Concetti Chiave
- Il termine "natura" per i primi filosofi includeva sia l'insieme della realtà che un elemento materiale fondamentale.
- La natura era vista come il principio generatore di tutte le cose e ciò che è generato, con una visione ilozoistica della materia.
- Talete considerava la natura come una materia dotata di forza e anima, in grado di muovere tutto.
- La vita era percepita come un principio generatore presente in ogni cosa, secondo l'ipotesi ilozoistica di Talete.
- L'interrogativo fondamentale riguardava la realtà unificatrice e comune a tutta la molteplicità delle cose.
Il concetto di natura
Il termine natura (in greco physis) per i primi filosofi riguardava sia l’insieme della realtà, la sua considerazione come un tutto, sia un elemento materiale (ad esempio l’acqua o l’aria), che ne costituiva il fondamento e il principio di vita. Di conseguenza la natura era sia il principio della generazione di tutte le cose, sia ciò che è generato. A tale concetto di natura si legano sia una visione ilozoistica della materia (da hyle, cioè materia, e zoé, cioè vita), centrata su una realtà che ha in se stessa il principio animatore, di vita e di movimento, sia il persistere — in taluni filosofi naturalisti — di posizioni tipiche di una tradizione religiosa e “sapienziale”.
La visione di Talete
Per Talete la natura appare come una materia dotata di forza e (ipotizza ancora Aristotele) come un’anima mescolata al tutto e atta a muovere tutto. La vita sarebbe perciò in ogni cosa, come principio generatore e come motore del tutto: in tal senso, l’ipotesi di Talete sarebbe ilozoistica. Ma al di là della risposta data da Talete resta il profondo significato della domanda: qual è la realtà a cui possiamo ricondurre l’infinita molteplicità delle cose, ciò ché è ad esse comune, che le unisce e da cui hanno avuto origine? Una domanda, questa, che implica un atteggiamento nuovo di ricerca e un’esigenza di spiegazione che è, insieme, scientifica e filosofica.