ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • Socrate si distingueva dai sofisti, rappresentando una nuova figura di filosofo nel IV secolo a.C., con un approccio unico all'insegnamento.
  • Il metodo socratico si basava sulla maieutica, paragonando il suo ruolo a quello delle levatrici, aiutando le menti a partorire verità semplici e nascoste.
  • Promuoveva l'autonomia morale, incoraggiando gli individui a scoprire la propria legge morale, indipendente da tradizioni e valori religiosi antichi.
  • Socrate era visto come sovversivo in un'Atene in crisi, poiché poneva l'accento sui doveri verso l'anima piuttosto che la collettività e non partecipava alla vita politica.
  • Accusato di corrompere i giovani e condannato a morte, Socrate rifiutò la fuga offerta dagli amici, affrontando il destino con serenità.

Indice

  1. Socrate e la sua filosofia
  2. Il metodo maieutico di Socrate
  3. Insegnamenti morali e accuse

Socrate e la sua filosofia

A taluni poteva apparire come un sofista Socrate. In realtà egli non condivideva i metodi dei sofisti e s'impose piuttosto come il rappresentante emblematico di una nuova figura che si affermò nel IV sec. a.C., quella del filosofo. Socrate trasmetteva liberamente il suo insegnamento a giovani che lo seguivano con grande entusiasmo.

Il metodo maieutico di Socrate

La sua vera professione, egli diceva, era la maieutica, vale a dire la tecnica di far nascere i bambini, il mestiere delle levatrici: come queste ultime facevano partorire i corpi, così egli faceva partorire le menti, rivelando verità semplici e ignote. Il suo metodo consisteva nella domanda apparentemente ingenua che faceva emergere le contraddizioni degli interlocutori e li obbligava a riconoscere la verità.

Insegnamenti morali e accuse

I contenuti del suo insegnamento si basavano sulla valorizzazione dell'individuo come essere capace di trovare da solo la legge morale cui ispirare la propria condotta, indipendentemente dalle tradizioni e dai valori religiosi trasmessi dagli antichi. Socrate non invitava certo i giovani a disobbedire alle leggi e il suo non era un messaggio dirompente: egli stesso aveva dato prova di essere un buon cittadino combattendo valorosamente nell'esercito ateniese. I suoi insegnamenti erano altamente morali: la ricerca del bene, il rifiuto dell'ingiustizia, la condanna delle ricchezze e dell'avidità. Egli però rivendicava la priorità dei doveri verso la propria anima rispetto a quelli verso la collettività; inoltre non parteciapva alla vita politica ateniese. In un'Atene provata dalla sconfitta e timorosa del futuro, questo insegnamento apparve sovversivo, un vero e proprio attacco alla stabilita degli ordinamenti e ai più intoccabili valori morali. Alcuni cittadini portarono Socrate in giudizio accusandolo di essere un corruttore dei giovani e un ribelle. Condannato a morte, il filosofo respinse un'occasione di fuga procuratagli dagli amici e affrontò serenamente il suo destino.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la vera professione di Socrate secondo lui stesso?
  2. Socrate considerava la sua vera professione la maieutica, una tecnica simile a quella delle levatrici, che aiutava a far "partorire" le menti rivelando verità semplici e ignote.

  3. Quali erano i principi fondamentali degli insegnamenti morali di Socrate?
  4. Gli insegnamenti morali di Socrate si basavano sulla valorizzazione dell'individuo, la ricerca del bene, il rifiuto dell'ingiustizia, e la condanna delle ricchezze e dell'avidità, con una priorità dei doveri verso la propria anima.

  5. Perché Socrate fu accusato e condannato a morte?
  6. Socrate fu accusato di essere un corruttore dei giovani e un ribelle, poiché il suo insegnamento appariva sovversivo e un attacco alla stabilità degli ordinamenti e ai valori morali di Atene.

Domande e risposte

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