Concetti Chiave
- La Scuola di Mileto, nel VI secolo a.C., è un centro di elaborazione culturale e filosofica in Ionia, caratterizzata da influenze democratiche e contatti con civiltà orientali.
- Talete di Mileto, fondatore della scuola ionica, è noto per i suoi contributi in politica, astronomia, matematica e fisica, e per la visione panteistica e ilozistica del mondo.
- Talete sostiene che l'acqua è il principio fondamentale (arché) della vita, da cui tutto si genera, osservando il ruolo dell'umidità come elemento vitale.
- Anassimandro introduce l'"apeiron", un principio infinito e indeterminato, come origine di tutte le cose, e descrive la terra come un cilindro sospeso e l'uomo come derivato dai pesci.
- Anassimene identifica l'aria come principio originario, con caratteristiche di infinità e movimento, e spiega la trasformazione delle cose attraverso rarefazione e condensazione dell'aria.
Indice
Scuola di Mileto
Nel VI secolo a.C. Nella Ionia si sviluppa una fiorente civiltà che ha uno dei suoi centri più importanti a Mileto. Qui, l'affermarsi di forme politiche democratiche, l’allargarsi degli orizzonti della mentalità, i contatti con le civiltà orientali, sono tutti i fattori che contribuiscono all'elaborazione di una nuova cultura e di nuove figure di intellettuali, che riuniscono in sé i tratti di filosofi, scienziati e tecnici.
Il pensiero dei primi filosofi si incentra sul problema della natura, o physis.
Gli ionici credono che al di là dell'apparenza molteplice e mutabile delle cose nel mondo, sia rintracciabile una realtà unica ed eterna, di cui Ciò che esiste è una manifestazione passeggera. Questo è l'arché, ossia "principio", che è sia la materia originale da cui tutte le cose derivano, sia la forza che le ha generate e che le anima, sia la legge che spiega la loro nascita e la loro morte.Sulla base di questi presupposti si comprendono:
Vita di Talete
il fondatore della scuola ionica è Talete di Mileto, chi vive verso la fine del VII secolo a.C. Fu un uomo politico (spinse i greci della Ionia a unirsi in uno stato federativo), un astronomo (previsto un eclissi solare), un matematico (formulò vari teoremi geometrici) e un fisico (scoprì le proprietà del magnete).
Aveva la fama di essere un sapiente continuamente assolto nella riflessione: Questa immagine è testimoniata dall’aneddoto di Platone, secondo il quale Talete, Osservando il cielo, cadde in un pozzo. Un altro aneddoto di Aristotele, secondo il quale Talete riuscì a prevedere un abbondante raccolto di olive e prese in affitto tutti i frantoi della zona, per poi subaffittarli a un pr ezzo più alto, lo dipinge, invece, come un abile uomo d'affari e mira a dimostrare che la scienza non è inutile, sebbene spesso gli scienziati non se ne servono per arricchirsi.
Dottrina
Talete non ha lasciato scritti filosofici e la conoscenza della sua dottrina si deve ad Aristotele.
Talete afferma che l'acqua è il principio della vita e del mondo. Questa credenza è in realtà antichissima: già nei poemi omerici, si Narra di come l'unione dei due titani oceano e Teti abbia dato vita a tutti i corpi d'acqua. Sostiene la generazione dall'umido, osservando che il nutrimento di ogni cosa è umido, ovvero ciò da cui tutto si genera e ha principio, persino il caldo. Afferma Dunque che l'acqua, essendo nelle cose umide, è il principio della loro natura.
Talete sosteneva anche che la terra stesse sopra l'acqua: in questo senso l'acqua è sostanza, ovvero "ciò che sta sotto" e "sostiene".
Talete afferma che "tutto è pieno di dei", esprimendo una visione panteistica e ilozistica delle cose.
Anassimandro
Contemporaneo di Talete, Anassimandro, anche egli un uomo politico e astronomo è il primo autore greco di cui ci sono pervenuti gli scritti filosofici.
L’infinito Come Arché
Anassimandro è il primo a dare alla sostanza primordiale il nome di archè, principio, che egli Individua non in un particolare elemento fisico, ma nell'apeiron, qualcosa di infinito e indeterminato, dal quale tutte le cose traggono origine e nel quale torneranno a dissolversi quando si conclude il ciclo che una legge necessaria è stabilito per esse.
Questo va concepito non come una miscela dei vari elementi corporei con le proprie qualità determinate, ma come una materia in forme, all'interno della quale gli elementi non sono ancora distinti e perciò, oltre che infinita, è anche indefinita.
Il processo attraverso il quale le cose derivano dalla sostanza primordiale è quello della separazione: la sostanza infinita È animata da un eterno movimento, in virtù del quale i contrari si separano in essa e da essa, dando gradualmente origine a tutte le cose.
Attraverso questo processo, si generano infiniti mondi, che si succedono l'uno all'altro in un ciclo eterno: ogni mondo e ogni cosa che lo abita ritornerà nella materia indistinta Da cui proviene. Ciò accade secondo una legge Cosmica che impone un limite alla vita del mondo, ovvero la punizione per un'ingiustizia commessa (adikia). Questa ingiustizia, che tutti gli esseri devono espiare, è legata alla loro stessa nascita, che costituisce una rottura dell'Unità che è propria dell'infinito: con la separazione si determina la condizione propria degli esseri finiti, diversi e contrari tra loro, quindi destinati a scontare con la loro morte la loro stessa nascita e ritornare all'unità.
La Terra e L’uomo
Il filosofo descriveva la forma della terra come un cilindro che si Libra Nel mezzo del mondo senza essere sostenuto da nulla. In più, crede che gli uomini non siano esseri originari, nate insieme con la natura, poiché non sanno nutrirsi da sé, ma sostiene che essi abbiano tratto origine dai pesci e che, una volta divenuti capaci di proteggersi Da soli, furono gettati fuori l'acqua e divennero essere terrestri.
Anassimene - L'aria Come Arché
anassimene di Mileto, discepolo di Anassimandro, riconosce come principio una materia determinata, l'aria, a cui attribuisce i caratteri del principio di Anassimandro: l'infinità e il movimento incessante, Vedendola come la forza che anima il mondo. Il mondo è come un animale gigantesco che respira. Dall'aria nascono tutte le cose ed è il principio del movimento e di ogni mutamento.
Rarefazione E Condensazione
Dall’aria nascono e si trasformano le cose secondo il doppio il processo della rarefazione e della condensazione: rare facendosi, l'aria diventa fuoco; condensandosi, diventa il vento, poi nuvola e, condensandosi ancora, acqua, terra e infine pietra.
Anassimene mette il nascere il divenire ciclico del mondo, e quindi il suo dissolversi periodico Nel principio originario e il suo periodico rigenerarsi da esso.
Domande da interrogazione
- Chi è considerato il fondatore della Scuola di Mileto e quali sono stati i suoi principali contributi?
- Qual è il concetto di "arché" secondo i filosofi ionici e quali sono le sue implicazioni?
- Come Talete spiega l'origine e la natura del mondo?
- Qual è la teoria di Anassimandro sull'origine delle cose e come descrive la terra e l'uomo?
- In che modo Anassimene differisce da Anassimandro riguardo al principio di tutte le cose?
Il fondatore della Scuola di Mileto è Talete, vissuto verso la fine del VII secolo a.C. I suoi principali contributi includono la politica, l'astronomia, la matematica e la fisica. È noto per aver spinto i Greci della Ionia a unirsi in uno stato federativo, per aver previsto un'eclissi solare, per aver formulato vari teoremi geometrici e per aver scoperto le proprietà del magnete.
L'"arché" è il principio originario da cui tutte le cose derivano, la forza che le ha generate e che le anima, e la legge che spiega la loro nascita e la loro morte. Implica il monoismo, l'ilozismo e il panteismo, indicando l'esistenza di un unico principio eterno dietro il divenire del mondo, una materia primordiale dotata di forza intrinseca e l'identificazione di questo principio con la divinità.
Talete afferma che l'acqua è il principio della vita e del mondo, sostenendo che tutto si genera dall'umido e che l'acqua, essendo presente nelle cose umide, è il principio della loro natura. Inoltre, sostiene che la terra sta sopra l'acqua, che funge da sostanza, ovvero "ciò che sta sotto" e "sostiene".
Anassimandro introduce il concetto di "apeiron" come arché, un principio infinito e indeterminato da cui tutte le cose traggono origine. Descrive la terra come un cilindro che si libra nel mezzo del mondo senza sostegno e sostiene che gli uomini non sono esseri originari ma hanno tratto origine dai pesci, divenendo terrestri una volta capaci di proteggersi da soli.
Anassimene, discepolo di Anassimandro, identifica l'aria come il principio di tutte le cose, attribuendole caratteristiche di infinità e movimento incessante, simili a quelle dell'apeiron di Anassimandro. Vede l'aria come la forza che anima il mondo e sostiene che tutte le cose nascono e si trasformano attraverso i processi di rarefazione e condensazione dell'aria.