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Concetti Chiave

  • La nascita della filosofia è tradizionalmente attribuita a Platone, ma le sue radici risalgono ai due secoli precedenti.
  • Il termine 'philosophìa' potrebbe essere stato utilizzato da Pitagora o Eraclito, ma non vi è certezza storica.
  • I presocratici rappresentano un periodo di incubazione della filosofia, con pensieri e domande ancora non pienamente articolati come in Platone e Aristotele.
  • Questioni filosofiche come l'universo, l'uomo e la conoscenza compaiono già nei poemi di Omero, Esiodo e nei poeti arcaici.
  • Il termine 'presocratici' include pensatori attivi tra il VII e IV secolo a.C., evidenziando una fase di sviluppo della filosofia prima di Socrate.

Indice

  1. Le origini della filosofia
  2. L'incubazione della filosofia
  3. I presocratici e la filosofia

Le origini della filosofia

Rintracciare le origini di qualsiasi fenomeno – e dunque anche della filosofia – costituisce un compito tutt’altro che facile. Si ritiene che la parola philosophìa sia attestata solo a partire da Pitagora e forse da Eraclito, ma in entrambi i casi non è affatto certo che i due pensatori abbiano effettivamente utilizzato il termine.

La filosofia, intesa come disciplina, con la sua complessità e in particolare con la capacità di riflettere su se stessa (sulle proprie procedure, sul proprio linguaggio, sui propri limiti), nasce solo con Platone.

L'incubazione della filosofia

Sarebbe però difficile negare che nei due secoli che hanno preceduto la comparsa di Platone siano presenti consistenti tracce di uno stile di pensiero, di modelli di ragionamento, e per certi aspetti di vere e proprie dottrine, che noi siamo portati a considerare filosofici. Insomma, se è vero che la filosofia nasce veramente solo con Platone, è altrettanto vero che la sua incubazione dura almeno due secoli e che in questa lunga fase gli elementi di interesse filosofico sono numerosi e di notevole rilevanza. Del resto esistono problemi e domande che sembrano in qualche modo connaturati all’uomo e che presentano di per se stessi un carattere in qualche modo filosofico: interrogativi come quelli relativi alla struttura dell’universo, alla collocazione in esso dell’uomo, al rapporto tra quest’ultimo e la divinità, al modo di associarsi in comunità politiche, alla natura e ai limiti della conoscenza, pur se formulati in un linguaggio ancora lontano da quello astratto della filosofia platonica e aristotelica, appartengono inevitabilmente all’orizzonte del domandare filosofico. Da questo punto di vista si può parlare – e si è effettivamente parlato – di una filosofia dei poemi omerici, di una filosofia delle opere di Esiodo e dei grandi poeti arcaici, come Pindaro.

I presocratici e la filosofia

Bisogna però anche riconoscere che solo a partire da certe figure questi interrogativi, e le riflessioni con le quali si è tentato di fornire risposte adeguate, hanno assunto le modalità tipiche del pensiero filosofico: queste figure, questi autori sono solitamente indicati con il termine “presocratici”. Una lunga e consolidata consuetudine, dunque, riunisce gli autori di interesse filosofico attivi tra la fine del VII e gli inizi del IV secolo a.C. sotto la denominazione di presocratici, ossia “precedenti Socrate”. In verità, alcuni di essi sono contemporanei di Socrate (Democrito nacque nel 460 a.C., cioè dieci anni dopo Socrate), ma la denominazione possiede un significato culturale piuttosto che storico, intendendo sottolineare che gli autori in questione appartengono a una fase in qualche modo ancora di gestazione della filosofia, destinata a vedere definitivamente la luce con Socrate (che non scrisse nulla) e con il suo grande allievo Platone.

Domande da interrogazione

  1. Chi sono considerati i presocratici e qual è il loro ruolo nella filosofia?
  2. I presocratici sono pensatori attivi tra la fine del VII e gli inizi del IV secolo a.C., considerati parte di una fase di gestazione della filosofia che precede Socrate e Platone. Essi hanno posto interrogativi fondamentali sulla natura dell'universo e dell'uomo, contribuendo allo sviluppo del pensiero filosofico.

  3. Qual è l'importanza di Platone nella nascita della filosofia come disciplina?
  4. Platone è considerato fondamentale per la nascita della filosofia come disciplina complessa, capace di riflettere su se stessa. Sebbene elementi filosofici fossero presenti nei secoli precedenti, è con Platone che la filosofia assume una forma definita.

  5. Quali temi filosofici erano presenti nei secoli precedenti a Platone?
  6. Nei secoli precedenti a Platone, erano presenti temi filosofici come la struttura dell'universo, la posizione dell'uomo in esso, il rapporto con la divinità, la natura della conoscenza e l'organizzazione delle comunità politiche, sebbene espressi in un linguaggio meno astratto.

  7. Perché il termine "presocratici" ha un significato culturale piuttosto che storico?
  8. Il termine "presocratici" ha un significato culturale perché indica una fase di sviluppo del pensiero filosofico che precede la piena maturazione con Socrate e Platone, piuttosto che una precisa collocazione temporale rispetto a Socrate.

Domande e risposte

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