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Concetti Chiave

  • Empedocle utilizza i quattro elementi non solo in ambito fisico-cosmologico, ma anche per spiegare i processi conoscitivi attraverso il principio "il simile viene conosciuto dal simile".
  • Secondo Empedocle, la conoscenza avviene perché le persone sono composte dalle stesse radici fondamentali che compongono le cose del mondo.
  • Empedocle coniuga il ruolo di naturalista con quello di mago e aderisce alla concezione pitagorica della metempsicosi, o trasmigrazione delle anime.
  • Empedocle crede che le anime seguano un ciclo di reincarnazioni e che la purificazione ascetica possa liberarle, permettendo loro di tornare al mondo divino.
  • La riflessione di Empedocle combina elementi di filosofia ionica e pitagorica, mostrando tensioni e grandezza tipiche del pensiero presocratico.

Indice

  1. La teoria dei quattro elementi
  2. Purificazione e reincarnazione

La teoria dei quattro elementi

La concezione dei quattro elementi non riveste, per Empedocle, solamente una funzione fisico-cosmologica, ma ai suoi occhi è in grado di spiegare anche i processi conoscitivi. A lui si deve la prima formulazione del principio secondo il quale «il simile viene conosciuto dal simile»; dunque, se noi conosciamo le cose, le quali sono composte dalle quattro radici fondamentali, è perché noi stessi siamo costituiti da queste radici: con l’acqua che è in noi percepiamo l’acqua presente nelle cose, con il fuoco conosciamo il fuoco e così via Empedocle – lo si è detto – è una personalità complessa e variegata: naturalista, ma anche mago e adepto della concezione orfico-pitagorica della metempsicosi (trasmigrazione delle anime).

Purificazione e reincarnazione

Nella sua seconda opera, intitolata Purificazioni (della quale ci restano solamente una quarantina di frammenti), la trattazione si colloca in un contesto tipicamente pitagorico nella quale è possibile riscontrare la credenza nella concezione della trasmigrazione delle anime (anche se Empedocle preferisce forse parlare di demoni); in un frammento il poeta arriva a dire di se stesso: «Una volta già io nacqui ragazzo, ed un’altra fanciulla, ed arbusto ed uccello e muto pesce del mare». Come per i pitagorici, anche per Empedocle le anime dei viventi trasmigrano da un corpo all’altro: esiste dunque una sostanziale comunanza fra tutti gli esseri viventi, il che comporta inevitabilmente il divieto di cibarsi di carne e di fare sacrifici animali. Egli ritiene dunque che l’anima di chi è vissuto secondo le norme di purificazione ascetica finirà per uscire dal ciclo delle reincarnazioni e tornerà a unificarsi con il mondo divino da cui proviene; al contrario, le anime “impure” si reincarneranno in forme di vita sempre più basse e degenerate. Empedocle, naturalista alla maniera ionica e mago alla maniera pitagorica, esprime in sé le tensioni e le ambiguità della riflessione presocratica, ma anche il fascino e la grandezza di questo pensiero.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principio fondamentale di conoscenza secondo Empedocle?
  2. Empedocle formula il principio secondo cui «il simile viene conosciuto dal simile», spiegando che conosciamo le cose perché siamo costituiti dalle stesse quattro radici fondamentali che compongono il mondo.

  3. Come si collega Empedocle alla concezione della metempsicosi?
  4. Empedocle adotta la concezione orfico-pitagorica della metempsicosi, credendo nella trasmigrazione delle anime e sostenendo che le anime dei viventi passano da un corpo all'altro, promuovendo una comunanza tra tutti gli esseri viventi.

  5. Qual è la visione di Empedocle riguardo al ciclo delle reincarnazioni?
  6. Empedocle ritiene che le anime che seguono norme di purificazione ascetica usciranno dal ciclo delle reincarnazioni e si uniranno al mondo divino, mentre le anime "impure" si reincarneranno in forme di vita inferiori.

Domande e risposte

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