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Concetti Chiave

  • I sofisti si svilupparono ad Atene, rispondendo alla necessità di abilità oratorie richieste dalla democrazia ateniese.
  • Il termine "sofista" inizialmente indicava un sapiente, ma acquisì una connotazione negativa a causa delle critiche di Socrate, Platone e Aristotele.
  • I sofisti erano noti per le loro posizioni polemiche e critiche verso i precedenti pensatori e le istituzioni della loro epoca.
  • Si concentravano su questioni umane piuttosto che filosofiche, enfatizzando l'importanza della comunicazione e del vivere insieme.
  • Ruppero con la tradizione, sostenendo che la ragione, non la nascita, differenziava gli uomini.

Indice

  1. La nascita dei sofisti
  2. Il ruolo della sofistica
  3. Critiche e innovazioni

La nascita dei sofisti

I sofisti furono contemporanei ai fisici pluralisti e si svilupparono soprattutto ad Atene, centro della cultura e della politica. Alla fine del V secolo, Atene era la città più grande, più ricca, più influente politicamente e più democratica del contesto greco. Con il regime democratico del tempo, tutti i cittadini maschi erano chiamati a partecipare all’assemblea della città, a esprimere le loro opinioni, a votare e a ricoprire incarichi politici. Tutto questo implicava la capacità di parlare. Come risposta a questi bisogni si sviluppò la scuola sofista.

Il ruolo della sofistica

I sofisti fecero molto scandalo tra i contemporanei, erano molto polemici e criticati; infatti il termine sofista è entrato nel linguaggio corrente con accezione negativa. In origine il termine sofista, prima dell’arrivo dei sofisti, era sinonimo di sapiente. Questa etichetta negativa è legata soprattutto alle critiche che Socrate, Platone e Aristotele muovono contro i sofisti. I sofisti, come già detto, erano nati per la necessità di saper argomentare una tesi ed esprimere le proprie opinioni in modo convincente. Successivamente la sofistica si occupò di tutti i problemi che riguardavano la politica.

Critiche e innovazioni

Un carattere comune dei sofisti fu quello di criticare violentemente tutti i loro predecessori perché ritenevano che il problema dell’archè non fosse realmente importante; ciò che veramente interessava all’uomo erano le questioni legate al suo essere uomo, come la capacità di parlare, di confrontarsi e di vivere insieme. In secondo luogo, contestavano la società del loro tempo, la religione e le strutture della città. I sofisti poi ruppero i confini della città: la differenza tra gli uomini venne fatta non dalla nascita, ma dalla ragione.

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