Concetti Chiave
- Socrate sviluppa una prova razionale dell'esistenza di Dio, basata sull'intelligenza necessaria per dare scopo agli esseri umani e al mondo.
- Abbandonando la filosofia naturalista, Socrate sostiene che il design intelligente degli organi umani non può essere opera del caso.
- L'intelligenza creatrice, sebbene invisibile come l'anima, è dimostrata dalla finalità e dal privilegio dell'uomo nell'universo.
- Il Dio di Socrate è un'intelligenza ordinatrice e provvidenziale, che si occupa del mondo e dell'umanità nel suo complesso.
- La teologia socratica fu controversa, contribuendo alla sua condanna per aver negato gli Dei della Città.
Indice
La prova razionale di Socrate
Socrate ci ha lasciato la prima prova razionale dell’esistenza di Dio che costituirà le base di tutte le prove successive. Il punto di partenza è il pensiero dei filosofi Naturalisti fino ad Anassagora e a Diogene. Tuttavia, Socrate cerca di sganciarsi più possibile da loro abbandonando la filosofia della natura.
L'intelligenza creatrice invisibile
Egli parte dal principio che ciò che non è una semplice opera del caso, ma risulta essere stato costituito per raggiungere uno scopo ben preciso, richiede la presenza di un’intelligenza che, comprensibilmente, lo ha prodotto. Infatti, se entriamo nello specifico ed osserviamo l’uomo, notiamo che ciascuno dei suoi organi sono finalizzati in modo tale da non poter essere assolutamente spiegati come opera del caso, ma soltanto come opera di un’intelligenza superiore che ha espressamente progettato, con precisione, la finalità da raggiungere. Tale affermazione potrebbe essere oggetto di obiezione perché questa Intelligenza creatrice non è visibile. Socrate controbatte, facendo osservare che nemmeno la nostra anima che corrisponde all’intelligenza è visibile, eppure nessuno oserebbe mai affermare che l’anima è inesistente, dal momento che non si vede e che quindi noi compiamo a caso tutte le nostre azioni. Infine, Socrate conclude che è possibile stabilire sulla base dei privilegi che l’uomo ha rispetto a tutti gli altri esseri (soprattutto il possesso dell’anima e dell’intelligenza) che l’artefice divino si è preso cura dell’essere umano in modo del tutto particolare.
Il Dio intelligente di Socrate
L’argomentazione di Socrate ruota intorno al concetto fondamentale secondo cui il mondo e l’uomo sono costituiti in modo tale che soltanto una causa adeguata, quindi finalizzata e intelligente, ne può dare ragione. A coloro che respingevano questo ragionamento, Socrate rispondeva con una certa ironia; infatti, egli faceva notare che l’uomo ha in sé una piccola parte di tutti quegli elementi che sono presenti in grande quantità nell’universo e questo nessuno lo può negare. Quindi, come fa l’uomo a pretendere di aver portato via dall’universo tutta l’intelligenza esistente e che pertanto, al di fuori di noi, non esista altra intelligenza? Il Dio di Socrate è un Dio intelligente, che conosce e ordina ogni cosa. È anche Provvidenza che però non si occupa del singolo individuo (aspetto presente soltanto nel pensiero cristiano), bensì del mondo e degli uomini in generale. Questa teologia offrì il pretesto ai nemici di Socrate per mandarlo a morte perché era contraria agli Dei in cui credeva la Città.
Domande da interrogazione
- Qual è la prova razionale dell'esistenza di Dio proposta da Socrate?
- Come Socrate risponde alle obiezioni riguardo l'invisibilità dell'Intelligenza creatrice?
- Qual è la visione di Socrate sul ruolo del Dio intelligente?
Socrate propone che ciò che è stato costituito per uno scopo preciso richiede un'intelligenza creatrice, simile a come gli organi umani non possono essere spiegati come opera del caso.
Socrate osserva che anche l'anima, che corrisponde all'intelligenza, è invisibile, eppure nessuno nega la sua esistenza.
Il Dio di Socrate è un'intelligenza che ordina ogni cosa e si prende cura del mondo e degli uomini in generale, ma non del singolo individuo.