Concetti Chiave
- La scuola ionica di Mileto, nata nel VI secolo aC, è nota per la sua prospettiva panteistica e ilozoistica, affermando che tutto è parte di una realtà unica ed eterna.
- Talete, fondatore della scuola, era un filosofo, politico, astronomo e matematico che identificava l'acqua come il principio fondamentale di tutte le cose.
- Anassimandro introdusse il concetto di Archè, individuando nell'Ápeiron, una sostanza infinita e indefinita, il principio da cui tutto deriva e si rigenera ciclicamente.
- Anassimene, probabilmente discepolo di Anassimandro, considerava l'aria come il principio fondamentale, associata all'infinito e al movimento incessante che anima il mondo.
- Questi filosofi ionici si concentravano sulla natura della realtà primaria, esplorando principi come acqua, Ápeiron e aria per spiegare l'origine e la trasformazione del mondo.
Indice
Origini e visione filosofica
Nasce nel VI secolo aC nella Ionia, a Mileto.
Affermava che «tutto è pieno di Dei» voleva alludere alla propria visione panteistica e ilozoistica.
Si crea una civiltà favorevole alla ricerca filosofica i primi filosofi si concentrano sul problema della realtà primaria esiste una realtà unica ed eterna tutto ciò che esiste è una piccola parte del vero.
-> ARCHÈ: una sostanza che esprime il principio, la materia da cui tutto deriva.
Contributi scientifici e politici
Fondatore della scuola ionica di Mileto oltre ad essere stato un filosofo fu anche politico: spinse i greci della Ionia a unirsi in uno stato federativo con capitale Teo.
astronomo: predisse un'eclissi solare (28 maggio 585 aC)
matematico: trovo vari teoremi di geometria
fisico: trovò le proprietà del magnete
NB non ho lasciato scritti filosofici e grazie di Aristotele che i suoi pensieri sono giunti sino a noi.
Principio dell'acqua secondo Talete
Per Talete il principio è l'acqua sosteneva che la terra sta sopra l'acqua, sta sotto e sostiene. Collegava questo ragionamento dal vedere che il nutrimento di ogni cosa é umido persino il caldo si genera e vive nell'umido. Anche se mi hanno natura umida e l'acqua e nelle cose umide.
-> Credenza antichissima
Anassimandro e l'Ápeiron
Era un concittadino e contemporaneo di Talete nacque tra il 611 e il 610 aC e morì nel 547 aC.
Fu politico, astronomo e il primo autore di scritti filosofici ->Intorno alla natura
A lui dobbiamo il nome dell'Archè «principio»; non lo riconobbe in un particolare elemento come Talete ma nell'Ápeiron.
Ápeiron: abbraccia e governa ogni cosa; è immortale e indistruttibile, cioè divino.
Una materia in cui gli elementi non sono ancora distinti quindi infinita e indefinita.
Quindi si trova in un principio di infinito e indeterminato: dove tutto ha origine e torna a dissolversi quando si conclude il ciclo stabilito. La sostanza infinita è in continuo movimento; si separano i contrari della sostanza:
• caldo e freddo
• secco ed umido
si generano infiniti mondi che si succedono secondo un ciclo eterno: nascita-durata-fine
Le cose derivano dalla sostanza primordiale -> nella SEPARAZIONE: costituisce una rottura di un'unità che è propria dell'infinito.
Anassimene e il principio dell'aria
Forse discepolo di Anassimandro fiorì verso il 545/546 aC e morì verso il 525/528 aC.
Riconobbe il principio in un elemento determinato, lo associò all'infinito e il movimento incessante -> ARIA perché è la forza che anima il mondo, è dove nascono tutte le cose che sono, che furono e che saranno; è il principio del movimento. Descrisse il modo in cui l'aria determina la trasformazione delle cose ed ammette il divenire ciclico del mondo -> periodicamente il suo dissolversi e poi da tale stato il rigenerarsi.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di "Archè" nella scuola ionica di Mileto?
- Qual era la visione di Talete riguardo al principio della realtà?
- Come Anassimandro definisce l'"Ápeiron"?
- Qual è il principio secondo Anassimene e come descrive il suo ruolo?
L'"Archè" è considerata una sostanza che esprime il principio e la materia da cui tutto deriva, secondo la scuola ionica di Mileto.
Talete riteneva che il principio fosse l'acqua, sostenendo che la terra sta sopra l'acqua e che il nutrimento di ogni cosa è umido.
Anassimandro definisce l'"Ápeiron" come una materia infinita e indefinita che abbraccia e governa ogni cosa, essendo immortale e indistruttibile.
Anassimene riconosce il principio nell'aria, considerandola la forza che anima il mondo e descrivendo come determina la trasformazione delle cose attraverso un ciclo di dissoluzione e rigenerazione.