emma2423
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Concetti Chiave

  • Il mito della caverna di Platone illustra la transizione dalla percezione delle ombre a una vera conoscenza, simboleggiata dal viaggio di uno schiavo liberato verso il mondo esterno.
  • Le ombre rappresentano le credenze e le congetture limitate, mentre il Sole simboleggia l'idea del bene che illumina la vera conoscenza.
  • Un filosofo, secondo Platone, deve tornare tra gli uomini per mettere a servizio la conoscenza acquisita e governare la società con saggezza.
  • La giustizia per Platone si manifesta nell'armonia tra le diverse parti dell'anima e nella società, ognuno svolgendo il proprio ruolo secondo la virtù.
  • Le classi sociali platoniche riflettono le tre parti dell'anima: concupiscibile, irascibile e razionale, ciascuna con un compito specifico per garantire l'ordine sociale.

Indice

  1. Il mito della caverna
  2. La liberazione e la conoscenza
  3. Il ritorno nella caverna
  4. La giustizia secondo Platone
  5. La tripartizione dell'anima

Il mito della caverna

È il mito metaforico che Platone utilizza per spiegare le cose sulla conoscenza. Questo mito inizia in una caverna in cui ci sono degli schiavi incatenati che possono guardare soltanto il muro dinanzi a loro e non hanno altra possibilità di conoscenza e scoperta del mondo. Dietro a questi schiavi c’è un muretto e dietro esso ci sono delle persone che camminano con delle statuette sulle spalle.

Gli schiavi vedono proiettate sul muro le ombre delle statuette portate dalle persone che passano dietro di loro.

La liberazione e la conoscenza

A un certo punto uno degli schiavi riesce a liberarsi ed esce dalla caverna e inizialmente la sua vista non è abituata alla luce del Sole, quindi riesce a vedere il mondo solo di notte o sono nel riflesso dell’acqua. Con il tempo la sua vista si abitua e riuscirà a vedere anche alla luce del sole (riuscirà a cogliere il mondo alla luce del sole).

Il ritorno nella caverna

Fatta questa conoscenza e visto il mondo, lo schiavo torna nella caverna perché vuole condividere con i suoi compagni schiavi quello che ha visto. Gli dice che fuori c’è una realtà e un altro mondo e non tutto è come loro vedono nella caverna. Queste persone hanno sempre vissuto in una caverna e quindi si è creata una gerarchia tra quelli che avevano più conoscenza e quelli che ne avevano meno: i più “sapienti”, che avevano più conoscenza e quindi conoscevano meglio le ombre, non vogliono credere e ascoltare il prigioniero fuggito, quindi lo uccidono. Lo schiavo che si libera rappresenta Platone, mentre le ombre sono le congetture e le credenze sono le statuette (ossia le conoscenze relative agli oggetti, quindi si tratta di conoscenze di gradi molto bassi). Il Sole è l’idea del bene che illumina e rende possibile la conoscenza e la ragione non è ancora abituata alla conoscenza vera. La parte iniziale in cui vede solo il riflesso nell’acqua è la parte matematica e la parte successiva, quando ha raggiunto la conoscenza è l’intelligenza filosofica. Il passaggio che perciò porta ad una conoscenza vera è graduale. Lo schiavo liberato rappresenta Socrate ma anche i filosofi in generale, in quanto riesce a cogliere la conoscenza vera e diventa un vero sapiente. Lo schiavo liberato però torna perché un filosofo (politico e che guarda alla polis) non può stare da solo come la sua conoscenza acquisita e quindi deve tornare nel mondo degli umani per governarlo. Anche se questo mondo è una copia, è pur sempre il mondo in cui viviamo e necessita di essere governato da un vero sapiente. Un vero filosofo è colui che ha la conoscenza ma la mette a servizio del mondo e non la tiene per sé. Questi schiavi incatenati sono le persone che sono convinte che la conoscenza che hanno di questo mondo, sia la conoscenza vera e sono convinti che i loro beni e le loro ricchezze sono i veri beni del mondo (un po di governanti e sofisti che non sono disposti a perdere la loro posizione perché è uno status sociale).

La giustizia secondo Platone

Per Platone la giustizia è l’accordo tra l’individuo con sé stesso e tra l’individuo e la società. L’accordo tra individuo e sé stesso è collegato alla tripartizione dell’anima, in quanto secondo la virtù (a cui corrisponde classe sociale) ognuno deve svolgere il proprio compito.

La tripartizione dell'anima

Le parti dell’anima sono: concupiscibile (ha come virtù maggiora la temperanza, ossia la capacità di governare se stessi e i propri istinti e si è portati a fare i produttori), la parte dell’anima razionale (avrà come virtù maggiore la saggezza e la giustizia sarà svolgere il proprio ruolo ossia essere un governante) la parte dell’anima irascibile (avrà come virtù maggiore il coraggio, quindi svolgerà il suo compito ossia fare il guerriero). Per Platone ognuno deve assolvere il proprio compito secondo la giustizia, partecipando ad una classe e svolgendo un compito. Poiché le classi dei coraggiosi e dei sapienti costituiscono due delle tre classi, tutti gli altri sono i produttori. La parte concupiscibile ha come simbolo il cavallo nero, la parte razionale l’auriga e la parte irascibile il cavallo bianco. Il concetto di giustizia per Platone è l’accordo tra l’individuo e la società ed è diviso in due livelli che viaggiano in parallelo: tra l’individuo e la virtù e tra l’individuo e la società.

Giustizia per Platone significa svolgere il compito che ci è proprio, ad esempio con la democrazia non sta bene che i governati (=i produttori) si mettano a fare i governanti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del mito della caverna di Platone?
  2. Il mito della caverna di Platone è una metafora per spiegare la conoscenza. Rappresenta il passaggio dalla percezione delle ombre (conoscenze superficiali) alla vera conoscenza illuminata dal Sole (idea del bene).

  3. Chi rappresenta lo schiavo liberato nel mito della caverna?
  4. Lo schiavo liberato rappresenta Platone, Socrate e i filosofi in generale, che raggiungono la vera conoscenza e la mettono al servizio del mondo.

  5. Come Platone definisce la giustizia?
  6. Platone definisce la giustizia come l'accordo tra l'individuo e sé stesso e tra l'individuo e la società, dove ognuno svolge il proprio compito secondo la virtù corrispondente alla propria classe sociale.

  7. Quali sono le parti dell'anima secondo Platone e le loro virtù?
  8. Le parti dell'anima sono: concupiscibile (temperanza), razionale (saggezza) e irascibile (coraggio), ognuna con un ruolo specifico nella società.

  9. Qual è il simbolismo dei cavalli e dell'auriga nella teoria dell'anima di Platone?
  10. Nella teoria dell'anima di Platone, il cavallo nero rappresenta la parte concupiscibile, l'auriga la parte razionale, e il cavallo bianco la parte irascibile, simboleggiando le diverse virtù e compiti.

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