Concetti Chiave
- La fenomenologia vede la coscienza come intenzionalità, focalizzandosi sui fenomeni e sul loro significato autentico nella coscienza.
- Edmund Husserl propone la filosofia come scienza rigorosa, usando l'epoché per isolare la coscienza dalle rappresentazioni naturali del mondo.
- La coscienza percepisce l'altro attraverso l'empatia, riconoscendo una comune umanità e un'esperienza condivisa.
- Husserl critica le scienze europee per aver perso il legame con il senso dell'esistenza umana, suggerendo un ritorno al mondo-della-vita.
- La scienza, secondo Husserl, deve riappropriarsi del legame con i suoi fondamenti per giustificare modelli e concetti scientifici.
Indice
La Fenomenologia e la Coscienza
La Fenomenologia descrive la coscienza come intenzionalità, coscienza di qualcosa. Considera i fenomeni dal punto di vista del loro manifestarsi davanti alla coscienza e dei significati che essi vengono ad assumere nella coscienza stessa, per cogliere nei fenomeni l’éidos, l’essenza o pura forma, il significato autentico.
Edmund Husserl e la Filosofia come Scienza Rigorosa
Edmund Husserl intende affermare la filosofia come scienza rigorosa, superando il naturalismo positivistico, il formalismo logico-matematico e ogni atteggiamento metafisico.
Intende “tornare alle cose stesse”, ma abbandonando la “sicurezza” della rappresentazione naturale e ingenua del mondo. Utilizza l’epoché, o atto di “sospensione dell’assenso”. Messo fra parentesi il mondo, cogliamo un residuo fenomenologico che è irriducibile al mondo stesso: la coscienza, che non può essere messa fra parentesi. La coscienza è trascendimento verso le essenze, è nòesis a cui si manifesta un nòema. L’oggetto della coscienza è l’altro da sé, il polo dell’intenzionalità che nessuna coscienza può assimilare del tutto a sé. L’aspetto caratterizzante dell’intuizione eidetica è T’evidenza razionale con cui l’oggetto dell’intenzionalità si presenta alla coscienza. L’insieme degli atti e dei processi della coscienza è l’Erlebnis, o esperienza vissuta.
La Coscienza, l'Altro e l'Empatia
All’interno della coscienza, sono percepiti, oltre al mondo, anche gli altri. L”altro” è immanente in me, anche se avverto che è diverso da me. Attraverso l’empatia avverto la nostra comune umanità. Ne deriva il riconoscimento di un mondo comune di esperienza.
La Crisi delle Scienze Europee secondo Husserl
L’ultima fase della riflessione di Husserl è caratterizzata dal problema della crisi delle scienze europee, ritenute incapaci di fornire risposte al problema del senso o non-senso dell’esistenza umana. Assecondando i processi di tecnicizzazione, la scienza si è svuotata di senso e ha perso ogni legame con i suoi fondamenti. Deve, perciò, tornare al mondo-della-vita (Lebenswelt), a una realtà “precategoriale”, nella quale soltanto possono trovare giustificazione concetti e modelli di spiegazione delle scienze particolari.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'intenzionalità nella fenomenologia della coscienza secondo Husserl?
- Come Edmund Husserl concepisce la filosofia come scienza rigorosa?
- Qual è la critica di Husserl alle scienze europee?
Nella fenomenologia, l'intenzionalità è fondamentale poiché descrive la coscienza come coscienza di qualcosa, focalizzandosi sui fenomeni e sui significati che assumono nella coscienza per cogliere l'essenza autentica.
Husserl propone la filosofia come scienza rigorosa superando il naturalismo e il formalismo, utilizzando l'epoché per sospendere l'assenso e cogliere la coscienza come residuo fenomenologico irriducibile.
Husserl critica le scienze europee per la loro incapacità di rispondere al senso dell'esistenza umana, sostenendo che si sono svuotate di significato e devono tornare al mondo-della-vita per giustificare i loro concetti.
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