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Concetti Chiave

  • Gli stoici vedono l'universo come un unico grande organismo dove tutto è guidato dalla ragione e dall'istinto di autoconservazione.
  • Gli esseri umani, a differenza degli animali, possiedono la libertà di scelta grazie alla loro capacità razionale.
  • Vivere secondo la ragione significa conformarsi al logos, l'ordine universale che porta alla felicità e all'equilibrio interiore.
  • Le passioni sono viste come nemiche dello stoicismo perché disturbano la pace dell'anima e offuscano la ragione.
  • La felicità per gli stoici si ottiene attraverso l'apatia, ovvero l'assenza di turbamenti emotivi, godendo della serenità interiore.

Indice

  1. L'universo e la ragione
  2. Comportamenti e società
  3. Felicità e logos

L'universo e la ragione

L’universo appare come l’unico grande organismo per gli stoici, la vita di un essere vivente si svolgerà quindi con la ragione e tutti i suoi comportamenti sono razionali grazie all’istinto di autoconservazione. L’uomo oltre ad avere questo istinto possiede anche la ragione e quindi ha anche la libertà di scelta, animale o no il lupo sa infatti come cacciare la pecora.

Comportamenti e società

Gli animali hanno quindi comportamenti automatici che rispondono alle loro necessità, vivono anche in società e devono sapere di conseguenza come comportarsi in relazione con altri, gli stoici indicano un comportamento ideale da seguire, ovvero vivere secondo ragione.

Felicità e logos

Ciò non significa solo improntare la vita secondo la razionalità ma anche conformarsi all’ordine che governa il logos, per trovare anche la felicità dovrà riuscire a conformarsi perché non avrà turbamenti nell’anima, raggiungendo infatti la talassia. Ciò dovrebbe rasserenare l’animo perché il logos è perché il logos è perfetto e se si segue allora si diventa senza turbamenti. Il nemico dello stoicismo sono le passioni, perché esse turbano l’animo e offuscano la ragione e la capacità di scelta, sia sentimenti buoni come l’amore che cattivi. Bisogna quindi trasformare la talassia in apatia, e in questo caso la felicità diventa il godere del non male.

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