Fabrizio Del Dongo
Genius
5 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Pirrone, influenzato dalla scuola socratica e da un viaggio in Oriente, sviluppò un pensiero scettico che rifiutava la ricerca della verità assoluta.
  • Il suo insegnamento si basava sull'idea che tutte le cose sono indistinguibili e instabili, quindi non meritano fiducia né giudizio.
  • La vita felice secondo Pirrone si raggiunge attraverso l'atarassia, uno stato di quiete interiore senza emozioni né opinioni.
  • Pirrone credeva che la ragione e i sensi fossero incapaci di cogliere la verità a causa della natura stessa delle cose.
  • Il suo scetticismo, simile all'agnosticismo, fu trascritto e diffuso da Timone, confrontandolo con altre filosofie antiche.

Indice

  1. L'inizio del pensiero scettico
  2. L'influenza dell'Oriente su Pirrone
  3. Il concetto di base di Pirrone
  4. L'indifferenza delle cose secondo Pirrone
  5. L'atarassia e il ritiro interiore
  6. La diffusione della dottrina di Pirrone

L'inizio del pensiero scettico

A partire dal 323 a.C., Pirrone, dopo essere entrato in contatto con la scuola socratica iniziò a diffondere il suo pensiero scettico, dando così inizio ad un movimento filosofico destinato ad avere nel mondo antico un notevole sviluppo.

Insieme ad Anassarco, un filosofo facente parte dell’Atomismo, egli prese parte alla spedizione di Alessandro Magno in Oriente. Questo avvenimento incise profondamente sul suo spirito perché gli dimostrò che anche tutto ciò che è considerato invincibile può essere improvvisamente oggetto di distruzione.

L'influenza dell'Oriente su Pirrone

In Oriente, egli entrò in contatto con una setta di saggi indiani da cui egli apprese il senso della vanità di tutte le cose. Rientrato a Elide, la sua città natale, si dedicò all’insegnamento delle sue teorie, senza tuttavia scrivere mai nulla. In realtà, Pirrone non creò mai una scuola vera e propria: i suoi discepoli erano sono degli ammiratori e degli imitatori che nel maestro cercavano soprattutto un modello di vita a cui fare costantemente riferimento di cui in quel tempo c’era bisogno, visto il crollo degli antichi valori etico-politici.

Il concetto di base di Pirrone

Il concetto di base di Pirrone è questo: è possibile vivere una vita felice, anche senza la verità e senza i valori, almeno così come erano stati concepiti in passato. Il problema è quindi di come egli abbia potuto dedurre una regola vita e costruire una forma di saggezza, rinunciando alla ricerca della verità e della saggezza e dichiarando che ogni cosa è una semplice apparenza del tutto inutile. Egli sostiene che colui che vuole raggiungere la felicità, deve guardare alle tre cose seguenti: 1) come sono per natura tutte le cose 2) quale deve essere la nostra disposizione nei loro confronti 3) quali conseguenze ricadranno su di noi comportandoci in tal modo. Egli aggiunge e dimostra che tutte le cose sono senza differenza alcuna, senza stabilità e quindi indiscriminate. Per questo motivo non dobbiamo riservare fiducia alle cose, ma essere senza opinione.

L'indifferenza delle cose secondo Pirrone

Da questo comportamento deriverà prima l’apatia e successivamente l’imperturbabilità. Si pone però un problema. L’indifferenza delle cose è soggettiva o oggettiva? cioè che esse sono indifferenti in se stesse o soltanto per noi? Alcuni interpreti posteriori a Pirrone hanno creduto che il filosofo intendesse dire semplicemente che noi uomini non abbiamo gli strumenti adeguati (sensi o ragione) per arrivare a cogliere le differenze e le misure delle cose. Ma questa soluzione non è accettabile perché Pirrone sostiene che sono le cose che rendono sensi e ragione incapaci di raggiungere la verità o la falsità e non il contrario. Pertanto, Pirrone nega l’essere e i principi dell’essere e risolve tutto nell’apparenza.

L'atarassia e il ritiro interiore

Se le cose sono indifferenti, immisurabili e indiscernibili e se di conseguenza, senso e ragione non ci possono trasmettere né il vero, né il falso, l’unico atteggiamento corretto che l’uomo può tenere e non dare alcuna fiducia, né ai sensi, né alla ragione, ma restare senza opinione ed astenersi da ogni giudizio e siccome nulla può essere conosciuto, l'unico atteggiamento adatto alla vita è l'atarassia, libertà dalle preoccupazioni, mancanza di turbamento e quiete interiore o “vita egualissima” come definisce Pirrone. L’impossibilità della conoscenza porta quindi il saggio a ritirarsi in se stesso, ad allontanarsi da ogni attività e a praticare il controllo sulle emozioni (o scepsi morale) poiché queste ultime non trovano alcun fondamento nella realtà.

La diffusione della dottrina di Pirrone

Questo scetticismo si avvicina molto all’agnosticismo e corrisponde alla tranquillità ideale degli Stoici e degli Epicurei. La dottrina di Pirrone fu messa per scritto da Timone che cercò anche di confrontarla con quella degli altri filosofi e quindi di averla diffusa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto di base del pensiero di Pirrone?
  2. Il concetto di base di Pirrone è che è possibile vivere una vita felice senza la verità e senza i valori tradizionali, poiché ogni cosa è una semplice apparenza inutile.

  3. Come Pirrone ha sviluppato il suo pensiero scettico?
  4. Pirrone ha sviluppato il suo pensiero scettico dopo aver partecipato alla spedizione di Alessandro Magno in Oriente e aver appreso dai saggi indiani il senso della vanità di tutte le cose.

  5. Quali sono le tre cose che, secondo Pirrone, bisogna considerare per raggiungere la felicità?
  6. Secondo Pirrone, per raggiungere la felicità bisogna considerare: 1) come sono per natura tutte le cose, 2) quale deve essere la nostra disposizione nei loro confronti, 3) quali conseguenze ricadranno su di noi comportandoci in tal modo.

  7. Qual è l'atteggiamento corretto che l'uomo deve tenere secondo Pirrone?
  8. L'atteggiamento corretto è non dare fiducia né ai sensi né alla ragione, restare senza opinione, astenersi da ogni giudizio e praticare l'atarassia, ovvero la libertà dalle preoccupazioni e la quiete interiore.

  9. Come è stata diffusa la dottrina di Pirrone?
  10. La dottrina di Pirrone è stata messa per iscritto da Timone, che ha cercato di confrontarla con quella di altri filosofi e di diffonderla.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community