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Concetti Chiave

  • Protagora, principale esponente del pensiero sofista, sosteneva che l'uomo è misura di tutte le cose, introducendo il concetto di relativismo.
  • La sua tesi fondamentale si articola in tre interpretazioni: individuale, universale e comunitaria, riflettendo un umanesimo e relativismo conoscitivo e morale.
  • Il "Ragionamenti Doppi" anonimo sostiene il relativismo, dimostrando come le stesse cose possano apparire diversamente a persone diverse.
  • Protagora rigetta l'idea che il relativismo porti all'anarchia, proponendo un criterio debole basato sull'utilità per il singolo e la comunità.
  • La retorica è vista da Protagora come uno strumento per trasformare discorsi dannosi in utili, promuovendo l'utile come principio guida.

Indice

  1. Protagora e il pensiero sofista
  2. Interpretazioni della tesi di Protagora
  3. Sintesi delle interpretazioni
  4. Ragionamenti Doppi e relativismo
  5. Criterio debole e utilità

Protagora e il pensiero sofista

Il primo e più importante esponente del pensiero sofista fu Protagora, che lasciò alcuni scritti, ma le cui spregiudicate idee religiose lo portarono ad una pubblica accusa di empietà.

Interpretazioni della tesi di Protagora

La tesi fondamentale di questo filosofo risiede nel principio secondo cui l’uomo è misura di tutte le cose, delle che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono.

Sul senso filosofico della tesi esistono tre ipotesi. La prima intende per uomo il singolo e per cose gli oggetti percepiti coi sensi; per cui le cose appaiono diversamente a seconda degli individui. La seconda attribuisce alla parola uomo un significato universale ed al termine cose il significato più vasto di realtà, per cui gli individui giudicano la realtà mediante paramentri comuni. Una terza afferma che l’uomo sarebbe la comunità e le cose i valori che ne stanno alla base, per cui ognuno valuterebbe le cose secondo la mentalità del gruppo sociale cui appartiene.

Sintesi delle interpretazioni

La tesi di Protagora deve essere intesa come una sintesi delle tre interpretazioni, per cui l’uomo protagoreo è misura delle cose ai vari livelli della sua umanità: dapprima come singolo, poi come civiltà e poi come specie. La posizione del filosofo quindi è una forma di umanesimo, che pone l’uomo come metro di valutazione, soggetto del discorso; di fenomenismo in quanto abbiamo sempre a che fare con una realtà così come ci appare a noi;e di relativismo conoscitivo e morale,in quanto non esiste una verità assoluta bensi’ molteplici verità.

Ragionamenti Doppi e relativismo

Uno scritto anonimo, "Ragionamenti Doppi", mira a dimostrare, nella prima parte, che le stesse cose possono risultare bene per uno e male per un altro; nella seconda parte viene esposto il cosiddetto relativismo conoscitivo, cioè il riconoscimento della disparità dei valori che ci sono nelle diverse civiltà umane, si afferma poi, a questo proposito, che ogni popolo crede che i propri usi siano i migliori.

Criterio debole e utilità

Questo relativismo sembrerebbe portare ad una dottrina secondo cui tutto è vero, fatto che implicherebbe l’anarchia. Ma cosi’ non è in quanto Protagora, non potendo far riferimento ad alcun principio di verità forte, si appiglia al cosiddetto criterio debole, secondo cui ogni azione deve essere fatta in riferimento all’utile, deve cioè essere fruttuosa sia per il singolo che per la comunità. Per Protagora dunque il filosofo diventa propagandista dell’utile, atto a trasformare qualsiasi discorso dannoso in utile e vede la retorica come il mezzo per raggiungere questo obiettivo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la tesi fondamentale di Protagora e come viene interpretata?
  2. La tesi fondamentale di Protagora è che "l'uomo è misura di tutte le cose". Questa tesi viene interpretata in tre modi: come singolo individuo che percepisce gli oggetti, come giudizio universale della realtà, e come valutazione basata sulla mentalità del gruppo sociale. Protagora sintetizza queste interpretazioni, vedendo l'uomo come misura a vari livelli: individuale, civile e di specie.

  3. Come si manifesta il relativismo nel pensiero di Protagora?
  4. Il relativismo di Protagora si manifesta nel riconoscimento che non esiste una verità assoluta, ma molteplici verità. Questo si riflette nel "Ragionamenti Doppi", dove si dimostra che le stesse cose possono essere bene per uno e male per un altro, e che ogni popolo crede che i propri usi siano i migliori.

  5. Qual è il criterio debole di Protagora e come si applica?
  6. Il criterio debole di Protagora è che ogni azione deve essere fatta in riferimento all'utile, cioè deve essere fruttuosa sia per il singolo che per la comunità. Questo criterio evita l'anarchia del relativismo assoluto e vede la retorica come mezzo per trasformare discorsi dannosi in utili.

Domande e risposte

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