Concetti Chiave
- La filosofia linguistica è più vicina alla sofistica rispetto al pensiero mitico, condividendo una comune matrice linguistica e un linguaggio dialogico.
- Platone utilizza il linguaggio drammatico per legare la filosofia al teatro, mettendo in scena il dramma delle parole e dei dialoghi.
- Nei dialoghi platonici, l'importanza è data tanto a cosa si dice quanto a come lo si dice, avvicinando filosofia e sofistica.
- La dialettica è centrale nella filosofia, permettendo il confronto dei discorsi per giungere a un linguaggio comune.
- Il lògos diventa il fondamento dell'agire e della realtà, cercando di definire una dialettica che porti a verità universali accettate.
Filosofia - Linguaggio
Dal punto di vista linguistico la filosofia è paradossalmente più vicina alla sofistica, che non al pensiero mitico: se da quella tiene a distinguersi, al tempo stesso ne acquisisce il linguaggio dialogico; nascono entrambe da una comune matrice linguistica. Aneddoto di Platone che brucia davanti al teatro di Dioniso la tragedia che aveva scritto (Diogene Laerzio), che significa: ci si separa da ciò che ci è prossimo e a cui ci sentiamo legati; il linguaggio drammatico (il dialogo) lega la filosofia al teatro: essa mette in scena l’azione, il dramma delle parole (lògoi) che si confrontano e si contrastano.
Soprattutto nei primi dialoghi, Platone non manca di descrivere la scena del dialogo e gli aspetti (caratteri, atteggiamenti) dei dialoganti: quel che si dice vale anche per il modo in cui lo si dice (ad esempio, l’irruenza); questi tratti avvicinano la sofistica alla filosofia, anche se numerose sono le critiche ai sofisti, accusati di ritenere vere tutte le affermazioni argomentate bene, d’altra parte entrambe condividono il luogo in cui si fa filosofia: il confronto dei discorsi, di ragioni (dialettica). La cosa in questione (il giusto, l’utile, il vero, il bene) si configura in questo o in quel modo secondo che il lògos dimostra: “Alla fine i discorsi sono particolari ma pur sempre di discorsi si tratta, cioè attraverso quelli possiamo raggiungere un linguaggio comune” (Eraclìto). Quindi, il lògos non è più solo il racconto della realtà quale si è svolta indipendentemente dalla sua narrazione, è bensì fondamento dell’agire: princìpio della realtà, come essa è secondo necessità, quella che il discorso prova, perché vale solo quel discorso che riesce a dimostrare la necessità. Il problema è definire una dialettica che conduca alla possibilità di raggiungere delle verità universali (non attingibili, come quelle delle scienze, ma dei concetti, per i quali non esiste dato empirico che ne consente la verificabilità) comunemente accettate.Domande da interrogazione
- Qual è la relazione tra filosofia e sofistica dal punto di vista linguistico?
- Come Platone rappresenta il dialogo nei suoi scritti?
- Qual è il ruolo del lògos nella filosofia secondo il testo?
La filosofia è paradossalmente più vicina alla sofistica che al pensiero mitico, poiché entrambe condividono una matrice linguistica comune e utilizzano un linguaggio dialogico.
Platone descrive la scena del dialogo e gli aspetti dei dialoganti, sottolineando che il modo in cui si dice qualcosa è importante quanto ciò che si dice, avvicinando così la sofistica alla filosofia.
Il lògos è il fondamento dell'agire e della realtà, poiché solo il discorso che dimostra la necessità è valido, e attraverso il confronto dei discorsi si può raggiungere un linguaggio comune.