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Concetti Chiave

  • I progetti di digitalizzazione sollevano il problema di una possibile anestetizzazione dei sensi, limitando la nostra capacità di sentire.
  • Il godimento della vita è intrinseco ai sensi, che affermano la loro esistenza semplicemente essendo vivi, senza scopi teleologici.
  • Corpi animali e vegetali si orientano naturalmente a godere del vivere, senza che questo sia mediato da un bisogno particolare.
  • La multi sensorialità è un'espressione immediata del vivere, non mediata da piacere o dispiacere, ma da un godimento vitale.
  • I dispositivi digitali non possono sostituire l'affermazione dell'essere in vita, che è un godimento che va oltre la tecnologia.

Digitalizzazione e sensi - Rapporto e spiegazione

Tra i progetti di digitalizzazione c’è uno di sensibilizzazione digitale, il cui rovescio è quello di canalizzazione e anestetizzazione del nostro sentire, lo sviluppo di protesi mediali e nanotecnologiche si innesta su un punto cieco: l’apertura e la profusione dei nostri sensi nel trovarsi in vita del corpo. I corpi animali e vegetali, proprio per il fatto di sentire si orientano spontaneamente e non casualmente a godersi il piacere di essere in vita, godono ad affermarsi nel vivere.
Nel semplice essere qui e ora in vita, qualsiasi corpo raggiunge una propria pienezza di godimento ed è il funzionamento vitale a determinarlo, e in questo i nostri sensi son corrispondo ad alcun bisogno particolare, si trovano immersi integralmente, sono le nostre affezioni ad aver bisogno dei sensi per trovare esercizio e piacere. Il primo dato che dobbiamo registrare è che attraverso il sensorio, i corpi sentono godendo di vivere e affermano se stessi, c’è un sentire immediato, che avviene come godimento vitale non per un piacere o un dispiacere, i nostri corpi sensibili si affermano nella loro multi sensorialità nel semplice fatto di essere corpi viventi tra altri esseri.

Nel godere di vivere non c’è alcuna finalità, i sensi godono perché si affermano semplicemente nel fatto di essere vivi, come è evidente nelle piante (finalità autotelica, non c’è un piano teleologico, ossia di fini], fatto di porsi in vita essendo diretti unicamente ad essere diretti in vita, non c’è neanche lo scopo della sopravvivenza). Possiamo pensare a qualsiasi sostituzione della nostra sensorialità con dispositivi digitali, eppure questo è il punto cieco nell’affermazione dell’essere in vita come godimento nessun dispositivo potrà arrivare.

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