Concetti Chiave
- Nel Timeo, Platone descrive il demiurgo che crea il tempo per rendere il cosmo più bello e ordinato, simile al mondo ideale ed eterno.
- Il tempo è visto come un'immagine mobile dell'eternità, con la suddivisione in giorni, notti, mesi e anni che porta ordine al corso degli eventi naturali e umani.
- Gli astri sono creati per il beneficio degli uomini, illuminando il mondo e aiutando a misurare il tempo attraverso il loro movimento.
- Platone associa ciascuna anima a un astro, con le anime rette destinate a tornare alla loro sede naturale dopo la morte, vivendo felicemente.
- Gli astri, nel loro movimento regolare, riflettono l'armonia celeste e il Bene supremo, suggerendo un ordine divino che governa l'universo.
Indice
Il demiurgo e la creazione del tempo
Nel Timeo, dobbiamo sottolineare che il demiurgo compiaciuto della sua opera, pensò di rendere ancora più bello il cosmo e simile all'originale, cioè al mondo ideale ed eterno a cui si era ispirato. A tal proposito, pensò di dover creare il tempo, che è (un immagine mobile dell'eternità) con questa espressione Platone intende dire che la suddivisione in giorni e notti, in mesi e anni, che non esisteva prima della formazione del cielo è stata voluta dal demiurgo per dare ordine al corso degli eventi naturali ed umani. Il tempo, con i suoi ritmi ordinati, in cui si succedono con costanza il passato ( l'era) , il presente (l'è) e il futuro ( il sarà), imita l'eterità vale a dire il perenne "è" del presente.

Gli astri e l'ordine divino
Si può dire che il divino artefice abbia realizzato gli astri proprio per il bene degli uomini, infatti oltre a rischiarare con la loro luce il mondo, essi servono a identificare l'alternarsi del giorno e della notte e a calcolare il trascorrere dei mesi e degli anni, vale a dire a misurare il tempo. Per Platone le anime furono prodotte in un numero pari a quello degli astri. Il dio, infatti, abbinò ciascuna anima a ciascun astro. Alla morte le anime "rette " faranno ritorno alla loro sede naturale, cioè nell'abitazione loro affine e vivranno felicemente. Per questo gli astri sono considerati divini: nel loro movimento circolare e regolare, vi è il segno inconfondibile della perfezione, del Bene supremo. per quanto l'uomo sia ancora considerato preda delle pressioni tuttavia un ordine divino sembra governare l'universo. Esso è il riflesso dell'armonia celeste inscritta nel movimento regolare degli astri.