ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • Platone assegna all'uomo il compito di trascendere il mondo sensibile per cogliere le idee e comprendere il Bene, che dà esistenza alle cose.
  • Il "sole intelligibile", o Bene, è oscurato dal corpo materiale, e deve essere fatto risplendere attraverso le idee per illuminare la realtà.
  • L'uomo appartiene al mondo intelligibile, descritto nel Fedro come un luogo di contemplazione per le anime distaccate dal corpo.
  • Nel Fedone, Platone rappresenta la filosofia come una preparazione alla morte, un distacco dagli affetti corporei per avvicinarsi all'immortalità dell'anima.
  • Le dimostrazioni dell'immortalità dell'anima nel Fedone si basano sull'idea che l'anima, portatrice dell'idea eterna, non può seguire la sorte del corpo materiale.

Platone: Ascesi e immortalità

E' facile capire quale compito essenziale Platone assegni all'uomo che vive su questa terra. Non si tratta di godere e fruire, semplicemente, delle cose di qui, che hanno una realtà non autentica; se così facessimo, resteremmo tagliati fuori dalla realtà vera. Attraverso le cose di qui, al contrario, dobbiamo cogliere le idee, e così giungere a renderci conto di quel Bene che fa essere le cose. Questo "sole intelligibile", che è il Bene, si trova in noi oscurato dal corpo materiale in cui siamo come sepolti: occorre farlo risplendere, in modo che, attraverso le idee, illumini e vivifichi la realtà.

La vera patria dell'uomo, dunque, non è questo mondo sensibile, bensì il mondo "intelligibile", che il Fedro descrive miticamente come oggetto di contemplazione da parte delle anime staccate dal corpo, le quali, nuotando sul cielo con la testa verso l'alto, guardano le idee, seguendo ciascuna il suo dio.
Questo ideale ascetico, per cui "il filosofo desidera morire" - se per "morire" s'intende staccarsi dagli affetti del corpo - e la filosofia è una "cura di morte", si esprime soprattutto nel Fedone: il dialogo che Platone ambienta nel carcere dove Socrate sta per ricevere la cicuta. Il filosofo desidera morire, ma non di sua iniziativa, perché non si deve abbandonare il posto di guardia, finché non se n'è richiamati; ed egli sa che la sua anima non morirà, perché partecipa di ciò che non nasce e non muore: l'idea.
Le varie dimostrazioni dell'immortalità dell'anima che Platone tenta, per bocca di Socrate, nel Fedone, per quanto a prima vista artificiose, convergono tutte nell'indicare questo argomento fondamentale: l'anima non può seguire la sorte del corpo, perché il corpo non è che un pezzo di materia, mentre l'anima porta in sé l'idea , che è universale ed eterna, e non potrebbe risiedere in qualcosa di puramente particolare e momentaneo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il compito essenziale che Platone assegna all'uomo secondo il testo?
  2. Platone assegna all'uomo il compito di cogliere le idee attraverso le cose terrene per giungere al Bene, che è la vera realtà, piuttosto che godere semplicemente delle cose materiali.

  3. Come viene descritto il mondo "intelligibile" nel Fedro?
  4. Nel Fedro, il mondo "intelligibile" è descritto miticamente come un oggetto di contemplazione per le anime staccate dal corpo, che guardano le idee seguendo ciascuna il suo dio.

  5. Qual è l'argomento fondamentale per l'immortalità dell'anima secondo Platone?
  6. L'argomento fondamentale è che l'anima non può seguire la sorte del corpo perché porta in sé l'idea, che è universale ed eterna, e non potrebbe risiedere in qualcosa di puramente particolare e momentaneo.

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