,volontà e cuore. Il divino è l’umano in generale proiettato in un mitico aldilà “la religione è insieme dei rapporti dell’uomo col proprio essere,visto come altro essere. Tutti i caratteri del divino sono dell’essere umano: l’amore è attributo di Dio perché tu ami,Dio è sapiente e buono perché queste sono le tue migliori qualità”. Il mistero della teologia è l’antropologia. In quanto antropologia capovolta ma la religione è prima e indiretta autocoscienza dell’uomo. Precede sempre la filosofia nella storia dell’umanità come dei singoli. L’uomo sposta il suo essere fuori di se,prima di trovarlo in se. La religione è l’infanzia dell’umanità; il bambino vede il proprio essere,uomo,fuori da se,oggettiva il suo essere in un altro uomo. Il progresso storico delle religioni consiste nel considerare come soggettivo e umano quel che le prime religioni consideravano come oggettivo. Le prime sono idolatrie per le posteriori; l’uomo ha adorato se stesso senza saperlo. Ogni religione che definisce idolatrie le sue piu antiche sorelle esclude se stessa e da questo deriva una natura universale della religione. Dio è l’essenza dell’uomo personificata,l’antropologia è chiave di volta della teologia,di tutti i misteri del cristianesimo,si deve vedere come nasce l’idea di Dio. Talora l’uomo tende a porre l’origine dell’idea di Dio nel fatto che l’uomo ha coscienza di se stesso come specie,non solo come singolo. Mentre come individuo si sente debole e limitato,come specie si sente forte e infinito. Da questo la figura di Dio “religione è coscienza dell’infinito; coscienza che l’uomo ha dell’infinità del suo essere”. Altre volte (Teogonia) scorge l’origine dell’idea di Dio nell’opposizione umana tra volere e potere che porta l’individuo a costruirsi una divinità in cui tutti i desideri sono realizzati: “a proprio presupposto la religione ha il contrasto o contraddizione tra volere e potere,desiderare e ottenere.

Nel volere,desiderare è Dio; ma nel potere,nella realtà è condizionato,dipendente. Pensare e volere sono cosa mia ma quel che voglio non dipende da me,è fuori di me. Il fine della religione è volto a togliere tale contrasto; e l’ente in cui queste sono tolte è quello divino”. “il tuo Dio è tale qual è il tuo cuore”. I Greci avevano divinità limitate perché i loro desideri erano limitati. I desideri dei cristiani sono senza limiti,perciò la loro divinità è infinita e onnipotente, “Dio è l’ottativo del cuore umano divenuto tempo presente”. Altre volte (Essenza della religione) ha visto la genesi primordiale dell’idea di Dio nel sentimento di dipendenza che l’uomo prova dinanzi alla natura. Sentimento che ha portato l’uomo ad adorare quelle cose senza le quali non potrebbe esistere: luce,aria,acqua e terra (popoli messicani antichi adoravano il sale).Alienazione e ateismo Qualunque sia l’origine della religione è certo che costituisce forma di alienazione: stato patologico per cui l’uomo scindendosi proietta fuori di se una potenza superiore a cui si sottomette (anche nei modi piu crudeli e umilianti: sacrifici umani). Se la religione è frutto di oggettivazione alienata e alienante,in virtu della quale l’uomo piu pone in Dio quanto piu toglie a se stesso (“gloria di Dio si fonda sull’abbassamento umano”) l’ateismo si configura come atto di onestà filosofia e come dovere morale- E’ venuto il tempo che l’uomo recuperi in se i predicati positivi che ha proiettato fuori di se in quello specchio illusorio della sua essena che è Dio. Quel che nella religione è soggetto deve ridiventare predicato. Non piu Dio soggetto è sapienza,volontà e amore (predicato) ma il contrario,la sapienza e l’amore umano (soggetto) sono divini (predicato). Il compito della filosofia non è porre il finito nell’infinito,ma porre l’infinito nel infinito. L’ateismo di Feuerbach non ha carattere solo negativo,ma presenta una nuova divinità: l’uomo.

Umanesimo naturalistico di Feuerbach

La nuova filosofia o filosofia dell’avvenire,ha la forma di un umanismo naturalistico. Umanismo perché fa dell’uomo l’oggetto e lo scopo del discorso filosofico. Naturalistico perché fa della natura la realtà primaria da cui tutto dipende,compreso l’uomo: “la nuova filosofia fa dell’uomo oggetto unico,universale e supremo della filosofia,includendovi la natura considerata come fondamento dell’uomo. La nuova filosofia fa dell’antropologia la scienza universale”. Nucleo di questo umanismo naturalistico è il rifiuto di considerare l’individuo come astratta spiritualità o razionalità e la concezione dell’uomo deve essere che vive,soffre,gioisce e avverte una serie di bisogni dai quali si sente dipendente. Un essere di carne e sangue,condizionato dal corpo e dalla sensibilità: “il reale nella sua realtà,o il reale in quanto reale,è il reale in quanto è oggetto dei sensi,e ciò che è sensibile. Verità,realtà,senso sono tutt’uno. Solo un essere sensibile è reale”. La sensibilità non si riduce a un atteggiamento conoscitivo,ma ha valenza pratica; come dimostra il suo legame con l’amore,passione che fa tutt’un con la vita. “Non essere alcuna cosa e non amare alcuna cosa sono tutt’uno. Tanto più uno partecipa all’essere quanto piu ama e viceversa” Passione che ha il potere di aprirci verso il mondo: “l’amore è la vera prova ontologica dell’esistenza di un oggetto al di fuori della nostra testa. Esiste solo quel che essendo procura gioia e non essendo dolore”. Ammettere che l’uomo è bisogno equivale ad ammettere la necessità degli altri,il fatto che l’io non può esistere senza il tu (fatto biologico della necessità della donna per l’uomo e viceversa). Da questo il comunismo filosofico di Feuerbach,dottrina del’essenza sociale dell’uomo “le idee scaturiscono dalla comunicazione,dalla conservazione dell’uomo con l’uomo.

L’uomo si eleva al concetto,alla ragione in generale,non da solo. Due uomini occorrono per creare un uomo,spirituale e fisico: la comunione è primo principi e criterio della validità universale. La certezza che esistano altre cose al i fuori di me è dato dalla certezza che esiste al di fuori di me un altro uomo. Di quello che vedo da solo non posso non dubitare è certo solo quello che vede anche l’altro”. La messa in luce dei condizionamenti naturali fa si che in Feuerbach assuma dignità la teoria degli alimenti e da questo la tesi paradossale del 1862 secondo il quale l’uomo è quel che mangia. Tesi che non implica un materialismo volgare ma esprime una consapevolezza dell’unità psico fisica del singolo; del fatto che se si vogliono migliorare le condizioni spirituali di un popolo si devono migliorare le sue condizioni materiali “fame e sete abbattono il vigore fisico come quello spirituale e morale e privano l’uomo della sua umanità,intelligenza”.. La teoria degli alimenti è di grande importanza etica e politica. I cibi si trasformano in sangue,il sangue in cuore e cervello; in materia di pensieri e sentimenti. L’alimento umano è fondamento di cultura e sentimento; in materia di pensieri e sentimenti. L’alimento umano è fondamento di cultura e sentimento. Se volete far migliorare il popolo dategli un’alimentazione migliore”. Traspare il grande amore per l’umanità di feuerbach,la cui filosofia si risolve in filantropia. Dall’amore per Dio all’amore per l’uomo,dalla fede in Dio alla fede nell’uomo: esito dell’ateismo positivo di Feuerbach che nelle Lezioni sull’essenza della religione tenute ad Heidelberg nel 1848-9 trova manifestazione: “lo scopo dei mie scritti è trasformare gli uomini da teologia in antropologi”.

Vita e opere di Marx

Vita e opere Il marxismo rappresenta una della componenti intellettuali e politiche piu importanti; è Marx il filosofo del comunismo e un classico della cultura. Nasce a Treviri nel 1818 da una famiglia ebrea,che benché convertitasi al protestantesimo per ragioni di opportunità politica,era di fatto su posizioni agnostiche. Dal padre,avvocato brillante e colto riceve un’educazione di stampo razionalistico e liberale. Nel 1835-6 si iscrive a Giurisprudenza a Bonn e a Berlino. Entrato in contatto col club dei giovani hegeliani,studia a fondo la filosofia di Hegel. Passato a filosofia si laurea all’università di Jena con una tesi sulla Differenza tra la filosofia della natura di Democrito ed Epicuro. Abbandonati i progetti di carriera universitaria,in seguito alla politica reazionaria del governo prussiano,s i dedica al giornalismo politico. Divenuto caporedattore della Gazzetta renana è costretto a trasferirsi a Parigi in seguito all’interdizione del giornale da parte del governo (1843). Si sposa con Jenny von Westphalen giovane appartenente al’antica aristocrazia renana. Nel 1843 termina la stesura della Critica della filosofia del diritto di Hegel in cui si misura coi problemi della filosofia politica moderna. Nel 1844 esce a Parigi sotto direzione di MArx e Ruge,il primo e unico numero degli Annali franco tedeschi,su cui appaiono due saggi che rendono evidente il passaggio di MArx al comunismo: la questione ebraica e per la critica della filosofia del diritto di Hegel. Introduzione. A Parigi stringe con Engels un’amicizia che durerà tutta la vita,di confronto intellettuale materiale e morale. Nel corso dell’anno stende i manoscritti economico filosofici.

Espulso dalla Francia,su insistenza del governo prussiano si trasferisce a Bruxelles,dove in collaborazione con Engels scrive la Sacra famiglia contro Bauer. Matura il distacco polemico dalla filosofia tedesca,che si concretizza sulle Tesi su Feuerbach e in L’ideologia tedesca rimasta inedita,in collaborazione con Engels su cui pone le basi della concezione materialistica della storia. Nel 1847 si tiene a Londra il primo congresso della Lega dei comunisti e MArx viene rappresentato da Engels. Pubblica la miseria della filosofia,distacco da Proudhon. Nel 1847 viene incaricato dalla Lega di elaborare un documento teorico programmatico,pubblicato a Londra con Engels,col titolo di Manifesto del Partito comunista. Nel 1849 la vittoria della controrivoluzione tedesca provoca l’espulsione di Marx dalla Germani. Si rifugia a Parigi da dove emigra per Londra,in seguito a difficoltà sorte col governo francese,che vorrebbe concedergli asilo solo a patto del suo trasferimento a Morbidhan,zona paludosa della Bretagna. Nel 1850 scrive degli articoli sulla rivoluzione 48esca,ripubblicati poi da Engels col titolo le lotte di classe in Francia dal 1848 al 50. Dopo un tentativo di riorganizzazione della lega,che si conclude con lo scioglimento,MArx si ritira dalla politica attiva e lavora al Brtiish Museum. Sono anni difficili e Marx sopperisce ai problemi economici coi compensi tratti dalla collaborazione al New York tribune e coi benevoli aiuti dell’amico. La sua produzione scientifica è feconda. Nel 1852 pubblica articoli dal titolo il 18 brumaio idi Luigi Bonaparte,dedicati al colpo di stato francese. Nel 1857-9 stende i Lineamenti fondamentali della Critica dell’economia politica e pubblica per la critica dell’economia politica. Nel 1864 viene fondata l’associazione internazionale dei lavoratori in cui Marx è la figura dominante. Nel 1866 inizia il primo libro del Capitale,pubblicato ad Amburgo nel 1867 (2 e 3 volume postumi nel 1855 e 94 grazie a Engels). Nel 1870 a nome del consiglio generale dell’internazionale scrive due indirizzi sulla guerra franco prussiana. Il terzo indirizzo,la guerra civile in Francia,contiene osservazioni sulla Comune parigina. Nel 1875 scrive gli punti sul libro di Bakunin “stato e anarchia” e la critica del programma di Gotha. Nel 1881 muore Jenny e dopo due anni anche lui.

Critica all'idealismo hegeliano

Primo contrassegno del suo pensiero è l’irriducibilità alla dimensione filosofica,sociologica o economica e il suo porsi come analisi globale della società,della storia,in grado di investire l’intero assetto strutturale e sovrastrutturale del capitalismo,il mondo borghese. Secondo è il suo legame con la prassi,tendenza a fornire un’interpretazione dell’uomo e del suo mondo che sia anche impegno di trasformazione rivoluzionaria. Engels afferma sulla sua tomba che lo scienziato no era neppure la metà di Marx che era prima d tutto un rivoluzionario. Nonostante la sua predisposizione per il pensiero e la scienza,ha perseguito l’unione dell’ideale tra teoria e prassi. Siamo a un punto chiave,che sta alla base della scelta rivoluzionaria che l contraddistingue: l’ideale di tradurre in atto quell’incontro tra realtà e razionalità che Hegel aveva solo pensato e che Marx si propone che lo contraddistingue: l’ideale di tradurre in atto quell’incontro tra realtà e razionalità che Hegel aveva solo pensato e che MArx si propone di attuare con la prassi,con l’edificazione di una nuova società. Come scrive Engels,le influenze culturali sulla base del marxismo sono 3: la filosofia classica tedesca da Hegel a Feuerbach; l’economa politica borghese da Smith a Ricardo; il pensiero socialista da Saint Simon a Owen.

Punto di partenza è il confronto critico con l’idealismo hegeliano. Sulle orme di Feuerbach colpisce al cuore il metodo di Hegel. L’errore piu grave è che egli fa della cose concrete altrettante manifestazioni necessarie dello spirito assoluto. Invece di limitarsi a constatare che in certi ordinamenti politici esiste la monarchia,Hegel afferma che l stato presuppone una sovranità che si incarna nel monarca,sovranità statale personificata. Dato che questo è necessario è anche razionale per Hegel e deduce la piena logicità della monarchia,identificata con la razionalità politica in atto. MArx definisce tale procedimento come misticismo logico,dato che in virtu di esso le istituzioni anziché comparire per quel che sono,divengono allegorie o personificazioni di una realtà spirituale che sta occultamente dietro esse. Esaminando il mistero di tale costruzione speculativa,Marx arriva alla conclusione che essa è il risultato del capovolgimento idealistico tra soggetto e predicato,concreto e astratto.

Esempio nella Sacra famiglia. Mentre l’uomo comune e il filosofo realista pensano che prima esistano le mele,le pere e le mandorle reali e poi il concetto di frutto,l’idealista pensa ch prima esista il frutto e poi a titolo di sue manifestazioni derivate necessarie la mela e la pera. L’idealista stravolge l’ordine delle cose dato che anziché considerare come soggetto quel che in realtà è soggetto e anziché considerare come predicato quel che nella realtà è predicato (la nozione astratta) trasforma il predicato in soggetto,affermando che prima esiste il frutto che poi si specifica nella frutta. L’idealismo fa del concreto la manifestazione dell’astratto e di quel che vien prima la manifestazione di quel che vien dopo. Hegel,dopo essersi costruito il concetto di Spirito partendo dalla realtà finisce per farne la manifestazione dello spirito. Al metodo mistico di Hegel,Marx,ispirandosi alle feuberchiane Tesi provvisorie per la riforme della filosofia oppone il metodo trasformativi,il ricapovolgere quel che l’idealismo ha capovolto,nel riconoscere quel che è veramente soggetto e predicato. Oltre a essere fallace sul piano filosofico,il metodo mistico è anche conservatore dato che canonizza o santifica la realtà esistente,razionalizza i dati di fatto,li trasforma in manifestazioni necessarie dello Spirito. L’esito del giustificazionismo speculativo del giustificazionismo speculativo di Hegel (secondo il quale quel che è reale è razionale) è politico,che facendo la corte ai fatti (crasso positivismo) conduce all’accettazione delle istituzioni statali vigenti. La demistificazione dell’hegelismo non toglie che MArx lo ritenga notevole,che si assomma nella sua visuale dialettica,concezione generale del reale come totalità storico processuale data da elementi concatenati tra loro e mossa dalle opposizioni. Marx sottolinea tale aspetta,riconoscendo a Hegel il merito di cominciare con l’opposizione delle determinazioni,anche se egli muove l’appunto di aver giocato troppo sulle opposizioni concettuali anziché reali,di aver cercato una troppa facile mediazione e sintesi tra gli opposti dimenticando che nel reale sono invece come armate nemiche in cui c’è solo lotta o esclusione.

Agnostico colui che pensa che l’assoluto non sia conoscibile dalla menta umana perché estraneo alla scienza.

Materialismo dialettico di Marx

Materialismo dialettico La filosofia di Carl Marx fu la piu significativa ripresa del sistema hegeliano nella seconda metà dell’800. Da Hegel MArx assunse il metodo della dialettica individuando in questo procedimento la migliore descrizione della realtà,metodo necessario per comprenderla. In accordo con l’approccio hegeliano anche secondo MArx ogni periodo storico deve essere considerato come: totalità strutturata (Hegel la chiamava figura) in cui tutte le manifestazioni della vita son legate tra loro; insieme di contraddizioni che rendono inevitabile il passaggio alla fase successiva.

Quel che Marx contestò nell’hegelismo fu la tesi ella supremazia dello Spirito,la visione idealistica secondo la quale sarebbero le idee la molla del processo dialettico. Andava mantenuto tale schema come astratto,ama doveva essere ribaltato,ponendo il divenire del mondo materiale e economico al posto dello spirito assoluto. In oggi società si distingue tra: sovrastruttura,insieme delle manifestazioni dello spirito (teorie filosofiche,economiche,religiose,estetiche) e istituzioni giuridico politiche a esso correlate (burocrazia,apparato statale); la struttura,base economica,insieme dei rapporti di produzione con cui ogni società realizza la sua sopravvivenza materiale (nel capitalismo attraverso la produzione e il consumo delle merci). Secondo Marx è la struttura l’asse portante della società; quel che è ideologico è dipendente dalla base materiale. Le contraddizioni che muovono la storia vanno a cercare tutte al livello. Le manifestazioni della spiritualità umana sono il riflesso di condizioni materiali: “no n è la coscienza umana che determina il loro essere,ma è il loro essere sociale che determina la loro coscienza”. Non può quindi esistere secondo MArx una storia delle idee perché queste non mutano per un processo di evoluzione interna,ma di volta in volta interdipendono (come effetti rispetto a cause) dai rapporti di produzione,vera molla della storia. L’illusione che la sovrastruttura (la cultura) sia autonoma e autosufficiente è conseguenza della divisione del lavoro manuale e intellettuale,conseguenza della divisione della società in classi Secondo MArx le idee prevalenti in ogni società sono quella della classe dominante,che possiede le leve della produzione economica,che ha bisogno di imporre un’egemonia ideologica presentando la sua visione come verità oggettiva e universale.

Vignetta di Palmer MArx capovolge Hegel. Nell’ideologia tedesca MArx defini i rapporti tra la sua interpretazione materialista e idealista di Hegel della storia in termini di rovesciamento. Hegel,pur avendo individuato correttamente nella dialettica il processo di sviluppo storico,avrebbe scorrettamente capovolto i termini,cogliendo la molla del divenire sociale non nei rapporti economici ma nell’avanzamento dello spirito.

Nell’immagine tardomedievale riprodotta Dio approva e benedice la divisione sociale tra oratores,bellatores e laboratores. Il dominio economico secondo MArx di una classe,richiede una giustificazione teorica in modo da convincere gli sfruttati dell’inevitabilità dello sfruttamento cui sono sottoposti. Per tenere solido il potere la classe dominante deve imporre la sua visione del mondo,trasformando il suo interesse in dogma.

Sovrastruttura: arte,religione,etica,poesia,filosofia: legge e politica.

Struttura: risorse naturali,mezzi di produzione e di distribuzione

Alienazione nel capitalismo

Il termine alienazione significa vendita,perdita,cessazione di un bene (in psichiatria alienato è chi ha perso la ragione), in epoca moderna. Hegel lo ha utilizzato per descrivere il momento dialettico dell’antitesi in cui la tesi si annulla per poter ritornare nella sintesi a un livello piu alto e arricchito. Nel suo sistema l’alienazione dello spirito indica la fese in cui la logica si oggetti vizza nella materia. Feuerbach utilizzò l’idea di alienazione per descrivere il meccanismo della ipostatizzazione trasformazione di un concetto in qualcosa di reale in campo religioso attraverso cui gli uomini in trasferiscono la loro essenza alla divinità). Consapevole dell’ alone di negatività di questo concetto Marx parla di alienazione per descrivere la condizione del proletariato nella società capitalistica. Spingendo al massimo livello la divisione del lavoro (parcellizzato al punto che un lavoratore compie per tutta la vita lo stesso gesto) la società priva l’operaio di un rapporto creativo col prodotto della sua attività,lo riduce a un’inconsapevole appendice della macchina. D’altra parte come afferma Marx la capacità di lavoro è tratto costitutivo dell’uomo ,la sua essenza (quel che lo distingue dagli animali ) e quindi perché l’individuo realizzi la sua umanità quando si esprime in un’opera creativa,il proletario,colui che è costretto a vendere la sua forza lavoro in cambio di un salario,deve per definizione in una condizione di estraniazione da se stesso. E’ un uomo disumanizzato. All’alienazione dell’individuo corrisponde a livello scoiale il feticismo delle merci: nell’epoca capitalistica la socialità non avviene piu direttamente tra le persone,ma è delegata alle merci. I rapporti tra omini i trasformano in rapporti tra le cose,le quali assumono carattere di feticcio (oggetto dotato di poteri).

Hegel spirito; Feuerbach religiosità; Marx economia.

Il capitalismo annulla la vera natura delle merci,trattandole come segni equivalenti del “dio denaro”. Esattamente come nelle società tribali gli oggetti sono non sono considerati per il loro valore d’uso ma per ciò che significano per il loro valore di scambio (la quantità di denaro con cui possono essere scambiate). Conseguenza della reificazione dei rapporti umani (i rapporti tra persone si trasformano in rapporti tra merci,come sostiene la scuola di Francoforte)

Quadro di Magritte illustra la società capitalistica avanzata,di massa,non piu origine di Marx.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la divisione tra i discepoli di Hegel dopo la sua morte?
  2. Dopo la morte di Hegel nel 1831, i suoi discepoli si divisero in due correnti: la destra hegeliana, che cercava di adattare l'idealismo alle tesi del cristianesimo e a una visione politica conservatrice, e la sinistra hegeliana, che criticava l'hegelismo e si impegnava in un progetto di trasformazione rivoluzionaria delle istituzioni politiche.

  3. Qual è la critica principale di Feuerbach all'idealismo?
  4. Feuerbach critica l'idealismo per aver capovolto la realtà, rendendo l'uomo concreto un attributo dell'astratto, Dio. Sostiene che l'idealismo offre una visione distorta, dove il pensiero è considerato soggetto e l'essere concreto un predicato.

  5. Come Feuerbach interpreta la religione?
  6. Feuerbach vede la religione come una proiezione delle qualità umane in un aldilà mitico. Dio è una proiezione illusoria delle perfezioni umane, e la religione rappresenta una forma di alienazione in cui l'uomo proietta fuori di sé una potenza superiore.

  7. Qual è la visione di Marx sulla struttura e sovrastruttura della società?
  8. Marx distingue tra struttura, che è la base economica della società, e sovrastruttura, che comprende le manifestazioni dello spirito e le istituzioni giuridico-politiche. Sostiene che la struttura economica è l'asse portante della società e che le idee prevalenti sono quelle della classe dominante.

  9. Cosa intende Marx per alienazione nel contesto del capitalismo?
  10. Marx descrive l'alienazione come la condizione del proletariato nella società capitalistica, dove il lavoratore è privato di un rapporto creativo con il prodotto della sua attività e diventa un'appendice della macchina. Questo porta a una disumanizzazione dell'individuo e a un feticismo delle merci, dove i rapporti tra persone si trasformano in rapporti tra cose.

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