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Concetti Chiave

  • Pitagora fondò una scuola in Italia che combinava elementi religiosi e politici, introducendo la teoria della metempsicosi o reincarnazione dell'anima.
  • I Pitagorici furono pionieri nell'elaborazione della matematica come scienza, considerando il numero come il principio fondamentale del cosmo.
  • La scoperta dei numeri irrazionali causò una crisi nel pensiero pitagorico, poiché metteva in discussione le loro convinzioni matematiche.
  • In campo astronomico, i Pitagorici anticiparono idee moderne, come la sfericità della Terra e l'eliocentrismo di Filolao.
  • I Pitagorici usarono la matematica per interpretare la natura umana, vedendo l'anima come un'armonia e il cervello come l'organo spirituale.

I Pitagorici

Pitagora e i Pitagorici

Indice

  1. La nascita e diffusione del pensiero pitagorico
  2. Il numero come fondamento dell'universo
  3. Contributi astronomici e filosofici dei pitagorici

La nascita e diffusione del pensiero pitagorico

Pitagora nacque a Samo nel 571 – 570, in seguito venne in Italia dove fondò una scuola che fu un’associazione religiosa e politica, che trovò molte adesioni in tutte le città greche dell’Italia meridionale. La sua teoria prende il nome di metempsicosi, vale a dire la reincarnazione dell’anima di una persona in un altro corpo, che poteva essere animale o umano a seconda del modo in cui aveva vissuto quell’anima, dopo la morte.

Quando nelle città greche s’instaurò un regime politico democratico, la scuola fondata da Pitagora non trovò più sostegni e perciò fu distrutta. Comunque, il pensiero di Pitagora e dei suoi seguaci, non morì, anzi: grazie al fatto che le scuole pitagoriche furono distrutte, causando la fuga di alcuni Pitagorici, il loro pensiero poté svilupparsi al di fuori della Magna Grecia. la scuola pitagoricaIl primo di loro è Filolao da Tebe, poi troviamo Timeo da Locri e infine Archita, signore di Taranto.

Ai Pitagorici si deve la creazione della matematica intesa in maniera scientifica. Infatti, i Pitagorici cominciarono a trattare la matematica come una vera e propria scienza, elaborando concettualmente le sue applicazioni pratiche.

Il numero come principio del cosmo

Il numero come fondamento dell'universo

La filosofia dei Pitagorici era profondamente influenzata dalla loro matematica. La loro tesi fondamentale era che il numero era la sostanza delle cose. Invece dell’acqua o dell’aria, secondo i Pitagorici l’archè era il numero, perché lo consideravano come l’elemento di cui tutte le cose sono costituite. Infatti, per i Pitagorici il numero era un insieme di unità geometriche rappresentabili graficamente nella realtà. Il loro numero perfetto era il 10, poiché se lo si rappresentava graficamente, risultava un triangolo equilatero (tetraktìs) di lato 4 unità.

Secondo questi principi, la matematica e la geometria erano fuse assieme. I Pitagorici credevano che il numero fosse l’origine di ogni cosa, perché tutto poteva essere rappresentato mediante i numeri. Inoltre, i Pitagorici ritenevano che i numeri dispari fossero perfetti, poiché erano limitati, finiti, e che i numeri pari fossero imperfetti, poiché erano illimitati, infiniti.

Il pensiero Pitagorico, andò un po’ in crisi, quando si resero conto dell’esistenza di numeri non rappresentabili. Questa scoperta fu talmente scandalosa che la si tenne in segreto per molto tempo, ma alla fine le notizie divennero pubbliche.

La dottrina fisica

Contributi astronomici e filosofici dei pitagorici

I Pitagorici, anche in campo astronomico diedero il loro contributo: furono i primi a sostenere la sfericità della Terra e di tutti gli altri corpi celesti. Filolao, per primo abbandonò la teoria geocentrica e promosse quell’eliocentrica. Successivamente, Ecfanto di Siracusa, un altro membro della scuola Pitagorica, fu il primo a riconoscere la rotazione terrestre intorno al proprio asse. Infine, Enoclide fu il primo a riconoscere l’obliquità dell’eclittica rispetto all’equatore celeste.

I Pitagorici si avvalevano delle loro cognizioni matematiche per dre un'interpretazione dell’uomo e del suo modo di vivere. Essi consideravano l’anima come un’armonia. La giustizia, poi, era definita come un numero quadrato, poiché consisteva nel remunerare meriti uguali con uguali compensi, e colpe uguali con uguali pene. Infine, troviamo Alcmeone, il quale ritiene che il cervello sia l’organo spirituale del corpo umano, l’organo razionale.

Il contributo di Pitagora e dei Pitagorici alla cultura umana è notevole. A loro, infatti, si deve la fondazione scientifica della matematica e della geometria. Infine, nella dottrina dei Pitagorici si trova la prefigurazione di due importantissime teorie: quell’eliocentrica di Filolao e quella secondo la quale il cervello è l’organo spirituale umano di Alcmeone.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale dei Pitagorici alla matematica?
  2. I Pitagorici hanno creato la matematica intesa in maniera scientifica, trattandola come una vera e propria scienza e sviluppando concettualmente le sue applicazioni pratiche.

  3. Qual era la concezione dei Pitagorici riguardo al numero?
  4. I Pitagorici consideravano il numero come la sostanza delle cose, l'archè, e credevano che tutto potesse essere rappresentato mediante i numeri, con il numero 10 considerato perfetto.

  5. Quali scoperte astronomiche sono attribuite ai Pitagorici?
  6. I Pitagorici furono i primi a sostenere la sfericità della Terra e dei corpi celesti, con Filolao che promosse la teoria eliocentrica e Ecfanto che riconobbe la rotazione terrestre.

  7. Come i Pitagorici interpretavano l'anima e la giustizia?
  8. I Pitagorici consideravano l'anima come un'armonia e la giustizia come un numero quadrato, basata sull'equità di meriti e pene.

  9. Quali teorie importanti sono state prefigurate dai Pitagorici?
  10. I Pitagorici hanno prefigurato la teoria eliocentrica di Filolao e l'idea di Alcmeone che il cervello sia l'organo spirituale del corpo umano.

Domande e risposte

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