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di sbardy
Genius
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Concetti Chiave

  • Nel mondo moderno, i valori tradizionali sono continuamente messi in discussione, adattati alle esigenze individuali e alle rapide trasformazioni sociali.
  • La psicanalisi di Freud ha rivoluzionato la comprensione dell'individuo, ponendo l'accento sull'inconscio e sull'interazione tra individuo, famiglia e società.
  • L'alienazione è un tema centrale nella cultura del XX secolo, riflettendo un senso di disgregazione interiore e perdita di certezze su cosa significhi essere umano.
  • La letteratura e l'arte del periodo hanno espresso la crisi dell'individuo, evidenziando la molteplicità e conflittualità della vita interiore attraverso nuove forme narrative.
  • Scrittori come Kafka, Musil, Proust, Joyce, Svevo e Pirandello si sono concentrati sulla coscienza dei personaggi, esplorando la vita autentica nascosta in ciascun individuo.

Indice

  1. La crisi dei valori tradizionali
  2. L'importanza della psicanalisi
  3. Alienazione e cultura moderna
  4. Rivoluzione letteraria e introspezione

La crisi dei valori tradizionali

Nell’era moderna tutto si è problematizzato e le certezza di una volta, i così detti valori, non vengono più accertate semplicemente come apporto derivante dalla tradizione, ma continuamente adattate alle esigenze individuali, incalzate e messe in crisi dal rapido cambiamento dei costumi, delle abitudini e delle necessità delle società contemporanee. L’alienazione si manifesta quindi anche come senso di estraneità rispetto agli altri, impossibilità di rimanere attaccati a tradizioni e a valori oggettivamente superati, ma nello stesso tempo incapacità di capire verso quale direzione si stia muovendo il cambiamento. Non a caso il concetto di alienazione diventò fondamentale negli studi del fondatore della psicanalisi, Sigmund Freud, che utilizzò il termine per indicare la condizione dell’alienato, cioè del malato di mente o di colui che subisce un forte disagio psicologico. Questa situazione di disagio si suole definire di adattamento e, non a caso, si manifesta soprattutto negli adolescenti e nelle persone anziane: gli uni ancora inesperti dei meccanismi di adattamento e della personalità individuale alle esigenze della vita e spesso ribelli ai compromessi, gli altri in difficoltà a mantenere i ritmi dei mutamenti di mentalità e di comportamento che incalzano. Tuttavia, chiunque, anche per periodi più o meno lunghi, può sentirsi a disagio, inadatto alla vita, estraneo alla gente e incapace di integrarsi nelle dinamiche sociali e culturali.

L'importanza della psicanalisi

La psicanalisi, in realtà, nacque come terapia medica per alcuni disturbi psichici e divenne una teoria della psiche e del comportamento umano proprio grazie a Freud, ma ebbe subito una straordinaria diffusione tra gli uomini di cultura e gli intellettuali non tanto per quello che essa insegnava nel campo medico – scientifico, quanto perché costruiva una nuova idea dell’individuo. Il carattere, la formazione della personalità, le inclinazioni che si manifestano nella vita emotiva, sentimentale e intellettuale venivano spiegati in modo nuovo chiamando in causa fattori molteplici come il rapporto tra l’individuo e la famiglia, l’educazione, la società, la cultura. Freud inoltre dava grande importanza e rilievo all’inconscio, affermando l’esistenza di un insieme di processi psichici che non giungono al livello della coscienza e che però risultano determinanti per il modo di essere dell’uomo. Alla vecchia psicologia si sostituisce un’idea più complessa e inquietante dell’individuo, scisso tra ciò che appare e ciò che è, tra la vita visibile e quella sotterranea e invisibile, ma proprio per questo più vera e spontanea. Si tratta di teorie che rivoluzionano la concezione dell’individuo e che coincidono col senso di intima disorganicità, di frantumazione interiore che domina molte culture del Novecento.

Da tutto ciò derivano le questioni che gli scrittori più attenti alle novità e alle problematiche della modernità si posero, sia teoricamente, sia nella scrittura delle loro opere.

Alienazione e cultura moderna

Il concetto di alienazione, quindi, anche se è riconducibile al suo significato originale, filtrato attraverso la cultura marxista e le correnti esistenzialistiche e personalistiche (Bergson, Simmel, Marcel, Jaspers), si è venuto innestando su una tematica ampia e non sempre appropriata, che ha trovato applicazione in campo cinematografico, teatrale e letterario.

Rivoluzione letteraria e introspezione

Proprio nel periodo che comprende gli ultimi decenni dell’800 e il XX secolo, l’arte e la letteratura, infatti, hanno dato piena espressione alla crisi dell’individuo, intensa come perdita della sicura coscienza di “che cosa significhi essere un uomo”: non più valori sicuri ai quali ricondurre la propria vita intellettuale e spirituale in armonia con il proprio comportamento, ma una sensazione che ciascuno sia non il risultato di un processo preciso di formazione, ma un insieme non sempre coerente di atteggiamenti di idee, di azioni che vengono imposte e subite, in una sorte di continuo conflitto, fra inclinazione naturale e convenzioni sociali.

Per esprimere tutto questo molti poeti e scrittori si servirono delle forme tradizionali della lirica e della narrativa, ma molti parteciparono al grande moto di trasformazione dei generi letterari che si ebbe fra la metà dell’800 e l’inizio del ‘900. La lirica fu “rivoluzionata”, sia per quanto riguarda i versi sia per quanto riguarda tutti gli aspetti della forma, mentre il romanzo fu sottoposto a un’opera di revisione delle sue strutture narrative con una serie di esperimenti che, pur muovendosi in direzioni assai diverse fra loro, ebbero una finalità comune, quella di rappresentare la realtà umana dando il senso della disgregazione dell’individuo e della molteplicità, varietà e conflittualità della vita interiore.

Basta qui accennare ai nomi di Kafka, Musil, Proust, Joyce, Svevo e Pirandello: le loro esperienze distanti, spesso antitetiche, ma il dato che li accomuna è che lo sguardo dello scrittore, invece di rivolgersi all’esterno, al mondo degli avvenimenti, della storia, della società, si rivolge all’interno del personaggio: i romanzi continuano certo a raccontare azioni, fatti, conflitti, amori, etc. ma lo sguardo dell’autore si concentra sulla coscienza dei personaggi, per “spiarne” e scoprirne le reazioni più antitetiche e segrete. In questo senso la letteratura diventa lo strumento di ricerca della vita autentica, quella che rimane nascosta all’interno di ciascun individuo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale del testo?
  2. Il tema centrale del testo è il desiderio di una vita autentica e il dramma della modernità, caratterizzato dalla crisi dei valori tradizionali e dall'alienazione dell'individuo nella società contemporanea.

  3. Come viene definita l'alienazione nel contesto moderno?
  4. L'alienazione è descritta come un senso di estraneità rispetto agli altri e un'incapacità di adattarsi ai rapidi cambiamenti sociali e culturali, influenzata dalle teorie di Sigmund Freud.

  5. Qual è il contributo di Freud alla comprensione dell'individuo?
  6. Freud ha rivoluzionato la comprensione dell'individuo introducendo l'importanza dell'inconscio e spiegando la personalità attraverso fattori come la famiglia, l'educazione e la società, creando una visione più complessa dell'essere umano.

  7. In che modo la letteratura ha risposto alla crisi dell'individuo?
  8. La letteratura ha risposto alla crisi dell'individuo esprimendo la disgregazione interiore e la molteplicità della vita interiore attraverso la trasformazione dei generi letterari e concentrandosi sulla coscienza dei personaggi.

  9. Quali autori sono citati come rappresentativi di questa trasformazione letteraria?
  10. Gli autori citati includono Kafka, Musil, Proust, Joyce, Svevo e Pirandello, noti per aver esplorato la vita interiore dei personaggi e per aver contribuito alla ricerca di una vita autentica attraverso la letteratura.

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