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Concetti Chiave

  • Il costituzionalismo si sviluppa con la nascita dello stato moderno nel 1600, influenzato dalla teoria della sovranità politica e dalla guerra dei 30 anni.
  • La teoria dello stato moderno include relazioni tra stati e la nascita del diritto internazionale, con una crescente necessità di limitare il potere assoluto dei monarchi.
  • Montesquieu teorizza la divisione dei poteri nel 1742, evidenziando l'importanza di evitare la concentrazione del potere nelle mani di un unico sovrano.
  • Lo stato di diritto emerge nel 1800, caratterizzato dalla regolamentazione dell'esercizio del potere attraverso il diritto e dalla legittimazione giuridica del potere pubblico.
  • Il costituzionalismo include la protezione dei diritti, come dimostrato dalla Magna Charta del 1215 e dal Bill of Rights del 1689, limitando il potere per garantire diritti fondamentali.

Indice

  1. Origini del costituzionalismo
  2. Sviluppo dello stato moderno
  3. Divisione dei poteri e Montesquieu
  4. Evoluzione dello stato di diritto
  5. Costituzionalismo e diritti garantiti

Origini del costituzionalismo

Costituzionalismo: alcune idee hanno delle radici risalenti, la manifestazione di queste idee in termini ordinati è una manifestazione che si sviluppa con la nozione di stato. Il costituzionalismo è un movimento che si misura con la nascita e lo sviluppo dello stato assoluto. La teoria dello Stato, stato moderno, si sviluppa nel 1600. i filosofi che iniziano a teorizzare della teoria della sovranità politica sono autori la cui scia culturale parte dal 600 e si sviluppa nel 700, la guerra che segna questo passaggio è la guerra dei 30 anni, con la defenestrazione di Praga.

Sviluppo dello stato moderno

L'idea di stato moderno, di sovranità, siccome si inizia a teorizzare intorno allo stato, inizia a nascere anche l'idea che ci sono le relazioni tra gli stati, i trattati, gli accordi, nasce la teorizzazione intorno al germe del diritto internazionale.

Divisione dei poteri e Montesquieu

La realtà stato che nasce soprattutto in relazione ai regimi monarchici, inizia a manifestarsi la necessità di come limitare la manifestazione di questa somma di poteri assoluti. (l'area culturale è un'eccezione, si potrebbe citare Locke). Montesquieu, la sua teorizzazione della divisione dei poteri risale al 1742, nasce la necessità di capire come evitare che l'esercizio del potere sia esclusivamente concentrato nelle mani del monarca. Anteriormente alla formazione dello stato moderno, il potere del monarca era controbilanciato da altri nobili o gruppi sociali. Ma nel 700 abbiamo la borghesia, la società che si trasforma e il rischio è che non ci sia più questo bilanciamento del potere. Montesquieu "affinché non si possa abusare del potere è necessario che il potere contrasti il potere", ci conduce fino al punto in cui prende avvio dalla fine dell'Ancien Regime, lo stato di diritto è una rappresentazione ottocentesca, si arriva fino al punto che l'idea che i poteri possano essere separati, anche se la forma di governo non è ancora democratica, prende piede l'idea che questo tipo di organizzazione debba trovare un testo normativo che la sancisca, questi documenti prendono il nome di costituzione.

Evoluzione dello stato di diritto

In Italia: lo statuto albertino è la prima forma di costituzione nel 1848.

L'idea che lo stato, diventa non mero stato ma diventa stato di diritto, ovvero l'esercizio dei poteri, l'organizzazione dei poteri, è regolato da diritto.

L'esercizio del potere è tale perché è un potere legittimo perché è legittimato dal diritto.

(La pubblica amministrazione, il potere pubblico che esercita, emana degli atti, hanno un carattere autoritativo, ma il potere pubblico è tale se è riconducibile a una legge che attribuisce questo potere.)

L'idea che il potere pubblico si fonda sul diritto, l'attribuzione del potere è calibrato dal diritto. Stato di diritto, la regolamentazione è essenziale di quali sono i poteri definiti dal diritto all'interno della costituzione.

 

Costituzionalismo e diritti garantiti

L'idea di costituzionalismo non richiama soltanto questi aspetti, in alcune sue manifestazioni il costituzionalismo (esperienza inglese, o francese che culmina nel 1789), il profilo che inizia a manifestarsi è l'idea che queste limitazioni del potere sono legate alla garanzia di alcuni soggetti, il potere viene limitato perché non può incidere negativamente su alcuni diritti. Esperienza inglese, muove molto prima del 600, Magna Charta Libertatum del 1215, è la prima manifestazione di relazione tra caste, necessità di tutelare le diverse posizioni attraverso dei patti scritti, dopodiché Bill of Rights del 1689.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del costituzionalismo e come si è sviluppato nel contesto dello stato moderno?
  2. Il costituzionalismo ha radici antiche, ma si sviluppa in modo ordinato con la nascita dello stato moderno nel 1600, in risposta allo stato assoluto e alla teoria della sovranità politica.

  3. Qual è il ruolo di Montesquieu nella teoria della divisione dei poteri?
  4. Montesquieu, nel 1742, teorizza la divisione dei poteri per evitare che il potere sia concentrato nelle mani di un monarca, promuovendo l'idea che "il potere contrasti il potere".

  5. Come si è evoluta l'idea di stato di diritto?
  6. Lo stato di diritto si evolve come un sistema in cui l'esercizio dei poteri è regolato dal diritto, con l'idea che il potere pubblico sia legittimato e calibrato dal diritto.

  7. Qual è l'importanza della Magna Charta Libertatum e del Bill of Rights nella storia del costituzionalismo?
  8. La Magna Charta Libertatum del 1215 e il Bill of Rights del 1689 sono fondamentali per la protezione dei diritti e la limitazione del potere, rappresentando le prime manifestazioni di costituzionalismo.

  9. Qual è stato il primo esempio di costituzione in Italia?
  10. In Italia, lo Statuto Albertino del 1848 rappresenta la prima forma di costituzione, segnando l'inizio del costituzionalismo nel paese.

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