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Concetti Chiave

  • Pitagora fondò la Scuola Pitagorica a Crotone, che richiedeva ai membri di vivere in condivisione politica e religiosa, simile a una setta.
  • L'insegnamento nella scuola era verticale, con conoscenze trasmesse dall'alto verso il basso in un modo quasi divino, e i discepoli erano divisi gerarchicamente in matematici e acusmatici.
  • I pitagorici davano grande importanza ai numeri, considerati il principio primo e associati a concetti come limite e illimitato, utilizzando forme geometriche per rappresentarli.
  • Due concetti importanti erano "Ipse dixit", l'idea incontestabile del maestro, e il "Segreto pitagorico", che imponeva riservatezza su ciò che accadeva nella scuola.
  • La concezione pitagorica dell'anima includeva la credenza nella metempsicosi e nella reincarnazione, con anima e corpo considerati entità distinte.

Indice

  1. Origini e fondazione della scuola
  2. Struttura e insegnamenti della scuola
  3. Concetti chiave della scuola pitagorica
  4. Filosofia e credenze dei pitagorici

Origini e fondazione della scuola

Pitagora nacque a Samo, una piccola isola della Grecia, nel 570 a. C. da una famiglia aristocratica.

Dopo un lungo viaggio arrivò a Crotone dove fondò una scuola,  SCUOLA PITAGORICA, chi entrava in quella scuola doveva accettare una vita di condivisione politica e religiosa.

• Scuola che poteva somigliare ad una setta.

Struttura e insegnamenti della scuola

Una caratteristica della scuola è che aveva un modello di sapere verticale e non circolare, infatti l’insegnamento proveniva dall’alto, quasi come qualcosa di divino e “procedeva” verso il basso, agli allievi anch’essi disposti in maniera gerarchica.

La scuola inoltre è caratterizzata da pratiche comuni e regole molto rigide e l’insegnamento principale era la matematica.

I discepoli si suddividevano in:

a) Matematici, coloro che apprendono il grado più alto del cammino di formazione;

b) Acusmatici (uditori), coloro che ascoltavano.

Concetti chiave della scuola pitagorica

Nella scuola pitagorica, erano presenti due concetti importanti, “IPSE DIXIT E IL SEGRETO PITAGORICO”

1. Ipse dixit -> l’idea che se una teoria provenisse dal maestro fosse una teoria giusta, non si poteva contestare.

2. Segreto pitagorico -> quello che avveniva all’interno della scuola pitagorica doveva rimanere all’interno di essa.

Filosofia e credenze dei pitagorici

I pitagorici a differenza dei milesi non sono filosofi dell’archè ma comunque la loro riflessione si concentra sull’origine di tutte le cose.

-> Loro infatti individuano come principi primo i numeri e a loro volta ricondotti a due termini generali:

limite e illimitato.

I numeri infatti sono ciò a cui le cose assomigliano, inoltre i numeri venivano rappresentati da forme geometriche; quindi la numerabilità, può essere applicate a tutte le cose

• Giustizia = divisione equa, quadrato perfetto ( 3 x 3 – 2 x 2)

Se tutte le cose sono riducibili ai numeri, i numeri sono riducibili a due principi supremi, opposti tra loro, limite ed illimitato, da questa coppia si possono denotare altre coppie.

I pitagorici credevano nella metempsicosi ovvero nella trasmigrazione delle anime.

Inoltre credevano nella rincarnazione, se l’individuo aveva tenuto un comportamento corretto si sarebbe rincarnato in un individuo razione.

-> Anima e corpo due cose ben distinte

Domande da interrogazione

  1. Qual era la struttura e l'organizzazione della scuola pitagorica?
  2. La scuola pitagorica aveva una struttura gerarchica con un modello di sapere verticale, dove l'insegnamento proveniva dall'alto, quasi divino, e si trasmetteva agli allievi disposti gerarchicamente. Era caratterizzata da pratiche comuni, regole rigide e l'insegnamento principale era la matematica.

  3. Quali erano i due concetti importanti nella scuola pitagorica?
  4. I due concetti importanti erano "Ipse dixit", l'idea che una teoria proveniente dal maestro fosse incontestabile, e il "Segreto pitagorico", che imponeva che ciò che avveniva all'interno della scuola dovesse rimanere segreto.

  5. Qual era la concezione pitagorica dell'anima?
  6. I pitagorici credevano nella metempsicosi, ovvero nella trasmigrazione delle anime, e nella reincarnazione, dove un comportamento corretto portava alla reincarnazione in un individuo razionale. Anima e corpo erano considerati due entità distinte.

Domande e risposte

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