Concetti Chiave
- L'Antropocene, secondo Paul Crutzen, inizia con la Rivoluzione industriale, quando l'uomo diventa una forza geologica dominante.
- La svolta simbolica di questa epoca è il 1784, anno in cui James Watt inventò il motore a vapore, segnando un cambio significativo nell'uso dell'energia.
- La conversione dell'energia termica in meccanica ha reso possibile lo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali.
- Dalla fine del XVIII secolo, l'umanità ha iniziato a influenzare gli equilibri complessivi del pianeta, portando a un aumento dell'inquinamento.
- Il carbone come energia accumulabile è strettamente legato al capitalismo, con investimenti mirati al controllo delle fonti energetiche.
Indice
L'inizio dell'Antropocene
Secondo Paul Crutzen, l’Antropocene inizia quando si determina questa conversione dell’energia termica in energia meccanica.
La rivoluzione industriale
«A segnare l’inizio dell’Antropocene», cioè l’epoca dominata dall’uomo, in cui l’uomo è diventato una forza geologica di primaria importanza, «sono state la Rivoluzione industriale e le sue macchine, che hanno reso molto più agevole lo sfruttamento delle risorse ambientali».
L'impatto del carbone
Crutzen si riferisce alle miniere di carbone, che prima erano più una curiosità che una fonte di energia.
L'invenzione di James Watt
«Se dovessi indicare una data simbolica, direi il 1784, l’anno in cui l’ingegnere scozzese James Watt inventò il motore a vapore. L’anno esatto importa poco, purché si sia consapevoli del fatto che, dalla fine del diciottesimo secolo, abbiamo cominciato a condizionare gli equilibri complessivi del pianeta. Pertanto propongo di far coincidere l’inizio della nuova epoca con i primi anni dell’Ottocento».
Conseguenze ambientali
Questa conversione ci ha consentito di sfruttare l’ambiente in modi precedentemente impensati; questo sfruttamento ha, però, come conseguenza quella di incidere sugli equilibri ambientali del nostro pianeta: iniziamo a inquinare in maniera significativa a partire dall’Ottocento. La storia del carbone come energia accumulabile si sposa con quella del capitalismo: si può investire sull’energia che si accumula, anzi, i migliori investimenti, quelli più redditizi, sono rivolti al dominio e all’accumulo di fonti energetiche.