Concetti Chiave
- Nel mito di Er, Platone esplora la relazione tra la vita filosofica e la preparazione alla morte, attraverso la morte dei sensi e del corpo.
- Il mito racconta di Er, un uomo morto in battaglia e resuscitato dopo dodici giorni, che osserva il destino delle anime dopo la morte.
- Le anime scelgono il loro destino basandosi sulle esperienze passate, con possibilità di una vita apparentemente felice ma destinata all'infelicità.
- Platone contrappone la dottrina delle idee al relativismo sofistico, cercando verità eterne piuttosto che criteri mutevoli.
- La verità, e non l'uomo, è il criterio di giudizio che guida il pensare e il vivere, superando l'umanismo socratico e sofistico.
Indice
La preparazione alla morte
Nel Fedone Platone espone la teoria secondo cui la vita del filosofo sia una preparazione alla morte in quanto filosofare significa per lui la completa morte dei sensi e del corpo con l'obiettivo che l’anima si possa unire alle idee, attraverso queste teorie, Platone riesce a spiegare il suo concetto di destino, in cui l’anima compie una scelta nel mondo delle idee.
Il mito di Er e la scelta del destino
Il mito di Er vede l’uomo morto in battaglia e resuscitato dopo dodici giorni e quindi coglie l'opportunità per raccontare la sorte degli uomini dopo la morte, in particolare soffermandosi sulla scelta del destino: le anime sono sottoposte ad una scelta in base alla vita che incarnerà, a questo punto si vede aprire una possibilità tra due direzioni:
- Scelta giudiziosa
- Vita apparentemente felice che porterà però all’infelicità
L'opposizione al relativismo sofistico
La scelta è guidata dalle esperienze vissute nella vita antecedente dell’anima, l’uomo sceglie il suo dstino anche condiziona quindi da ciò che è stato e che vorrebbe diventare. L’opposizione al relativismo sofistico rappresenta la base della dottrina delle idee, per Platone è tutto indistinto che si identifica con una filosofia negatrice di ogni stabile punto di vista sulle cose, i sofisti erano invece alla ricerca di criteri per unire gli uomini non fondate su verità eterne. Inoltre l’umanismo socratico e sofistico viene trascurato in quanto la fonte di giudizio ed il criterio non è l’uomo ma la verità, che misura l’uomo fornendogli le regole del pensare e del vivere.