Concetti Chiave
- Socrate professava di sapere di non sapere, utilizzando il dialogo per smontare le presunte certezze altrui e riconoscendo solo agli artigiani una reale conoscenza tecnica.
- Attraverso la teoria della definizione e del ragionamento induttivo, Socrate cercava di raggiungere conclusioni veritiere partendo da semplici domande come "che cos’è?".
- La maieutica socratica estraeva la verità dalle persone, ponendo la critica delle opinioni e la ricerca razionale al centro della conoscenza.
- Accusato di introdurre nuove divinità, Socrate mostrava agnosticismo verso gli dèi e affermava che la morte non doveva essere temuta.
- Socrate considerava le leggi un patto con i cittadini, intese a perseguire una giustizia universale, distinguendosi dai sofisti che vedevano la giustizia come una convenzione.
Indice
Il sapere di Socrate
Socrate afferma per tutta la sua vita di sapere di non sapere, e di non essere il maestro di nessuno. Egli disquisisce con tutti coloro che hanno la fama di sapienti per smascherare le loro conoscenze e smontare le loro certezze. Solo gli artigiani, detentori di una conoscenza tecnica, dimostrano di poter insegnare ciò che sanno.
A tutti coloro con cui interloquisce, Socrate chiede “che cos’è?”, individuando così la teoria della definizione e del ragionamento induttivo, che progressivamente arriva a una conclusione. Socrate inizia la sua conversazione elogiando ironicamente la sapienza di chi discute con lui, mostrando come lui stesso sia sapiente rispetto agli altri solo perché sa di non sapere.
La maieutica socratica
Con il processo di maieutica Socrate tira fuori la verità dalle persone con cui discute. La verità socratica è identificata nella critica delle opinioni e nella ricerca razionale, combaciando, quindi, con la ricerca del vero.
Accuse e difesa di Socrate
Socrate è accusato di introdurre nuove divinità. Nell’Apologia egli fa riferimento a un demone, che lo trattiene dal fare cose negative. Si mostra agnostico sull’esistenza degli dèi ma afferma che la morte non deve essere temuta.
La giustizia secondo Socrate
Socrate mostra totale fedeltà alle leggi, definendole un patto con i cittadini. Esse vanno nella stessa direzione della giustizia, che vuole rendere un concetto unico e universale, non una semplice convenzione, com’è invece per i sofisti.
Per Socrate l’uomo ha un’idea di giustizia in base a quello che conosce, perciò non sbaglia volontariamente. Nonostante ognuno agisca in base a ciò che conosce, Socrate identifica un bene assoluto e supremo: la ricerca.