Concetti Chiave
- Socrate introduce un nuovo concetto di libertà, legato alla ragione umana (psyché) e all'autodominio (enkráteia).
- La libertà viene definita come la capacità della razionalità di dominare gli istinti corporei, rendendo l'anima padrona del corpo.
- L'autodominio è fondamentale per la virtù e permette di raggiungere un'autonomia simile a quella divina, riducendo i bisogni.
- Il vero uomo libero è colui che domina i propri istinti, mentre lo schiavo è vittima delle sue passioni.
- Socrate ridefinisce l'eroe come colui che sconfigge i nemici interiori, avvicinandosi alla divinità tramite l'autosufficienza.
Indice
Il concetto di psyché
Per capire il nuovo concetto di libertà introdotto nel pensiero filosofico antico da Socrate, è necessario chiarire il significato di due termini: psyché (=ψυχή) e enkráteia (=ἐγκράτεια).
Il termine “psyché” viene identificato da Socrate con la ragione umana, con l’io intellettuale e morale e quindi con la personalità dell’uomo e la sua stessa senza. Esso deriva dalle parole greche ψυχή/ ψύχω (= respirare/soffiare) che ci rimanda all’immagine del respiro vitale e i Greci, in origine, identificavano l’anima con questo respiro.
Enkráteia e auto dominio
Il termine “enkráteia”, tradotto in “auto dominio” corrisponde al dominio di sé stesso nelle situazioni di piacere, di dolore, di fatica, di passione e di ogni impulso naturale.
Libertà e autarchia secondo Socrate
Socrate afferma che poiché l’auto dominio sta alla base della virtù, ogni uomo dovrebbe sempre fare in modo di procurarselo. In pratica, praticare l’auto dominio significa rendere l’anima (= psyché) padrona del corpo, capace di far sì che la razionalità predomini sugli istinti legati al corpo. Tale dominio della razionalità sull’animalità si identifica con la libertà. Infatti, il vero uomo libero è colui che è capace di dominare i propri istinti, mentre il vero schiavo è chi diventa vittima di essi. I due concetti di auto dominio e di libertà sono legati a quello di “autarchia”, cioè di “autonomia”. Socrate afferma che Dio non ha bisogno di nulla e il saggio è colui che, nell’avvicinarsi anch’esso a tale stato, cerca di aver bisogno di pochissimo. Infatti, al sapiente che vince gli istinti ed elimina ogni cosa superflua è sufficiente la ragione (= la psyché) per vivere felice.
La nuova visione dell'eroe
Da questo concetto deriva una nuova visione dell’eroe. Nella tradizione, l’eroe è colui che è in grado di sconfiggere tutti i nemici, di superare con destrezza tutti i pericoli, le avversità e le fatiche che gli si pongono davanti come ostacolo. L’eroe di Socrate, invece è colui che sa vincere i nemici interiori, cioè le passioni; in tal modo, egli diventa autosufficiente, accostandosi così il più possibile alla divinità
Domande da interrogazione
- Qual è il significato di "psyché" secondo Socrate?
- Come Socrate definisce la libertà?
- In che modo l'eroe di Socrate differisce dall'eroe tradizionale?
Socrate identifica "psyché" con la ragione umana, l'io intellettuale e morale, e la personalità dell'uomo, collegandola al concetto di anima come respiro vitale.
Socrate definisce la libertà come il dominio della razionalità sugli istinti corporei, dove il vero uomo libero è colui che sa dominare i propri istinti.
L'eroe di Socrate è colui che vince i nemici interiori, le passioni, diventando autosufficiente e avvicinandosi alla divinità, a differenza dell'eroe tradizionale che sconfigge nemici esterni.