Concetti Chiave
- Pitagora, vissuto tra il 570 e il 495 a.C., è famoso per le teorie matematiche a lui attribuite, nonostante manchi di opere scritte.
- La teoria dell'immortalità dell'anima, detta metempsicosi, è un elemento centrale della dottrina di Pitagora e prevede la reincarnazione basata sulla condotta terrena.
- La scuola pitagorica era divisa tra acusmatici, che ascoltavano brevi sentenze, e numismatici, che accedevano a conoscenze più profonde.
- Pitagora considerava i numeri come la struttura fondamentale della realtà, con rapporti numerici che creano armonia.
- Nella dottrina pitagorica, la contrapposizione tra limite e illimitato si esprime attraverso i numeri: dispari per il limite e pari per l'illimitato.
Indice
La vita di Pitagora
Pitagora vive tra il 570 e il 495 a.C. Nasce a Samo ma ben presto si allontana dalla madrepatria per ragioni politiche. Spostatosi a Crotone, partecipa attivamente alla vita politica.
Le teorie matematiche
Di Pitagora non ci è pervenuta nessuna opera scritta, ma famose sono le teorie matematiche che prendono il suo nome. A dirla tutta, il celebre teorema di Pitagora tradizionalmente attribuito al filosofo, in realtà è formulato da un membro della scuola pitagorica.
L'immortalità dell'anima
Novità importante che caratterizza la sua dottrina, è la tesi sull’immortalità dell’anima. Dopo la morte del corpo l’anima raggiunge l’oltretomba, e dopo trasmigra in corpi umani o animali a seconda della sua condotta sulla Terra. A questa teoria, che è detta metempsicosi (cioè passaggio delle anime) sono correlate anche alcune pratiche di purificazione, che rendono l’anima idonea alla reincarnazione.
La scuola pitagorica
I discepoli di Pitagora si raccolgono all’interno della scuola pitagorica e si dividono in acusmatici e numismatici: i primi ascoltano il loro maestro pronunciare brevi sentenze, mentre solo ai secondi è possibile conoscere le verità più profonde.
Numeri e armonia
Pitagora vede la natura di tutte le cose dei numeri. Essi formano la struttura più complessa della realtà, e i loro rapporti numerici causano un’armonia.
La dottrina pitagorica vede i numeri come dei punti che si trovano nello spazio, a cui corrispondono delle precise figure geometriche: ad esempio, al numero 4 corrisponde la tetrattide, data dalla somma dei primi quattro numeri e considerata una figura perfetta.
Pitagora e i pitagorici vedono alla base di ogni cosa la contrapposizione tra il limite e l’illimitato: i numeri dispari corrispondono al limite, mentre i numeri pari all’illimitato.